21/07/2025
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - L'ANIENE, RISORSA PREZIOSA, OGGETTO DI CONTESA
Legambiente e Italia Nostra scrivono ai Sindaci della Valle dell'Aniene
Al Sindaco di: Roma, Guidonia Montecelio, Tivoli, Vicovaro, San Polo dei cavalieri, Castel Madama, Mandela, Cineto Romano, Roccagiovine, Licenza, Percile, Anticoli Corrado, Marano Equo, Roviano, Canterano, Rocca Canterano, Saracinesco, Sambuci, Arsoli, Riofreddo, Agosta, Madonna della Pace, Subiaco, Jenne, Trevi nel Lazio - LORO SEDI
Cari Sindaci della Val d’Aniene,
siamo certi che ognuno di voi abbia visto, percorrendo la Via Tiburtina Valeria e la Via Sublacense da Tivoli a Marano Equo, i giganteschi e devastanti cantieri di ACEA Ato2. Alcuni dei vostri uffici tecnici hanno, sicuramente, ricevuto a suo tempo, un corposo carteggio relativo ad un progetto di lavori in Val d’Aniene dal valore di 186 milioni di euro. Un progetto che non riguardava sondaggi alla ricerca di petrolio ma di acqua! Avete visto a ridosso del fiume e arrivare imponenti trivelle, scavatrici, enormi tubi.
Da mesi si lavora, a volte anche in orario notturno, per creare un nuovo Acquedotto Marcio che servirà a trasportare un liquido che, se continua la corsa per accaparrarselo, sarà ancora più prezioso del petrolio: l’acqua pura delle sorgenti delle Aniene! La multinazionale ACEA, da oltre sessanta anni, preleva migliaia di litri al secondo per alimentare i Comuni della Valle, Roma, i Castelli Romani, le zone di Pomezia e Latina. Nell’Acquedotto Marcio, è bene ricordarlo, confluisce, da decenni, l’acqua prelevata da 9 sorgenti e gruppi sorgivi principali posti alla base del versante carbonatico dei Monti Simbruini:• sorgenti Alte, nel territorio del Comune di Agosta;• sorgenti Basse, distribuite sul territorio del Comune di Marano Equo;• sorgenti della Piana di fronte alla valle d'Arsoli.In base alla documentazione ufficiale, di reperibile fonte ACEA, circa 4200 litri al secondo attualmente sono captati, ad essi si aggiungono 500 litri al secondo della Sorgente Acquoria presso Ponte Lucano.Sempre secondo la documentazione ACEA disponibile, il Nuovo Acquedotto Marcio dovrà:“consentire il transito della totalità della portata di concessione al manufatto di Casa Valeria, idonea a garantire l’alimentazione in assoluta sicurezza di tutte le Opere a valle (la portata di dimensionamento dovrà essere pari a 7.276 l/s medi totali cui andranno decurtati i 500 l/s medi che nel rispetto dell’atto concessorio possono essere captati presso le sorgenti di Acquoria, poste a valle dell’area interessata dall’intervento, per un totale di 6.776 l/s medi.
