17/11/2025
“Rivolgiamo un pensiero di gratitudine a papa Leone XIV per aver accettato l’invito a essere con noi, giovedì 20 novembre, per la chiusura di questa nostra Assemblea”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha aperto poco fa i lavori dell’Assemblea generale dei vescovi italiani, che comincia oggi ad Assisi. “Ci predisponiamo ad accogliere la sua parola, occasione preziosa per confermarci nel suo magistero di unità e di pace”, ha assicurato il cardinale, sintetizzando “gli assi portanti” dei primi sei mesi di pontificato di Prevost: “la centralità dell’annuncio del Vangelo, l’unità della Chiesa, l’esercizio della collegialità nella sinodalità, la promozione di una pace disarmata e disarmante in un mondo che al contrario si esercita nella forza, riempie gli arsenali e svuota di conseguenza le scuole, gli ospedali, i granai; l’attenzione alla dignità della persona umana, dal suo inizio alla fine, tutta da amare, curare e custodire, sempre e per tutti”. Attorno a questi temi, per Zuppi, ruotano anche quelle “attenzioni pastorali” consegnate ai vescovi italiani il 17 giugno scorso: “Ci sentiamo spronati dall’invito a guardare al futuro con serenità, compiendo scelte coraggiose. Ne sento e ne sentiamo tutti la responsabilità e l’opportunità”. “Nessuno potrà impedirvi di stare vicino alla gente, di condividere la vita, di camminare con gli ultimi, di servire i poveri”, ha proseguito il cardinale citando Leone XIV: “Nessuno potrà impedirvi di annunciare il Vangelo, ed è il Vangelo che siamo inviati a portare, perché è di questo che tutti, noi per primi, abbiamo bisogno per vivere bene ed essere felici”. Nel discorso al Corpo diplomatico, “attraverso la triade pace-giustizia-verità, ha offerto una lettura globale delle crisi contemporanee”, ha sottolineato inoltre il presidente della Cei: “tutela della libertà religiosa, rilancio della diplomazia multilaterale, critica della corsa al riarmo, centralità della famiglia come ‘società piccola ma vera’, attenzione ai fragili quale criterio delle politiche pubbliche”.
Nel saluto inziale ai Vescovi, il card. Zuppi ha ricordato anche i pastori mancati nell'ultimo tempo: tra loro anche il vescovo emerito di Treviso, mons. Gianfranco Agostino Gardin