Gazzetta Torino

Gazzetta Torino Curiosità, Arte, Cultura, Food e ... informazioni su Torino "GazzettaTorino” la testata giornalistica dedicata all’informazione locale.

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’attualità della città metropolitana per contribuire in modo stimolante all’informazione; accorti nelle segnalazioni, curiosi per le novità, ragionevolmente ottimisti e desiderosi di offrire un format avvincente sia nella grafica che nel contenuto. Oltre le consuete rubriche dedicate agli Eventi, alla Cultura, all’Innovazione, alla Salute, all’Economia. GazzettaTorino ospita NUOVE rubriche d’informazione su ARTE, CULTURA e EVENTI del panorama cittadino come:ARTE - il focus sulle mostre del territorio
TalenTO - talenti emergenti e affermati artisti Torinesi DOC. EATpiemonte - Storie e curiosità del food e d’ aziende d’eccellenza. i nuovi Shop – Dove e come trovare nuove attività commerciali e nuovi lavori. Pagine svelate – Per scoprire autori, libri e librai della Torino nascosta. PO 2.0 - per restituire voce a tutti gli attori che sul fiume lavorano, vivono, fanno sport. D’Uomo – notizie dalla diocesi. Queste e altre rubriche per conoscere una Torino diversa. GazzettaTorino proverà a guardare alla sostanza delle cose cercando di non farsi condizionare dal contorno, proverà a vedere invece di intravedere. PER INFORMAZIONI:
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DRH, sarà una Digital House che dovrebbe aprire i battenti nella primavera del 2027, dove la Revolution è l’utilizzo d’i...
08/10/2025

DRH, sarà una Digital House che dovrebbe aprire i battenti nella primavera del 2027, dove la Revolution è l’utilizzo d’intelligenza antica, fatta di strategica, diplomazia, visione sociale, collaborazione tra enti diversi e finanziamenti indirizzati ad attivare un motore di sviluppo e competitività capace di attrarre talenti, investimenti e collaborazioni internazionali.

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FONDAZIONE CRT
Politecnico di Torino
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Autunno. Per gli operatori, professionisti e amanti delle arti visive è l’inizio della stagione solitamente più intensa ...
05/09/2025

Autunno. Per gli operatori, professionisti e amanti delle arti visive è l’inizio della stagione solitamente più intensa e più f***a di mostre, avvenimenti ed eventi di arte e specialmente di fotografia. Mostre in musei e gallerie così come esposizioni diffuse affollano il calendario stagionale fino a sovrapporsi agli innumerevoli festival dell’immagine fotografica.

Einaudi editore

https://www.gazzettatorino.it/tempo-di-cultura-fotografica-italiana-mostre-festival-ed-editoria/

A metà settembre si alzerà il velo di riservatezza che circonda il futuro di Palazzo del Lavoro, l’altro gioiello di Pie...
09/08/2025

A metà settembre si alzerà il velo di riservatezza che circonda il futuro di Palazzo del Lavoro, l’altro gioiello di Pier Luigi Nervi a Torino, abbandonato da vent’anni. Massimiliano Miano, presidente della circoscrizione 8, ha deciso di convocare un consiglio aperto del quartiere cui parteciperà l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, che sta seguendo per conto del Comune la trattativa tra Cdp – proprietaria dell’immobile – e il fondo sovrano del Qatar. «Dopo le prime indiscrezioni su un interesse del Qatar uscite ad aprile il dialogo è andato avanti e, anche se da Cassa Depositi prestiti sono più che abbottonati, trapela un certo ottimismo su una conclusione positiva della trattativa – spiega Miano -. Sarebbe una gran bella notizia non solo perché dopo Torino Esposizioni la città recupererebbe l’altro capolavoro di Nervi, ma per le prospettive che si aprirebbero sotto il profilo culturale. L’inaugurazione di un centro per l’arte contemporanea favorirebbe lo sviluppo di sinergie con Rivoli e Gam, consolidando il ruolo di primo piano che Torino ha in questo filone dell’arte. E poter contare su un nuovo polo culturale rispetto a un centro commerciale di cui non si sentiva il bisogno è l’altro aspetto positivo che si sta concretizzando per Torino. Si va oltre a una semplice riqualificazione immobiliare».
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In my backyard.Un amico racconta con sottilissima e pregiata cattiveria, un fatterello accaduto ad una cena dove i comme...
30/07/2025

In my backyard.

Un amico racconta con sottilissima e pregiata cattiveria, un fatterello accaduto ad una cena dove i commensali, per chi ancora si ricorda di Gozzano, li definirebbe appartenenti alla Torino bene. Una cosetta, piccola piccola, che diventa gustosa, prende colore e diviene spassosa e fatalmente, torinesemente, tragica. Flaiano ci avrebbe costruito un calembour aguzzo come un ago.

