20/10/2025
Con l'associazione Il Cielo Capovolto, in "Sfavoleggiando" abbiamo provato a offrire una prospettiva alternativa della caratterizzazione dei personaggi...
______________________________
Da millenni l’essere umano racconta storie. Prima intorno al fuoco, poi nei libri, oggi sullo schermo di un telefono. Eppure, due forme di racconto sembrano non invecchiare mai: la favola e la fiaba. Entrambe nate in tempi lontanissimi, queste narrazioni continuano a parlarci con la voce senza tempo della saggezza e della fantasia.
La favola ha origini antichissime. Già nel mondo greco-romano era un genere amato e diffuso: Esopo, nel VI secolo a.C., ne è il padre riconosciuto, mentre Fedro la rese celebre in versi latini. Attraverso brevi racconti popolati da animali parlanti, la favola raccontava le virtù e i difetti dell’uomo, concludendosi sempre con una morale: una lezione chiara, semplice, universale.
In queste storie, la volpe rappresenta l’astuzia, il lupo la prepotenza, l’agnello l’innocenza. Ma dietro il linguaggio degli animali si nasconde una raffinata riflessione sul comportamento umano.
Nel Seicento, Jean de La Fontaine trasformò le favole in piccoli capolavori poetici e ironici, capaci di criticare la società del tempo.
Oggi, la favola sopravvive nei libri per ragazzi, nei cartoni animati e perfino nei post sui social, continuando a trasmettere con leggerezza le grandi verità della vita.
Se la favola insegna, la fiaba incanta. Nasce dalla tradizione orale, dalle voci del popolo che per secoli hanno tramandato storie di magie, reami lontani e prove da superare. Ogni fiaba è un piccolo rito di passaggio: racconta il viaggio di un eroe o di un’eroina che, tra ostacoli e incantesimi, impara a conoscersi e a crescere.
Le prime raccolte scritte risalgono al Seicento, con Giambattista Basile e Lo cunto de li cunti, un tesoro di fiabe napoletane piene di ironia e fantasia. Poi vennero Charles Perrault, con Cenerentola e Cappuccetto Rosso, e nell’Ottocento i Fratelli Grimm, che fissarono sulla carta la voce del popolo europeo.
[continua a leggere...]
Se la favola insegna, la fiaba incanta.