22/05/2023
Pensiero del 22 maggio
I pagani, osservando i primi cristiani, dicevano: ma come si amano, Come si vogliono bene! Non odiano, non sparlano uno Contro l'altro. Questa è la ca**tà, l'amore di Dio che lo Spirito Santo ci mette nel Cuore. I carismi sono importanti nella vita della comunità cristiana, ma sono sempre dei mezzi per crescere nella ca**tà, nell'amore, che san Paolo Colloca al di sopra dei carismi. Senza l'amore, infatti, anche doni più straordinari sono vani; questo uomo guarisce la gente, ha questa qualità, quest'altra virtù... ma ha amore e ca**tà nel suo cuore? Se ce l'ha bene, ma se non ce l'ha non serve alla Chiesa. Senza l'amore tutti questi doni e carismi non servono alla Chiesa, perché dove non c'è l'amore c'è un vuoto che viene riempito dall'egoismo. E mi domando: se tutti noi siamo egoisti, possiamo vivere in comunione e in pace? Non si può, per questo è necessario l'amore che ci unisce. Il più piccolo dei nostri gesti d'amore ha effetti buoni per tutti! Pertanto, vivere l'unità nella Chiesa e la comunione della ca**tà significa non cercare il proprio interesse, ma condividere le sofferenze e le gioie dei fratelli, pronti a portare i pesi di quelli più deboli e poveri. Questa solidarietà fraterna non é una figura retorica, un modo di dire, ma è parte integrante della comunione tra i cristiani: Se la viviamo, noi siamo nel mondo segno, "sacramento" dell'amore di Dio. Lo siamo gli uni e gli altri e lo siamo per tutti! Non si tratta solo di quella ca**tà spicciola che ci possiamo offrire a vicenda, si tratta di qualcosa di più profondo: è una comunione che ci rende capaci di entrare nella gioia e nel dolore altrui per farli nostri sinceramente. E spesso siamo troppo aridi, indifferenti, distaccati e invece di trasmettere fraternità, trasmettiamo malumore, freddezza, egoismo. E con malumore, freddezza, egoismo non si può far crescere la Chiesa; la Chiesa cresce soltanto con l'amore che viene dallo Spirito Santo. Il Signore ci invita ad aprirci alla comunione con Lui, nei Sacramenti, nei carismi e nella ca**tà, per vivere in maniera degna della nostra vocazione cristiana! E adesso mi permetto di chiedervi un atto di ca**tà: state tranquilli che non si farà la raccolta! Prima di ve**re in piazza sono andato a trovare una bambina con una malattia gravissima. Suo papà e sua mamma pregano e chiedono ai Signore la salute di questa bella bambina. Si chiama Noerni. Sorrideva poveretta! Facciamo un atto di amore per lei e in silenzio chiediamo che il Signore la aiuti in questo momento e le dia la salute. In silenzio un attimo, e poi pregheremo l'Ave Maria. E adesso tutti preghiamo la Madonna per la salute di Noemi.
PAPA FRANCESCO Udienza generale, 6 novembre 2013