Storie straordinarie

Storie straordinarie Ritrovati i due dipinti che Van Gogh appese al muro della sua camera nella casa gialla di Arles.

Collezionista ricercatore privato offre in vendita a periti d’arte in grado di valorizzarli.

29/03/2025

DUBBIO
SINDONICO
Il telo della Sindone non sarebbe di Gesù ma del Principe Ulpian discendente da Elena di Tiro e da Simon Mago (Simone, fratello di Gesù). Ulpiano si formó alla Scuola di Berite e si recó a Roma portando con se uno dei 12 Graal fotografici , conquistò a Roma l’amore della madre del giovane imperatore Eliogabalo, ebbe da Lei le tre insegne romane, fu tra i fondatori del diritto romano, fu condannato a morte dal geloso Eliogabalo;
fu salvato per intercessione di sua madre e ridotto al confino a Gradiske (ex prefettura di Macrino) ; dopo la morte di donna Julia e di suo figlio Eliogabalo nel 222 dC., successe l’Imperatore Severo il quale nel 229 dC ordinò la esecuzione della condanna a morte di Ulpiano comminata da Eliogabalo, con le stesse modalità del Cristo, con una aggravante : dovette bere nel calice del Graal dell’acqua contaminata dal Graal stesso, subire la fustigazione a piacere e patire la crocifissione capovolta dopo la sua decapitazione per ottenere il dissanguamento. L’imperatore Severo avrebbe esposto la testa di Ulpiano in Campidoglio affinché a nessuno venisse più in mente di proclamarsi “il Cristo ritornato”.
Il corpo decapitato di Ulpiano impressionò la Sindone mancante della sua testa.
Il suo corpo fu seppellito a Gradiske dove la Chiesa costruì poi una cattedrale Graaliana. La Sindone di Ulpiano fu inviata a Odessa
Oriente, dove fu esposta sull’apice della porta di ingresso della città. Il figlio di Maometto il conquistatore la donò al Papa che teneva prigioniero suo fratello avente diritto al trono. Leonardo lavorò per i Borgia e ricevette in dono il Graal e la Sindone di Ulpiano. Leonardo vendette al Re di Francia Francesco I° entrambe le reliquie. La madre di Francesco I° (una Savoia) lamentó che la Sindone del Cristo ritornato (Ulpiano) mancasse della foto impressione della testa per contaminazione radioattiva. avendo Ulpiano bevuto l’acqua contaminata del Graal prima della fustigazione ; pertanto la sua sudorazione “in mortem” era di liquido radioattivo che avrebbe contaminato e impressionatoil lenzuolo.
Leonardo proiettó sulla Sindone di Ulpiano il vero volto del Cristo, volto che era foto impresso nel vetro del Graal; come avvenne la foto impressione? …rendendo il calice del Graal luminescente esponendolo al sole in un catino d’argento (specchio ustorico di Archimede).
La foto impressione sarebbe stata effettuata sufflando sul lenzuolo vapore di ioduro d’argento su una patina di bianco d’uovo e polvere ferrosa.
La prova di questa ipotesi sarebbe semplicissima :
sul volto sindonico, essendoci una velatura ferrosa, resterebbe attaccata una calamita di quelle turistiche che si espongono sulle porte dei frigoriferi.
Conclusione : la Sindone sarebbe un puzzle composto dal corpo di Ulpiano e il volto di Cristo tratto dal Graal.
Il disegno noto come l’auto ritratto di Leonardo anziano che é esposto al Museo reale di Torino, non sarebbe il volto di Leonardo ma sarebbe invece il disegno con cui Leonardo riprodusse il volto di Cristo.
Lo prova l’evidenza che il volto di Leonardo Da Vinci anziano é sovrapponibile al volto sindonico tratto dal Graal.
Enigma risolto da Umberto J. Barbera, grazie a Gustavo Rol.

CHI L’HA VISTALA RIVEDREBBE ?… domenica 16 Marzo 2025 é uscito sul quotidiano “Torino Cronaca qui” un pezzo monco, come ...
17/03/2025

