14/11/2025
"Avevamo circa 620 obbiettivi da raggiungere, alla fine saranno 577" dichiara il Ministro Foti in relazione al PNRR, misura di cui tesse le lodi nella sua intervista all'Assemblea nazionale.
Alla vigilia dell'ottava rata, ora in fase di esame e con cui verranno liquidati 12,4 miliardi; Foti ribadisce: "Noi abbiamo dieci rate che ci possono portare alla possibilità di avere 194,4 miliardi. 72 miliardi a fondo perduto, fondo perduto relativo perchè essendo contribuenti netti in Europa portiamo avanti le risorse che abbiamo impiegato, a debito".
Si parla poi delle riprogrammazioni del PNRR: le facilities, strumenti impiegabili solo se i soggetti attuatori sono dei privati, hanno posticipato il termine del 2026; mentre per quanto riguarda le proroghe Foti è netto: niente proroghe; per essere concesse si dovrebbe provvedere a tre modifiche a tre regolamenti del quale uno all'unanimità e il Ministro dichiara: non essendoci più le condizioni post Covid con cui il regolamento è stato concepito, sarebbe bocciato: "perderemmo tempo, creeremmo aspettative e non realizzeremmo l'obbiettivo della proroga".
Per le politiche di coesione e soprattutto il Piano casa, il Ministro interrogato su un possibile finanziamento, risponde con i tre strumenti messi in campo dal PNRR, cita i finanziamenti sul PINQuA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), i finanziamenti alla rigenerazione urbana e lo strumento finanziario destinato agli alloggi di ERP per l'efficientamento energetico.
Eppure i numeri parlano chiaro:
9,6 milioni di abitazioni non occupate a fronte di quasi 4 milioni di italiani in condizione di povertà abitativa