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Curiosità storiche con particolare riferimento al Tirolo storico.

A proposito di gioielli, nel 2022, cento anni dopo che Zita li aveva nascosti in Canada, gli eredi sono stati informati ...
07/11/2025

A proposito di gioielli, nel 2022, cento anni dopo che Zita li aveva nascosti in Canada, gli eredi sono stati informati che gran parte del tesoro asburgico non era andato perduto:

I gioielli erano scomparsi nel 1921, alla fine della monarchia austro-ungarica. Il settimanale Spiegel e il New York Times rivelano il ritrovamento del tesoro, scomparso

03/11/2025

Oggi 3 novembre 2025, a partire dalle 17, ricorderemo i caduti tirolesi / trentini e le vittime civili della Prima guerra mondiale. Alle 17.15 circa un corteo partirà da piazza Duomo a Trento e percorrerà le vie del centro storico per concludersi intorno alle 18 in via Belenzani dove sono previsti gli interventi istituzionali.
Tutta la cittadinanza è invitata!

31/10/2025

𝑷𝒊𝒍𝒍𝒐𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒐𝒍𝒄𝒍𝒐𝒓𝒆
🎃Zucche di Halloween🎃 in Trentino 100 anni fa? Benché sembri strano, l’usanza di intagliare zucche il 31 ottobre è documentata nel 1927 in un paesino delle Giudicarie:
"La sera d’Ognissanti il piccolo cimitero di Bersone offre un colpo d’occhio fantasticamente lugubre. I preparativi per lo spettacolo s’iniziano già dal mattino. Dopo la messa cantata i ragazzi del paese si organizzano in comitato che si suddivide poi in tre gruppi distinti, ciascuno con una mansione speciale da disimpegnare. Il primo gruppo va alla raccolta dei grossi gusci di lu**ca, che di solito vengono ammucchiati in certi vicoletti nascosti e fuor di mano; il secondo gira per tutte le case alla questua di olio da ardere e di materiale necessario per formare dei lucignoli, il terzo s’incarica di raccogliere una certa quantità di calce spenta.
Tutta questa roba vien portata al cimitero e messa subito in opera. I gusci di lu**ca si fissano con la calce nelle intaccature del piano dei muretti che limitano il cimitero; se ne mettono anche su ogni fossa e, possibilmente, sulla croce di ferro o di legno o sulla lapide che sta a capo del tumulo. Ogni guscio è provvisto di lucignolo e riempito d’olio. In mezzo al cimitero giganteggia scheletricamente una croce di granito anche questa è decorata con gusci e nel suo braccio maggiore viene issata una grossa zucca, internamente vuota; all’esterno si è avuto cura di intagliarvi rozzamente le occhiaie, i fori delle narici e la larga apertura dentellata della bocca.
La sera, sull’imbrunire, mentre la gente in chiesa, recita le preci dei morti, lo stesso comitato esecutore accende le centinaia di lumicini primitivi; nella zucca, sulla gran croce, vien introdotta una o più candele accese.
Quando la gente esce di chiesa, lo spettacolo è al completo. Tutte quelle fiammelle oscillanti, sembrano davvero le anime purganti in cerca dell’eterno riposo. Dall’alto della gran croce, il grosso faccione di luna piena, che vorrebbe rappresentare la morte, pare sorridere con aria di commiserazione burlesca...".

📖Usanza descritta in “Studi Trentini”, VIII (1927), p. 173.
➡Leggi qui: urly.it/31csys

Nella foto, il cimitero di Bersone.

È di nuovo quel periodo dell’anno in cui molti si schierano contro “una moda commerciale importata dall’America senza ne...
29/10/2025

È di nuovo quel periodo dell’anno in cui molti si schierano contro “una moda commerciale importata dall’America senza nessun collegamento con le nostre tradizioni”. Ma è un po’ presto per pensare a Babbo Natale 😉

https://storicando.altervista.org/halloween-le-origini-europee

Halloween ha origini europeissime, in alcuni casi anche antichissime, come dimostrano alcune tradizioni dimenticate.

