05/08/2025
GVG 8 cap 57
La corrispondenza fra il microcosmo e il macrocosmo. Ai tempi di Adamo la Terra sostituì la funzione vitale che aveva un altro pianeta del nostro sistema solare.
Le ragioni dell’Incarnazione del Signore su questa Terra.
(Continua il Signore:) «Vedete, così come in piccolo ciascun uomo è struttu- rato al fine della sua breve vita corporale di prova, così è strutturato, in modo corrispondente, anche l’intero grande Uomo cosmico in amplissimi tracciati!
Pensate che proprio questo globo cosmico - in cui si trova questa Terra con la luna, il sole e tutti gli innumerevoli molti altri soli e corpi terrestri(12) - appartiene alla struttura del cuore nel grande Uomo cosmico, e che proprio questo sole con i suoi pianeti che gli orbitano attorno, rappresenta la cameretta vitale affermativa. E in questa cameretta vitale proprio questa Terra comporta e costituisce, in modo corrispondente, il vero e proprio materiale spirituale fondamentale della vita. Di questo un sapiente del mondo certo non scorgerà mai il come e il perché. Io inve- ce, quale Creatore dell’Infinità da Me Stesso, lo so, e quindi posso anche dirvi come sta la cosa.
Io però sono, dall’eternità, il Fondamento di ogni vita e di ogni esistenza, e sono perciò anche la Camera vitale affermativa originaria, nell’eterno Cuore vitale dell’Infinità.
Se dunque Io, secondo il Mio Amore, la Mia Sapienza e il Mio Ordine, ho deciso in Me Stesso di rivestirMi dell’umano-corporale, certamente secondo il Mio eterno Ordine potevo realizzarlo anche soltanto in quel punto che, sebbene da Me creato, corrisponde pienamente, nel grande Uomo cosmico, alla Mia Entità Originaria.
Con ciò non è detto tuttavia che proprio questa Terra su cui noi siamo ora, dovesse rappresentare il vero e proprio principale Punto affermativo. Avrebbe potuto esserlo anche un’altra Terra appartenente a questo sole, ed era effettiva- mente un’altra ad esservi destinata, ma i suoi abitanti si sono comportati in modo molto più indegno che non ora gli abitanti di questa Terra, e così quella Terra fu rigettata e devastata insieme ai suoi abitanti.
Ma poiché questa Terra, dai tempi di Adamo, è stata scelta allo scopo [di rap- presentare il principale Punto affermativo], e sul suo suolo Io ho assunto ora l’umano-corporale, così essa lo resterà anche fino alla fine dei tempi degli spiriti giudicati in tutta la materia, e voi resterete però anche i propagatori della Vita fondamentale originaria in tutta l’Infinità e l’Eternità, nello Spirito che proviene da Me, e proprio per questo sarete i Miei veri figli.
Vedete, ora è stato esposto davanti a voi, molto brevemente e nel modo più chiaro possibile, il perché Io solamente su questa Terra, e su nessun’altra per quanto grande e perfetta, ho potuto indossare l’umano-corporale, per puro Amore a quelli che ora sono i Miei figli!
Accanto però a questa ragione principale, ci sono ancora altre ragioni che possono essere addotte e che hanno contribuito a determinare la Mia Volontà secondo l’eterno Ordine. Solo che queste ragioni collaterali non sono che necessa- rie conseguenze della vera e propria ragione principale, e perciò non c’è bisogno di presentarle in modo troppo particolareggiato.
Una di queste ragioni è l’umiliarsi ed abbassarsi completamente, senza di che uno spirito superiore non può neppure rivestirsi della carne della prova di vita, né passare poi di nuovo nella vita pienamente libera e autonoma, oppure retrocedere; e ciò è rappresentato anche da questa Terra.
La cameretta vitale affermativa nel cuore è, per quanto riguarda le parti del corpo, sicuramente anche la particella meno appariscente di tutto il corpo, è buia e non viene mai illuminata dai raggi del sole. E perfino dagli uomini, ai quali tutta- via procura e dà la vita, essa non viene affatto riconosciuta e stimata. Infatti, qualora se ne parlasse ai sapienti del mondo, essi alzerebbero le spalle e direbbe- ro: “Com’è possibile che la possente vita generale di un uomo dipenda solo da un piccolo punto appena visibile?!”. Da questo però risulta senz’altro chiaro che perfino i più grandi sapienti del mondo non conoscono neppure da lontano il loro proprio fondamento vitale, figuriamoci poi un qualsiasi uomo comune.
Eppure ciascun uomo che voglia veramente conoscere se stesso e Dio, deve entrare in questa sua cameretta vitale del cuore, del tutto priva di appariscenza, per la via dell’estrema umiltà e docilità, e restituire di nuovo spiritualmente la vita da essa ricevuta! Se un uomo fa questo, egli ingrandisce la cameretta vitale e la illumina da parte a parte. Ma quando ciò è accaduto, allora l’intero cuore, e a partire dal cuore l’intero uomo, viene illuminato, e riconosce se stesso, e con ciò anche Dio, poiché solamente allora può scorgere e vedere come la vita, [prove- niente] da Dio, affluisce in questa cameretta, qui si raccoglie e si perfeziona in una vita libera, autonoma.
