18/09/2025
Peru (Sardegna al centro 20Venti): Il Rally è della Sardegna. Roma non può scipparci ciò che abbiamo costruito in vent’anni
La Sardegna non è disposta ad assistere in silenzio al tentativo di trasferire il Rally Italia dal nostro territorio a Roma.
Il Rally mondiale non è una semplice gara sportiva: è diventato, negli anni, una delle più grandi vetrine internazionali per la nostra isola.
Per oltre vent’anni la Sardegna ha investito, organizzato e creduto in questo evento. La Regione ha messo risorse importanti anche per il triennio 2025-2027 — perché sapeva che ogni euro speso avrebbe generato ricchezza e lavoro in una terra che per vivere scava a mani n**e a differenza della capitale che ha ben altre possibilità per garantire il pane ai suoi cittadini…il Rally porta sull’isola un indotto che supera gli 80 milioni di euro, tra turismo, ricettività, ristorazione, trasporti e promozione internazionale.
Roma vive di altre economie. La Sardegna, invece, vive di turismo e di immagine: privarci del Rally significa colpire il cuore della nostra economia e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro stagionali e annuali.
Non accettiamo che una manifestazione che appartiene alla nostra terra, costruita con la passione dei nostri territori e con l’investimento pubblico e privato dei sardi, venga sottratta per logiche a noi non conosciute in cui mamma Italia deve garantire a tutti i figli la possibilità di crescita e sopravvivenza. Il Rally in Sardegna è una conquista, non un favore concesso.
Il messaggio è chiaro:
• Il Rally è della Sardegna perché qui ha trovato la sua identità, i suoi tracciati unici, la sua immagine nel mondo.
• Ogni tentativo di spostarlo è uno scippo ai danni della nostra comunità, della nostra economia e del nostro futuro.
• La Regione è pronta a difenderlo con forza, perché non è solo un evento sportivo ma un pezzo della nostra storia recente e una leva fondamentale per il turismo e l’occupazione.
E se Roma vuole davvero “pareggiare i conti in cui la Sardegna è sempre a credito”, allora trasferisca in Sardegna il ministero del turismo: così almeno i nostri investimenti e la nostra economia sarebbero compensati… e il turismo italiano potrebbe finalmente visitare un ministero in Sardegna …
La Sardegna merita rispetto. Il Rally non si tocca.