28/10/2025

L’Archivio di Stato di Trento, in occasione dell’apertura straordinaria serale del 4 novembre 2025, organizza un incontro che pone al centro dell’attenzione i fogli matricolari dei militari trentini.

Inizio evento alle ore 18.00.

È gradita la prenotazione al n. 0461-829008

15/10/2025

Fabbricato dalla Skoda, era stato spostato in pianura. Ritrovato sottoterra in provincia di Treviso

Ideato e coordinato da Sara Tovazzi, il progetto ha coinvolto dieci donne tirolesi, Marketenderinnen in alcune delle com...
05/10/2025

Ideato e coordinato da Sara Tovazzi, il progetto ha coinvolto dieci donne tirolesi, Marketenderinnen in alcune delle compagnie federate ma non solo. A loro è toccato il compito di narrare, in un breve filmato, la loro „visione“ di Maria Teresa, spiegando perchè la sua figura, come Imperatrice e come donna, è così importante non solo per la nostra storia ma anche per la nostra attualità.

Una Scheibe e una serie di brevi ma significativi video dedicati all’Imperatrice

Gli archivi di comunità sono progetti estremamente interessanti in un contesto come quello odierno: https://archiviofoto...
05/10/2025

Gli archivi di comunità sono progetti estremamente interessanti in un contesto come quello odierno:
https://archiviofotograficopejo.it/fff/ FFF < Archivio Fotografico di Comunità - Peio

FFF FESTIVAL della FOTOGRAFIA di FAMIGLIA Da agosto a dicembre 2025 la Val di Peio diventa palcoscenico diffuso del Festival della Fotografia di Famiglia (FFF), un percorso culturale che intreccia mostre, incontri, masterclass e laboratori per esplorare il valore storico e sociale della memoria priv...

25/09/2025

Più che mai interessante la descrizione di un pasto popolare in una malga alpina (Tirolo) descritto da un nobile viaggiatore francesce, Jouvin de Rochefort, che durante il suo attraversamento delle Alpi nel 1672 descrive un pasto alpestre presso una famiglia di contadini
nella quale aveva trovato accoglienza: la malga descritta si collocava in Val di Pejo (Trentino) “Imbarazzatissimi per la presenza di in signore di tanto riguardo i contadini fecero accomodare
l'ospite “sulla più bella delle loro sedie, cioè un catino rovesciato e apparecchiarono la tavola su cui non c'erano né tovaglia, nè tovaglioli, né coltelli, né forchette, né cucchiai. In una scodella
di legno vennero servite delle r**e fatte cuocere in una pignatta con della farina, del sale, del b***o e del latte, in un'altra scodella sei uova, mezzo formaggio e qualche pezzo di pane... qualcuno si alzò e portò un piatto di piccoli frutti assai simili all'uva nell'aspetto e nel gusto che crescono nel bosco e sulle montagne...”
(DE ROCHEFORT, 1672- 1676, tome III, p. 173).

Documento raro in quanto testimonianza diretta.
Pasto frugale ma ben più ricco rispetto alla mensa contadina di pianura dove domina l'elemento vegetariano, zuppe di sfarinati e di legumi che verranno sostituiti dall'introduzione massiccia del
mais nelle campagne.
Infatti fino alla metà del Cinquecento il regime alimentare europea è decisamente carnivoro, pur con delle differenze sociali: i ceti superiori continuano a preferire la selvaggina freschissima, privilegiando i volatili, i più poveri riescono ancora a concederei il consumo di carme di maiale, salata o affumicata, frattaglie e animali da cortile. Dalla seconda metà del Cinquecento comincia il declino
del consumo della carne dei ceti contadini.

LA CUCINA DELLE ALPI TRA TRADIZIONE E RIVOLUZIONE
Le vie dell’alimentazione nelle Alpi: monasteri, ospizi e stazioni daziarie

foto non inerente al post
By Federica Fanizza

Concorso pubblico per funzionari archivisti!!!
22/09/2025

Concorso pubblico per funzionari archivisti!!!

A partire dalle ore 11:00 di mercoledì 17 settembre 2025 ed entro le ore 11:00 di mercoledì 17 ottobre 2025 è possibile presentare domanda online

Indirizzo

Piazza Duomo
Trento
38100

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