Città a 5 stelle

Città a 5 stelle Pubblicazione periodica a sostegno del Movimento 5 Stelle

04/08/2025

Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie.

I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano. Nel decreto si sostiene che io “non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta”: e in tal modo non avrei rafforzato “il programma criminoso”.

Si sostiene pertanto che due autorevoli Ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. È una tesi palesemente assurda.

A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo Governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. È quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro.

Nel merito ribadisco la correttezza dell’operato dell’intero Esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani. L’ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull’autorizzazione a procedere.

03/08/2025

Raccontate questa storia a Giorgia Meloni e anche a Ursula Von der Leyen. E anche a chi ancora crede a questa gente.

La Casa Bianca con arroganza minaccia l'India, dicendo che deve smettere di comprare petrolio russo altrimenti impone dazi mai visti.

L'India manda gli Usa a quel paese e dichiara non solo che continuerà a comprare petrolio Russo e che nessuno può dirgli cosa fare nelle relazioni con altri Paesi, ma sospende anche l'acquisto di armi (nello specifico gli F-35) dagli Usa.

L'Unione Europea appena Trump ha alzato la voce si è subito mossa per andargli a leccare il deretano. Giorgia Meloni ha fatto le capriole per giustificare i dazi e l'accordo da cappio al collo accettato da Ursula von der Leyen.

Ecco, questa la differenza tra servi e Paesi sovrani.

T.me/GiuseppeSalamone

30/07/2025

La nuova società che gestirà l’acqua in provincia di Siracusa prende sempre più forma, con la nomina del consiglio di sorveglianza e di gestione, perché nella sostanza sarà invece il privato a gestire il servizio idrico.
Nessuna sorpresa fino ad oggi, con una bella spartizione e divisione di poltrone sull’asse Italia-Carta (sindaco di Siracusa e di Melilli), gli stessi che a dicembre 2022, tra Natale e Capodanno, affossarono la società consortile interamente pubblica che doveva gestire l’acqua rimettendo al centro della scena il privato.
E oggi quei pezzi di centrodestra, primo fra tutti i fratellini d’Italia, che protestano fanno ridere perché fino ad oggi non hanno detto una parola mentre adesso parlano solo perché sono stati tenuti fuori dai giochi al momento della spartizione. Ridicoli.
Invece di cambiare rotta, dare un vero segnale di cambiamento ad un territorio che ha vissuto il disastro SAI8, nominando gente competente nel settore, si continua con le stesse logiche di sempre dove la politica (quella con la p minuscola) pensa solo ad occupare e ad accontentare appetiti.
Spero di sbagliarmi, ma le acque non sembrano per nulla buone.

30/07/2025

Non abbiamo proposto nomi, né partecipato a lottizzazioni. Non lo facciamo mai, tantomeno ora, su un tema delicato come la nuova gestione del servizio idrico in provincia di Siracusa.

Eppure, nutro forti perplessità su come sta nascendo Aretusacque. L’accelerazione improvvisa degli ultimi giorni e le tensioni tra gli stessi sindaci non sono certo un buon inizio. Un consenso a maggioranza – pur ampio – non può sostituire l’unanimità che ci si aspetta quando si affida per trent’anni la gestione dell’acqua dei siracusani, con un affidamento da 1,2 miliardi di euro.

La confusione politica che regna nel nostro territorio ha inquinato la nascita di Aretusacque. E ieri si era pronti persino a nominare commissari pur di andare avanti a ogni costo. Non è un bel segnale.

Il tempo per fare le cose con calma c’era. Ma nei mesi trascorsi non si è discusso né dello stato disastroso delle reti, né dei promessi investimenti per oltre 360 milioni di euro. La provincia di Siracusa ha già perso il treno del PNRR, restando a guardare mentre altri territori ricevevano milioni per sistemare acquedotti e fognature.

E oggi che finalmente abbiamo un soggetto unico, si ritorna alle vecchie logiche del campanile, dividendosi per mantenere piccoli consensi personali. Intanto, restano ancora incerti i dettagli sulle tariffe – con il rischio concreto di aumenti in molti comuni – e non c’è chiarezza sui tempi di avvio del servizio. Si parla di consegne a scaglioni, di Comuni che rimarranno indietro, di ritardi che peseranno sui cittadini.