Dice che ad una cena tra amici, una coppia notoriamente abbiente, si sia presentata recando una bottiglia di buon vino, già aperta e bevuta per metà. Dichiarando tra gran sorrisi e auto indulgenza che lo stappo risaliva alla sera precedente. Secoli di ammaestramento all’understatement sabaudo hanno permesso che il fatto non divenisse motivo di controversia o litigio, tutt’al più un’accurata perfidia lo ha trasformato in una deliziosa freccia di dileggio nei soliti giri dei quasi happy few cittadini.
Il piccolo aneddoto è tornato alla ribalta con quasi lo stesso effetto e con lo stesso piacere per la diffusione di legittime malignità alla vista del restaurato giardinetto di Piazza Maria Teresa. Guarda caso a due passi dalla casa della famosa cena.

Il parallelo tra la bottiglia, di vino superiore, ma già mezza bevuta e l’esito dell’intervento su una delle piazze più distinte e signorili della città, è stato immediatamente palese.

Malgrado ad occuparsi della rinascita dello spazio verde siano stati gli Amici di Piazza Maria Teresa, aiutati dai denari dalla Consulta di Torino, per la ridefinizione dell’architettura delle aiuole e l’inserimento di nuovi arbusti sempreverdi, il risultato finale ha suscitato un entusiasmo nano come le palmette poste nell’aiuola centrale. Sbandierato poi, come caso eccezionale, la doverosa presenza di Smat per l’irrigazione i led per i lampioni posti da Iren e il buon senso, per una volta, di immaginare anche una manutenzione triennale, poi chissà.

La parte vuota della bottiglia è l’inconsentibile indigenza di un Comune, che porta addirittura la banda a suonare, per riempire il vuoto di un taglio nastro inaugurale per una piccola aulica piazza per cui ha dovuto attendere risorse private per restituirla alla decenza. Alle periferie, dal palato meno fine, per il momento, il solito sapor di tappo.

7,5 milioni di turisti ogni anno. Eppure, chi pensa a Torino come città turistica?Torino è piemontese prima che italiana...
23/07/2025

7,5 milioni di turisti ogni anno. Eppure, chi pensa a Torino come città turistica?
Torino è piemontese prima che italiana, francese più che mediterranea.
Città di Torino
Città metropolitana di Torino

By Gaia Bertotti

https://www.gazzettatorino.it/category/economia/

Probabilmente quando avremo rinvenuto una soluzione al calore crescente o saremo divenuti vittime climatiche consapevoli...
17/07/2025

Probabilmente quando avremo rinvenuto una soluzione al calore crescente o saremo divenuti vittime climatiche consapevoli, queste gesta faranno parte delle grida da Cassandra inascoltate a cui si pensava si potesse non dare ascolto.

https://www.gazzettatorino.it/anto-fa-caldo/

Extinction Rebellion Italia

Mentre la luna piena entra nel Capricorno la città si gioverà in modo pragmatico di una rimessa in ordine e come si dice...
11/07/2025

Mentre la luna piena entra nel Capricorno la città si gioverà in modo pragmatico di una rimessa in ordine e come si dice “la città è sicura se si cura”. L’intervento coordinato tra CRT e Comune evidenzia un fattore determinante. Il quotidiano dei cittadini ha interessi pratici, logici, persino estetici. Una strada ben asfaltata, strisce pedonali evidenti, l’erba tagliata regolarmente, le fontane che zampillano, i marciapiedi puliti, attraversamenti sicuri, dossi in concomitanza di luoghi come scuole e uffici per rallentare il traffico e ciclabili separate, rialzate e sicure e infine mezzi pubblici affidabili e frequenti.
Città di Torino FONDAZIONE CRT
https://www.gazzettatorino.it/plenilunio-in-cielo-a-terra-i-fondi-della-crt/

Cosa resta oggi del viaggio di Marco Polo, a sette secoli dalla sua morte? Forse non le mappe, non le rotte tracciate, m...
09/06/2025

Cosa resta oggi del viaggio di Marco Polo, a sette secoli dalla sua morte? Forse non le mappe, non le rotte tracciate, ma le immagini: quelle interiori, sospese tra memoria e invenzione, che continuano a popolare il nostro immaginario sull’alterità e l’altrove. È su questo terreno fertile, dove storia e percezione si intrecciano, che si innesta Le Divisament dou Monde: disegni italiani sull’Estremo Oriente, la nuova mostra promossa dalla Fondazione Garuzzo di Torino, che da anni lavora a tessere ponti tra l’Italia e la Cina, e ospitata dall’8 maggio alla China Academy of Art di Hangzhou.

https://www.gazzettatorino.it/la-fondazione-garuzzo-porta-in-cina-i-disegni-italiani/

Indirizzo

Piazza Carignano 1
Turin
10100

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