09/12/2025
Il 7 Gennaio di quest’anno abbiamo scoperto per puro caso che Peppino aveva una malattia cardiaca degenerativa.
Una Stadio avanzato per cui erano previsti due mesi ancora insieme, non di più.
Il mio mondo è crollato e onestamente non ricordo nulla di gennaio, febbraio e metà Marzo.
Sono entrata in una modalità automatica che mi ha resa totalmente offuscata nella vita quotidiana ed estremente attiva e presente nelle cure e nei bisogni di Pepe.
4 pastiglie al giorno che poi sono diventate 6 ad orari precisi.
La mia giornata girava intorno a quello e ogni cosa veniva dopo.
Niente gite fuori porta, niente giornate al mare, niente ferie.
Poche ore tra una somministrazione e l’altra ma mai con il cuore leggero.
Ho visto il mio grande amore cambiare poco a poco e affidarsi a me con così tanta fiducia che spesso non riuscivo a trattenere le lacrime per questa dimostrazione così potente.
Nonostante la malattia il mio Peppino è sempre rimasto dolce e affettuoso con i suoi fratelli, lavandoli e accudendoli come ha sempre fatto.
Nonostante la malattia mi ha dato così tanto amore che non riesco nemmeno a contenerlo.
Scappavo a ogni servizio del pranzo per correre a casa e andare insieme sul tetto, per quei 10 minuti tutti nostri in cui guardavamo il mondo e stavamo in silenzio dicendoci tutto.
Sono passati 11 mesi da quel maledetto 7 Gennaio e insieme abbiamo fatto un miracolo resistendo con dignità alla sofferenza e al dolore.
Non abbiamo dormito per quasi 20 giorni perché ultimamente le difficoltà erano aumentate e i rischi dietro a ogni movimento.
Avrei fatto di tutto e ripeterei tutto.
Ogni rinuncia l’ho accolta come un dono.
Da quel giorno in cui l’ho ho trovato con i baffi tagliati abbandonato in un giardino ha riempito la mia vita di bellezza e insegnamenti e io sarò grata per sempre per averlo avuto con me.
Il Peppino più sexy del mondo, il pappagatto sempre sulla mia spalla, le mie zampine secche numero 4.
Un amore così grande non si può spiegare e non si deve spiegare si deve solo accogliere e onorare.