04/01/2024
LE CARTE DI BEA. IMMAGINI PER LA SCRITTURA CREATIVAdi Mariagiovanna Grifi, illustrazioni di Beatrice BencivenniEdizioni Federica, 2017“Le Carte di Bea” sono immagini pensate per allenare la scrittura creativa, ossia perstimolare la fantasia e affinare le abilità di scrittura e comprensione del testo attraverso l’invenzione e la costruzione di un testo narrativo. Uno strumento didattico-ludico di Edizioni Federica per tutti i bambini della scuola primaria, utili anche per studenti con difficoltà di apprendimento o disabilità. Un gioco educativo da fare individualmente o in gruppo, soli o conil supporto di un adulto (genitore, educatore, insegnante), per riscoprire il piacere della scrittura e la sua funzione liberatoria.Il progetto nasce da un’idea di Mariagiovanna Grifi, educatrice e insegnante specializzata indisturbi di apprendimento, con lo scopo di aiutare i bambini - o i ragazzi più grandi condifficoltà - a superare due grandi criticità che emergono quando ci si trova di fronte al compito di produzione di un testo scritto: la mancanza di organizzazione delle idee, che non permette di considerare la storia nella sua cronologia e unitarietà falsando i costrutti logici e spaziotemporali,e una forte inibizione dell’immaginazione, dovuta soprattutto all’insicurezza e allabassa autostima.Le carte, disegnate dall’illustratrice Beatrice Bencivenni, sono uno strumento semplice eintuitivo per creare storie e, nello stesso tempo, per comprenderne la struttura; sono state pensate proprio per far fronte ai problemi di disorganizzazione e insicurezza, proponendosi come guida alla costruzione della storia seguendo uno schema semplice e preciso che tenga conto degli elementi principali di un testo: chi, cosa, dove, quando, perché. Infatti, “LeCarte di Bea” sono divise in cinque sezioni: Personaggi, Luoghi, Funzioni, Conclusioni ed Emozioni. Le prime tre sezioni rispondono alle domande chi?, dove?, che cosa?. Domande che fanno riferimento ai protagonisti, al contesto in cui la storia ha inizio e a quello cheeffettivamente accade per poter procedere con le descrizioni e la narrazione. In narratologia la parola “funzione” si riferisce all’azione di un personaggio, in questo caso indica l’evento che rompe l’equilibrio iniziale e che dà avvio alla trama. Le altre due sezioni, invece, si soffermano su due aspetti molto importanti della narrazione, ossia la fine (rispondendo alla domanda:come va a finire?), e lo stato d’animo dei personaggi (come si sente/sentono?).Considerando la funzione catartica della scrittura, che sempre più è oggetto di studio e riflessione in ambito psicoterapeutico, si è scelto di dare netta rilevanza alle emozionidedicando loro una sezione specifica delle carte, così che i bambini e i ragazzi non tralascino il valore, il significato e la forza delle emozioni che caratterizzano ogni esperienza umana e che, quindi, sono elemento “vitale” di ogni narrazione.