CHI L’HA VISTA
LA RIVEDREBBE ?
… domenica 16 Marzo 2025 é uscito sul quotidiano “Torino Cronaca qui” un pezzo monco, come un corpo monco d’una gamba, quindi che non sta in piedi o che cammina come il gobbo di NotreDame.
Ho scritto al mio “coach editor”, Walter Altea, giornalista responsabile della impaginazione e scrittore del piacevole prologo : leggi un po’… Magnifico anche il tuo prologo “on Line” ma non sono state pubblicate le prove di autenticità della statua : quattro foto di cui due della statua e due del viso di Giacometti a lui molto somiglianti, tanto da essere una indiziaria provocazione.
Inoltre non é stato inserito il fatto più importante : che la statua porti la incisione W E
= walking end = fine della passeggiata che, in gergo é un modo di dire, significa “fine della storia d’amore” d’Alberto con la sua amante Isabelle, avendo preferito sposarsi con Annette Arms.
Infine manca la torta e la ciliegia sulla torta. Quale torta? Il naso della statua mostra il bianco del gesso.
La cera fu elisa dalla cintura di sicurezza della mia Jaguar, poiché, per riderci su, me la portavo con me seduta sul sedile del passeggero dove di solito si sedeva mia suocera la marchesa Claudia Berardi-Bentivoglio. Mai una statua di gesso ebbe tanto onore !
E poi, quale ciliegina sulla torta? La chiusa che Isabelle si mise d’accordo con Annette per uno scambio di statue : nella corrispondenza tra la moglie di Alberto e la sua ex amante (le donne rimasero amiche legate da ricordi comuni), questa statua con il corpo della madre e la testa di Alberto sarebbe stata scambiata con una statua dedicata interamente a Isabelle, in possesso della Fondazione. Pertanto questa statua sarebbe tornata alla Fondazione che, per un motivo non dato a sapere, la disperse a Torino dove il collezionista f***e, messo alla prova, la rintracciò come un cane dal naso molecolare cerca e trova i tartufi da esposizione. Pertanto, per l’importanza che avrebbe una corretta e veritiera informazione, potrebbe interessare al lettore una completa riedizione dell’articolo ? Gli studiosi universitari e i loro docenti nonché esperti riconosciuti o meno a livello internazionale,
inizierebbero a leggere alla domenica questo primo quotidiano investigativo e potrebbero continuare ad apprezzare il fuoco di diversi ritrovamenti di opere d’arte disperse e ritrovate, e quindi porsi delle domande alle quali rispondere e qui commentare con la intelligenza creativa aiutata da quella artificiale e magari anche dalla capacità investigativa del “collezionista f***e” ? Grazie 👋

16/03/2025
GENEROSITÀALLA CARTA… mostrare sulla propria carta bancomat quanto si é generosi potrebbe diventare un “pass” per guadag...
16/03/2025

GENEROSITÀ
ALLA CARTA
… mostrare sulla propria carta bancomat quanto si é generosi potrebbe diventare un “pass” per guadagnarsi il paradiso.
La inventai nel 1990 senza brevettarla poiché sarebbe stata la carta della generosità, detta dell’arcobaleno : avrebbe accumulato una percentuale variabile a seconda della generosità dichiarata dalla carta stessa (di diverso colore) per poi girarla automaticamente sul mio conto. 😃

FALSARI DUPLICANO DIPINTI FATTI IN CINA ANCHE IN NFT?
09/03/2025

FALSARI DUPLICANO DIPINTI FATTI IN CINA ANCHE IN NFT?

DA LEGGEREA LETTO
24/11/2024

DA LEGGERE
A LETTO

03/11/2024
SPECULARE SULLOSTRAORDINARIO… da fastidio e suscita reazioni allergiche da parte di chi abbia fondato la propria sicurez...
26/10/2024

SPECULARE SULLO
STRAORDINARIO
… da fastidio e suscita reazioni allergiche da parte di chi abbia fondato la propria sicurezza partecipando alla ortodossia nemica della innovazione.
La scoperta che sconvolge il vissuto e la conoscenza, non può essere gradita ad un più tranquillo oscuramento della verità. Il ritrovamento di una opera d’arte straordinaria che sia indiziariamente attribuibile al genio di Leonardo da Vinci non può quindi che suscitare inizialmente reazioni di dubbio e di scherno, fintanto dal prenderne le distanze a difesa della propria competenza professionale : non conviene metterci la faccia finché non sia raggiunta la condivisione della maggioranza su un tema inaudito e sconvolgente. Per godere di tale cautela si é tentati di occultare le prove, fosse anche un capello biondo o nero o un pelo ritrovato in materia. Mentre gli esperti biologi dell’Arma dei Carabinieri intervengono anche non chiamati, ma per atto dovuto, per estrarre il DNA dal pelo ritrovato sulla scena del delitto, al fine di poterlo comparare con una ciocca di capelli strappati di forza al presunto assassino, nella storia dell’arte ciò non accade e si preferisce presumere, come nella nota canzone d’altri tempi, che non si tratti di un capello ma di un crine di cavallo, o di un baffo di gatto Silvestro, affinché si sappia che il ritrovato sia proprio una invenzione fumettistica. In un caso risalente al 2010, relativo al ritrovamento di un dipinto riconducibile alla “Pochade de Bordel” (=scherzo di bo****lo) preannunciato da van Gogh nelle sue lettere, ricevetti una lettera di diffida dall’allora direttore del Museo di Van Gogh ad Amsterdam a non procedere nella estrazione del DNAda delle tracce di sprema ritrovate in materia. Non aver ottemperato alla diffida e per aver fatto estrarre il DNA dal materiale genetico messo in cultura da un centro biologico, e soprattutto per aver riscontrato l’esistenza del DNA di cinque donne lavoratrici nel bo****lo, ciò mi costò il rifiuto del Direttore di procedere alla autenticazione dell’opera, portando a prova la scoperta dove van Gogh avrebbe intinto il pennello. Non volle neppure ricevermi, nè esaminare l’opera nè le lettere di Van Gogh. Neppure uno struzzo avrebbe nascosto nella sabbia la propria testa per non vedere e per contrastare la mia imbarazzante e cocciuta ricerca. Nel caso odierno del 2024, in merito ad un dipinto ritrovato attribuibile al genio di Leonardo, la contesa non sarà solo sui punzoni impressi sull’opera, fotografati e poi non più ritrovabili, ma anche sulle immagini spettrali evidenziate da una appropriata radiografia. Chi potrebbe aver falsificato il dipinto se non un ignoto ragazzo, apprendista di bottega di Leonardo da Vinci?
Il diritto alla difesa : le fotografie effettuate al punzone di Isabella d’Este sono qui pubblicate.

