27/10/2020
Da leggere e divulgare attentamente.
Come lavoratori dello spettacolo, abbiamo dimostrato fin dall’inizio di questa pandemia di anteporre la salute davanti al profitto, e continueremo a farlo. Detto questo, vorremmo però ricordare al Presidente Giuseppe Conte e alle istituzioni che tutte le tipologie di lavoro hanno dignità e sono essenziali per le persone che le svolgono. Dobbiamo prendere atto del fatto che teatri, cinema, sale da concerto - che pur si sono dimostrati fin dalla loro riapertura luoghi sicuri e dove è possibile garantire la massima sicurezza, attraverso la rilevazione della temperatura, il tracciamento e il distanziamento - restano ai primi posti tra le attività produttive sacrificabili. Ricordiamo inoltre che una società che vede dileguarsi ogni possibilità di attività culturale non è una società sana.
I ristori devono essere adeguati e questa volta erogati in tempi brevi, perché questo settore non è mai davvero ripartito e la situazione dei lavoratori e delle imprese dello spettacolo è sempre più insostenibile. In conferenza stampa Conte ha parlato di un’indennità “una tantum” per i lavoratori, questo non sarà sufficiente, che si facciano davvero i conti di quanto sia i lavoratori che le imprese dello spettacolo hanno perso e si giunga a indennizzi equi. È il momento di mettere in campo vere risorse per salvare il settore e nel frattempo cominciare a studiare una ripartenza attraverso il confronto e la collaborazione tra gli operatori e le Istituzioni. Chiediamo ascolto, che si rispetti e tuteli il diritto alla salute, ma allo stesso tempo non si dimentichi il diritto al lavoro e alla Cultura.
*Cosa sta facendo LMCG*
Abbiamo incontrato venerdì il Mibact per discutere della seconda parte del fondo extra-FUS che era stato destinato alla ripartenza, per sollecitare altre forme di ristoro urgente e per completare la mappatura del settore con una call per tracciare definitivamente i soggetti esclusi dalle precedenti misure.
Stiamo incontrando le realtà della Musica per parlare di Lavoratori, Imprese e Terzo settore per confrontarci sulle misure utili in questa fase di emergenza e per non perdere di vista il focus sulla riforma e gli Stati Generali della Musica, dove più che mai il settore deve arrivare con idee precise e validate da un confronto già avvenuto.
Abbiamo incontrato a tal fine Assomusica Associazione, Arci nazionale, il nutrito gruppo del mondo dei lavoratori e delle cooperative [Shownet Group – La rete delle cooperative dei tecnici dello spettacolo (Artistica Music & Show SCpA, CreaStage, Crew Room,Doc Creativity , Doc Servizi, Fasolmusic.coop, NRG, Techne Soc. Coop., Tempi Tecnici), 360 Live Crew Network, Adotta un Fonico, Bieffe Coop., Bauli In Piazza - We Make Events Italia, ChiamateNoi, Fedas Nazionale, Fondazione Centro Studi Doc, Professione Spettacolo Toscana Ovest, Insieme Soc. Coop., Skeldon, Squadra Live, Stea]
Incontreremo nei prossimi giorni SIAE, FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana, PMII, KeepOn Live e CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
Abbiamo già invitato per un incontro ANEM, FEM, Nuovo IMAIE e molti altri.
*Cosa puoi fare per aiutarci*
Dobbiamo adesso mobilitarci tutti, ancora e più che mai essere uniti e compatti come unico settore per affermare la Cultura e lo Spettacolo come pilastro fondante della nostra democrazia.