La dispersione idrica nella nostra provincia è tra le più alte d’Italia. Serve un piano vero. Serve chiarezza. Per questo chiediamo ai nuovi vertici societari un confronto pubblico e trasparente.

L’ultima esperienza di gestione del servizio idrico non è stata fortunata. E a pagarne il prezzo sono stati i cittadini. Stavolta non possiamo permettercelo.

Continueremo a vigilare, con la determinazione di sempre. Perché l’acqua è un diritto, non un affare.

28/07/2025

Un’altra sconfitta sui dazi per l’Unione europea e per l’Italia. L’accordo raggiunto porterà costi enormi e insostenibili per le nostre imprese, e quindi per i cittadini.
I sovranisti tanto al chilo Meloni e Salvini si confermano irrilevanti. Ecco il grande lavoro di mediazione: un fallimento.

24/07/2025

Chiamatela come volete: via della Seta, via del Cotone, cooperazione diplomatica e industriale…
Quello che oggi è lampante è che la guerra che la destra ha fatto agli accordi che stringemmo nel 2018 con la Cina e la conseguente distruzione diplomatica e mediatica di quegli stessi accordi, e il loro conseguente abbandono, è stata semplicemente una follia.
Una guerra pregiudiziale inutile condotta prima dalla Lega, poi assieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia, che i cittadini e le imprese italiane pagheranno a caro prezzo. Avevamo un vantaggio che abbiamo dilapidato per fare qualche titolo di giornale ad effetto, anche contro il sottoscritto quando era Ministero dello Sviluppo Economico. Una delle tante follie internazionali fatte dalla destra che ora deve tornare in oriente con il cappello in mano.

17/07/2025

DICHIARAZIONI CHE NON INTENERISCONO

Quanta stima per il presidente Conte che risponde alla finta ingenua meloni che parla pensando di convincere qualcuno a rivotarla.
Avesse fatto qualcosa per gli italiani lei che ha sempre remato contro.
"Meloni ha appena dichiarato che per lei che prende decisioni 'ogni giorno è come un lancio con il paracadute'. Sono dichiarazioni che non ci inteneriscono. Perché ci sono pensionati minimi, persone in povertà, giovani con stipendi da fame, imprese in difficoltà e malati in lista d'attesa che non riescono a curarsi che ogni giorno vivono senza alcun paracadute anche a causa delle scelte di chi governa". Questo scrive sui social Giuseppe Conte. "Non sono certo come le banche e i colossi statunitensi del web che hanno il paracadute del taglio delle tasse offerto dal nostro Governo. Non sono certo come la lobby delle armi che ha il paracadute del Piano di Riarmo. Non sono certo come Meloni che mentre fa scelte sanguinose per i cittadini si garantisce un futuro politico radioso e ben protetto", prosegue il leader del M5s. "È la beniamina di Washington, cura gli interessi tedeschi, compete con Macron ma poi trova un facile accordo sul riarmo e sul patto di stabilità che porta tagli al welfare. Mentre dovrebbe trattare con Trump sui dazi ai danni di imprese e lavoratori ottiene di pubblicare il suo libro negli USA con prefazione del primogenito di Trump. Insomma, non se la passa poi tanto male. Certo ha molto lavoro e, come dice la sorella Arianna, non riesce a fare più shopping nell'anonimato. Suvvia, c'è di peggio. Ci risparmi almeno le lagne", conclude Conte.
Questo è parlare chiaro e in modo franco. La finisse la pdc di presentare la realtà come un dono benefico che ci fa impegnandosi fino allo stremo.
Il suo impegno lo si vede solo per proteggere chi merita in base al suo giudizio insano, mentre i cittadini vanno allo sbando dalla retribuzione alla salute, dalle limitazioni alla spesa quotidiana alla impossibilità a protestare. E non finisce di vessarci con decreti molto poco legalmente accettabili.

14/07/2025

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