22/09/2025
La segreteria del Movimento Civico Senese
Gli accessi impropri al Pronto Soccorso non si combattono con i ticket ma con una diversa organizzazione della medicina territoriale
Con un recente comunicato stampa della Asl Toscana Sud Est é ritornata attuale la problematica del pagamento dei ticket sulle prestazioni con codice 4/5 di accesso ai pronto soccorso.
La decisione presa a suo tempo dalla Regione Toscana appare comprensibile perché se vogliamo mantenere il sistema sanitario pubblico, una delle prime cose da fare è non abusarne e nelle strutture di pronto soccorso il livello di abuso è diventato insostenibile. Inoltre, il sovraccarico di lavoro per interventi assistenziali che non sarebbero di pertinenza dei pronto soccorso, determina il ritardo delle prestazioni nei confronti dei pazienti gravi con conseguenti ritardi diagnostici che possono inficiare il risultato finale e che possono anche determinare deprecabili casi di aggressione nei confronti dei sanitari.
Tuttavia, non possiamo fare a meno di sottolineare che la decisione così come é posta rischia di non sortire grandi risultati.
Infatti, la decisione di non prevedere un ticket sulla prestazione inappropriata e tenere, invece, conto di varie esenzioni, rischia di agevolare le prestazioni inappropriate, perchè questa potrebbe essere la strada garantirsi visite ed esami diagnostici in tempi più celeri di quelli relativi alle liste di attesa. Una annotazione va poi fatta per i cittadini non iscritti al SSN (di fatto gli stranieri) che in teoria dovrebbero pagare tutta la prestazione. Una parte rilevante delle prestazioni improprie sono erogate proprio a costoro che usano il Pronto Soccorso per qualunque situazione, spesso per patologie algiche, dopodiché ritornano il fine settimana successivo per le stesse patologie con cui convivono da mesi, perché il loro scopo è ricevere terapie gratuite non essendo agevole e scontato ottenere il pagamento da parte di costoro. Bisognerebbe, quindi, intervenire più efficacemente sui sistemi di riscossione.
É bene, comunque, sottolineare che spesso gli accessi impropri sono dettati dalla mancanza di prestazioni territoriali o da tempistiche assurde per ricevere prestazioni sanitarie.
I ticket al Pronto Soccorso se non accompagnati da adeguate risposte della medicina territoriale rischiano di servire a poco, di sovraccaricare la sanità territoriale se i pazienti evitano il pronto soccorso ma non hanno alternative immediate e magari anche di penalizzare coloro che occasionalmente si recano al PS in una situazione di sofferenza. Chi ‘sta male’ difficilmente puo fare una autodiagnosi per stabilire se la propria sofferenza è di codice 1-2-3-4 o 5.
Tutto ciò senza dimenticare i danni che può causare un potenziale accesso ritardato o ridotto a cure necessarie per paura del costo.
Non si può, quindi, continuare a ‘guardare al bruscolo’ ignorando il problema principale: è sempre più urgente avviare una diversa e più efficace organizzazione della medicina territoriale considerando anche che quella attuale ha comportato nella Asl Toscana Sud Est un disavanzo enorme pari a 66,4 milioni di euro.
Movimento Civico Senese