In questa cameretta abita dunque il vero e proprio spirito proveniente da Dio, e quando l’anima dell’uomo entra in questa cameretta mediante la retta umiltà e docilità, così come mediante l’amore dell’uomo retto, per l’eterno increato Amore
di Dio, così facendo l’anima si unisce con l’eterno spirito proveniente da Dio, e questo spirito si unisce con l’anima creata, e ciò è poi appunto la rinascita dell’anima nello spirito [proveniente] da Dio.
Ma così come un uomo retto deve fare questo per entrare, dentro di sé, alla piena gloria della vita, così ho fatto ora anche Io Stesso nel grande Uomo cosmi- co, per essere a voi tutti un vero Modello e un vero Indicatore della via. E sono venuto su questa Terra perché essa, appunto secondo il Mio eterno Ordine come ho già mostrato, corrisponde alla cameretta affermativa del cuore. [L’ho fatto] per entrare così nella Mia propria massima Gloria, e con ciò anche nella vostra mas- sima gloria, in ogni potere in Cielo e su tutte le Terre.
Io ero bensì, in Me Stesso, in ogni Potenza e Gloria fin dall’eternità, ma per nessun essere creato Io ero tuttavia un Dio visibile e comprensibile, neppure per un perfettissimo angelo. Se volevo renderMi in certo qual modo visibile a qualcu- no, come ad Abramo, Isacco e Giacobbe, ciò accadeva con questo mezzo: Io colmavo particolarmente un angelo con lo Spirito della Mia Volontà, così che poi in certi momenti egli rappresentava la Mia Personalità. Ma d’ora in poi Io sono diventato per tutti gli uomini ed angeli un Dio visibile, e ho fondato per loro una vita perfettissima, eterna e autonomamente liberissima e perciò verissima, e ap- punto in questo consiste anche la Mia propria maggior Glorificazione, e così dunque anche la vostra.
Infatti, in che modo perfino gli angeli più perfetti ed anche gli uomini più pii di questa e di tutte le altre Terre, potevano glorificare veramente, con un vero e vivo amore per Lui, il Dio mai visto e perciò anche mai perfettamente compreso? Qui infatti valeva sempre il detto: “Nessuno può vedere Dio e nello stesso tempo conservare la vita, poiché la pura Divinità in Sé è un eterno Fuoco consumatore!”. Questo Fuoco ora in Me è coperto e mitigato da questo Mio Corpo, ed ora non vale più il detto: “Nessuno può vedere Dio e vivere!”, bensì: “Da questo momento ciascun angelo e ciascun uomo potranno vedere Dio e vivere; e chi non vedrà Dio, avrà una vita molto misera e giudicata!”.
Quanto ora vi ho detto e mostrato, è anche perciò sicuramente una ragione principale collaterale, per la quale proprio soltanto su questa Terra Io ho assunto l’umano-carnale.
Ma come ora, da questa esposizione, avete certo dovuto desumere chiara- mente perché Io ho potuto assumere l’umano-carnale [solo] su questa Terra e su nessun’altra, così potrete desumere e scorgere altrettanto chiaramente anche altre cose [che ora seguiranno].
Infatti, così come voi ora avete visto che quella certa cameretta vitale del cuore, affermativa, del tutto priva di appariscenza, quale vero e proprio principio fondamentale della vita dell’uomo, è anche la sola atta alla più chiara e più vera intelligenza, e perciò è già in sé la luce, la verità e la vita, così pure stanno anche le cose per gli uomini di questa Terra. Essi pure, in confronto agli uomini delle altre Terre sono, originariamente, estremamente privi di appariscenza, nascosti, bui, piccoli, deboli e impotenti, e sono anche come sconosciuti agli spiriti degli altri mondi, e alla fine non conoscono neppure se stessi. Ma proprio nella loro
recondita, interiore profondità vitale essi sono, per opera Mia, il punto vitale fondamentale dell’intero grande Uomo cosmico, e perciò possono sviluppare da loro stessi anche capacità vitali supreme, tali che negli uomini di altre Terre com- paiono solo in grado estremamente unilaterale e subordinato.
Grazie a tali supreme capacità degli uomini di questa Terra, simili a quelle divine, di cui fanno parte in modo particolare anche un linguaggio esterno ed inte- riore ben articolato, l’arte di scrivere e calcolare, e molte altre cose ancora, essi sono poi anche i soli uomini adatti a sentire la Parola rivelata dalla Bocca di Dio, una prima volta nel senso letterale esteriore o nel senso figurato, e da questo poi anche in quello vero spirituale, e infine anche nel profondissimo senso vitale celeste.
Questa capacità, però, è qualcosa di inestimabilmente grande ed eccelso, altrettanto come la capacità di vita e di intelligenza della cameretta vitale afferma- tiva del cuore è, di tutto l’uomo, in assoluto la parte inestimabilmente più perfetta e più nobile. E perciò Io di nuovo vi dico che non potevo ve**re che da voi, su questa Terra, e da nessun altro su nessun’altra Terra.
Vedete, questa è dunque di nuovo una ragione per cui Io, appunto, solo su questa Terra ho potuto assumere l’umano-carnale! E in ciò consistono già le ragioni principali del Mio dive**re Uomo su questa Terra.
22. Ed ora rifletteteci un po’, ed esprimetevi su come ora l’avete capito!».