
11/07/2025
🔹 Come si costruisce il mito di una nazione?
Nel cuore del Giappone arcaico, quando ancora il confine tra storia e mito era permeabile e sacro, nasce il Kojiki — un’opera unica nel suo genere, che più di ogni altra ha definito l’identità spirituale e politica del Giappone. Testo fondativo e straordinario manifesto di legittimazione imperiale, il Kojiki è il documento che più profondamente incarna la fusione tra cosmogonia, autorità e lingua: racconta non solo la nascita degli dèi, ma anche quella del potere.
🔹 È qui che prende forma il pantheon shintoista, con Amaterasu — la dea del sole — al centro di una genealogia divina che giustifica l’origine celeste della casa imperiale.
🔹 Ma il Kojiki è anche il primo grande gesto letterario giapponese. La sua redazione in una lingua ibrida (giapponese parlato reso in caratteri cinesi) segna il primo passo verso l’autonomia culturale dal mondo sinizzato. È il momento in cui il Giappone inizia a pensarsi altro, e lo fa tramite il linguaggio, l’epica, il sacro.
🔹 La forza di questo testo non è solo storica o religiosa. Nei suoi tre libri, il Kojiki attraversa epoche divine e umane, mette in scena rivalità tra dèi, amori incestuosi, battaglie eroiche, tradimenti, viaggi soprannaturali. È il ritratto di un mondo in divenire dove ogni gesto ha conseguenze cosmiche e politiche, dove l’ordine del cielo plasma quello della terra.
🔹 La storica traduzione di Mario Marega, oggi riproposta da Luni Editrice, è essa stessa un monumento culturale. Con rigore filologico e sensibilità interpretativa, Marega ha reso accessibile al lettore italiano uno dei testi più elusivi e potenti della tradizione asiatica, corredandolo di note indispensabili per coglierne la profondità simbolica.
🔹 Kojiki non è dunque solo una lettura per specialisti o appassionati di mitologia: è un invito ad ascoltare come una civiltà ha voluto raccontarsi, tra cielo e terra, tra voce e silenzio, tra verità e leggenda.
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