17/09/2025
E se l’istruzione che diciamo “pubblica” fosse in realtà un enorme dispositivo di addestramento alla mediocrità—e chiudere le scuole fosse l’unico modo per riaprirle davvero?
🔹 Liberare l’anima, non addestrare sudditi
Nei cinque scritti (1909–1914) Papini non fa solo satira: propone una terapia d’urto. “Chiudiamo le scuole” è un paradosso operativo per denunciare una Scuola ufficiale che, fra burocrazia, rituali e verbalismi, soffoca la crescita interiore. Il bersaglio non è il sapere, ma il meccanismo che lo riduce a uniforme, a “fabbrica privilegiata di cretini di Stato”. L’educazione, per Papini, è salvezza dell’anima: un’opera di accensione, non di spegnimento.
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la nostra scuola forma o conforma?