A questi dovrà essere aggiunto il quantitativo da destinare allo Stato Vaticano, per un totale di 6.777,04 l/s). Nel caso di funzionamento di una sola delle due condotte in progetto, che sia comunque garantito un funzionamento del sistema a valle di Casa Valeria per una portata pari a quella media attuale pari a 4.200 l/s.”Se fate i conti, dal tratto del fiume Aniene che va da Agosta a Roma, con l’entrata in servizio del Nuovo acquedotto Marcio, verranno a mancare 3.076 litri al secondo. E tenete conto che i dati forniti dall’ACEA non sono soggetti a pubblico controllo. È’ facile in realtà vedere che la situazione attuale del fiume è critica. Gli igrometri installati sul Ponte di Marano Equo e sul Ponte Lucano antico lo dimostrano, non toccano più neanche il pelo dell’acqua, anzi ne distano buon mezzo metro (vedi foto). L’acqua non c’è più o quasi. In alcuni punti è addirittura possibile guadare il fiume a piedi.Da dati forniti qualche anno fa l’ACEA immette negli acquedotti di Roma acqua potabile per 18 mc/sec, che a conti fatti sono più di 500 litri al giorno per abitante, per l’80% pura acqua di sorgente. Un dato molto superiore alla media europea, che è intorno ai 150-200 litri al giorno. Un record, che rimane tale anche considerando che le perdite di rete sono, secondo recenti dati ACEA, intorno al 40%.Ci sarebbe quindi spazio per garantire il Minimo Deflusso Vitale del fiume, seguendo le direttive europee, l’indice che testimonia se in un corso d’acqua pesci e piante acquatiche possono sopravvivere. Ma già anni fa, nel tratto alto del fiume, analisi della Regione Lazio ne testimoniarono l’assenza.Secondo noi dovreste preoccuparvi del vostro territorio e dell’Aniene che è anche il fiume storico per eccellenza, un fiume la cui acqua alimenta la seconda cascata d’Italia per altezza ed un sito monumentale patrimonio dell’UNESCO: la Villa d’Este.Un fiume che ospita sette centrali idroelettriche che producono, sempre meno, energia sostenibile preziosa in tempi di mutamenti climatici.Ricordando le donne di Vicovaro, che nel 1912 protestarono per difendere l’acqua del fiume, il vostro tacere lascia increduli, non una voce, nessuna iniziativa, rischiate di essere ricordati come i sindaci che hanno regalato l’acqua delle nostre sorgenti.Il Consiglio comunale di Tivoli ha approvato all’unanimità una mozione che invita il Sindaco della città a convocarvi affinché, tutti insieme, chiediate la convocazione di una riunione straordinaria della Conferenza dei Sindaci dell’Ato 2 che abbia all’ordine del giorno il blocco di ulteriori captazioni dalle sorgenti dell’Aniene ed il ripristino della Valle dell’Aniene attualmente devastata dai cantieri Acea, previsto ed obbligato, nelle autorizzazioni concesse ad Acea dai Ministeri competenti, reperibile nelle relazioni progettuali. Sono passati quasi tre mesi ma il sindaco di Tivoli non ha finora rispettato l’impegno conferito, e nessuna iniziativa è arrivata dagli altri sindaci.Il Comune di Roma, proprietario del 51% delle azioni di ACEA, spende giustamente soldi per installare barriere per catturare le plastiche che gli incivili gettano nell’Aniene ma se dallo stesso Aniene verrà ulteriormente sottratta acqua pura e rimarrà una fogna con fanghi e liquami, che senso ha? Non siate ignavi di fronte alla devastazione che sta avvenendoRicordate quel che dice Virgilio a Dante degli ignavi nella Divina Commedia “non ragioniam di lor ma guarda e passa”.
Noi crediamo, cari Sindaci, che non possiate astenervi dall’assumervi le responsabilità derivate dalla vostra carica eche dobbiate fare tutto il possibile per salvare il fiume Aniene.Vi sembra che in quei cantieri tutto si regolare? L’utilizzo e smaltimento delle terre da scavo per esempio, il deposito e custodia dello strato superficiale del terreno che deve avvenire secondo norme di legge precise, i depositi delle terre scavate? Eppure molti di voi hanno aderito al Contratto di Fiume dell’Aniene! Vi siete mobilitati per bloccare gli aumenti dei pedaggi autostradali ottenendo un risultato eclatante, dovete farlo anche per il nostro fiume! Le cittadinanze, la Storia, se lo attendono e non potete esimervi dal farlo!!
Italia Nostra, sezione Aniene
Italia Nostra Consiglio Regionale del Lazio Legambiente Circolo di Tivoli
Legambiente Lazio
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