Quaderni sestesi

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Quaderni sestesi; spazio aperto, per i cittadini, dove é possibile colloquiare e scambiare punti di vista, sulla vita passata, presente e futura, di tutti noi umani.

14/05/2025

A DIRE IL VERO, STAREI PENSANDO ALLA CONTRADDIZIONE GRILLINA, CHE RESPINGE QUALSIASI FORMA DI RIARMO, E POI, NON SI PRONUNCIA, SU EVENTUALI AGGRESSIONI AL NOSTRO PAESE!
In questo momento, si sta facendo di tutto, per fermare la guerra del russo Putin, contro l'inerme Ucraina. E se si pensa, che, da mesi, diversi personaggi di grosso spessore internazionale, cercano, senza finora riuscire nell'intento di fare accettare la pace, soprattutto da Putin, l'aggressore. Impegnati in questo tentativo di pace, in primo piano, il neo Presidente USA Trump, coadiuvato, addirittura, - prima, dal defunto Papa Francesco, e subito dopo, dal nuovo Papa Leone Quattordicesimo. La pace, non é stata ancora sottoscritta, ma qualche speranza si intravede. A tutto questo, aggiungendo l'affanno e la preoccupazione di molti popoli europei, in Italia invece, tocca assistere il menefreghismo Grillino, che pensa di salvarsi l'anima, ricorrendo, genericamente e strumentalmente, alla Pace. Una posizione, chiaramente strumentale, ma di fatto, sia il nostro Paese, che altri diversi popolazioni, stanno facendo di tutto, per trovare soluzioni, pensando anche ad accordi di solidarietà ed a nuove alleanze tra popoli. E cosa tocca osservare, al popolo Italiano? quel partitino, senza gloria e senza storia, che cerca e pensa, "da cani sciolti" e da codardi, di rifugiarsi nel disimpegno, chiamando e aspettando "Godott", pensando che a difendere l'Italia e gli Italiani, siano altri popoli! M.G.

13/05/2025

Caro Matteo Renzi, ti vorrei consigliare, di lasciar stare, di colloquiare, con I cani sciolti, ma piùttosto, favorire il ritorno in campo, dell'eventuale ritorno in campo, del nascituro PSl, si, il nuovo Partito Socialista, che sta per concludere, il suo lungo periodo di meditazione, chiamalo pure Lutto, per le ben note vicende di circa trent'anni addietro. Non perdere ancora tempo, che non esiste più, invece che dedicarti ad un grande e utile progetto. Sono convinto, che non sarebbe tempo inutile, anzi, una grande occasione per il nostro Paese, prima che la situazione, precipiti ulteriormente. Di empo non esiste più. Francamente, penso, che toccherebbe proprio a te, chiedere ai Socialisti, che come saprai, non sono tutti morti, di presentare quattro righe, per avere una risposta, che. Sicuramente, non mancherà di una risposta. NB: quando parlo di Socialisti, il riferimento, è quello riferito alla vecchia guardia Craxisiana, quanto al resto, ci sarebbe posto per tutti i socialisti, che avranno voglia, di associarsi al progetto. Di un nuovo Partito riformista e progressista Europeo. Chiaro: c'è posto per tutti quelli, che hanno ancora voglia di rendersi utili. M. G.

18/04/2025

Non meritate il mio lavoro e i miei sforzi
NON MI AVETE PUBBLICATO IL MIO ULTIMO POST. DI OGGI.

18/04/2025

Ho lavorato tanto e fatto sforzi, con il risultato di essere bloccato. Siete abbastanza scorretti. Mario Carmelo Guerrisi.

18/04/2025

Siete quantomeno scorretti. Mario Carmelo Guerrisi

18/04/2025

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Sesto San Giovanni

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Sesto San Giovanni: la ex Cittadella del Lavoro!

Quaderni sestesi vuole essere uno spazio aperto al dialogo, seguendo il basilare principio: “Andare avanti, raccontando la verità e rispettando le persone”. La pagina mira anche a raccontare la storia della città, da quando ai primi del Novecento si é istallato il suo formidabile apparato industriale e produttivo, che oltre ad assumere il nome di “Città delle Fabbriche” ha rappresentato per circa cento anni il quinto centro produttivo d’Italia.

Il lavoro e il successivo benessere, durato oltre cento anni, é stato reso possibile grazie all’arrivo a Sesto San Giovanni di migliaia e migliaia di singoli cittadini e soprattutto da intere famiglie che lasciando i loro luoghi d’origine si sono trasferiti in questa città. E’ stato così, che attraverso un duro e diffuso lavoro nelle fabbriche, nei laboratori artigiani, nelle botteghe e nel commercio fiorente s’é potuto parlare di boom economico.

Uno status sociale e di benessere con cui tutta la comunità sestese ha potuto progredire e migliorare le proprie condizioni di vita per oltre cento anni, dopodiché, prima con la chiusura delle fabbriche e con l’arresto dell’intero sistema produttivo e di lavoro, la città si é andata progressivamente a impoverire, non soltanto per mancanza di lavoro ma soprattutto come sistema esistenziale delle famiglie che hanno dovuto cambiare in peggio la loro vita quotidiana.

Una città dunque, che dal pieno impiego si é trasformata quasi completamente, diventando una città di anziani, pensionati e, dal punto di vita anagrafico, con sempre meno giovani, che man mano si sono trovati di fronte alla prospettiva di dover cercare lavoro altrove. Un grave e deludente passo indietro con cui, tutti i sestesi hanno dovuto ripensare come organizzare meglio, quella che fino a qualche anno prima, é stata quasi la certezza di poter vivere in eterno, una vita agiata e senza pensieri!