28/07/2024

NETTEZZA
DISURBANA
La decomposizione organica avviene per autocombustione che crea miasmi e fochi fatui scambiati per gli spiriti dei morti.
La soluzione a questo problema é l’utilizzo di enzimi vegetali che distruggono le molecole organiche in decomposizione.
A seconda del tipo di miscela enzimatica utilizzata, aerobica o anaerobica o un misto di entrambe, diminuisce il tempo è l’efficacia della neutralizzazione della fermentazione organica.
Studi portati a compimento da uno studioso elvetico, ha consentito di sperimentare una concatenazione di nove enzimi aerobici associati, che lavorano in presenza di ossigeno, e di due enzimi anaerobici per la nettezza interrata o artificialmente compressa. Un imprenditore italiano che conobbi come compagno in una partita di golf, aveva fortunosamente conosciuto l’assistente del Professore elvetico, un biologo studioso della concatenazione degli enzimi, morto per un tumore al colon. Il suo assistente era un italiano che lasciò la Svizzera dopo aver fotocopiato la formula magica della neutralizzazione dei miasmi nelle pattumiere. Fu così che l’imprenditore golfista trovò alcuni soci finanziatori e avviò una attività attività di produzione di questa miscela vegetale, con un capannone provvisto di frantumatori vegetali e miscelatori, inseriti in un processo di insacchettatura campionaria.
Talmente era convinto della bontà del prodotto che per convincermi ne mangiava a spizzichi durante un aperitivo, per meglio gustare le patatine fritte. Non mi fidai e feci bene. La miscela funzionava bene, tuttavia l’imprenditore morì dopo qualche anno di tumore al colon. Mi regalò alcuni pacchetti di enzimi che io utilizzai con successo per dearomatizzare la pattumiera sotto il lavello. Posso rivelarvi che il capannone dove si creava la miscela era nei pressi di
Casale Monferrato, un tempo chiamato i Vardacate divenne municipium romano. Dopo le distruzioni barbariche per la prima volta appare in un documento dell'archivio capitolare il nome di Casale di Sant'Evasio nel 988, dal nome del Vescovo di Asti che cristianizzò il borgo. Entrato a far parte della marca del Monferrato sotto Aleramo, dopo la dominazione longobarda, il borgo fu distrutto nel 1215 da parte dei Vercellesi, con l'aiuto di Milanesi e Alessandrini. Ma questa é un’altra storia.

10/02/2024

MI NUTRII
DI ANNA
COME DI MANNA

09/02/2024

MOBBING ALL’ACQUA E VINO ?
Io ho subito mobbing per vent’anni a causa di un equivoco. Benché vi sia una legge dello Stato Italiano per risarcire chi abbia subito danni lavorativi e famigliari da mobbing, é difficile dimostrarlo. La mia prima moglie ha creduto a telefonate di delatori pagati da un’anima infida e perversa, ma non potrebbe testimoniare essendo morta nel frattempo. Il mobbing é il sale della vita, doloroso per taluni su ferite aperte, per altri come acqua fresca e vino frizzante nell’ arsura estiva.

02/02/2024

Ma ero stato bannato dai censori,
SI o NO ?

Indirizzo

Bonafous 2 (10123) TORINO/
Turin
10123

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