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[C.R.] Un incontro con IPLA, l'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente, non può che fornire spunti interessanti. A ...
16/10/2025

[C.R.] Un incontro con IPLA, l'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente, non può che fornire spunti interessanti. A maggior ragione se intorno al tavolo, con i suoi rappresentanti, siedono i consiglieri e le consigliere della VI commissione, presieduta da Amalia Santiangeli.
Luca Rossi e Igor Boni hanno riassunto a grandi linee le principali attività dell'istituto in questa fase. Società interamente controllata dalla Regione Piemonte, attualmente IPLA non lavora direttamente su commissione della Città di Torino, anche se il territorio del capoluogo piemontese è interessato da vari suoi interventi. I quali, è stato spiegato, comprendono il trattamento dei rifiuti campo nel quale IPLA svolge attività di assistenza tecnica, anche lavorando con società come il Conai (recupero imballaggi) o effettuando per Amiat monitoraggi sulla qualità del rifiuto differenziato. È di questa ultima fase l'avvio di indagini specifiche, a livello nazionale e anche a Torino, sull'eventuale presenza di Raee (materiali elettrici ed elettronici) nella raccolta indifferenziata. per valutare eventuali possibilità di ulteriore recupero.
Un altro campo, del tutto diverso, nel quale agisce IPLA è il contrasto alla Popillia Japonica, un coleottero giunto recentemente dall'Estremo Oriente, si suppone tramite velivoli atterrati a Malpensa: innocuo per gli esseri umani, persino bello da vedere (per quanto lo possa essere un insetto) però letteralmente micidiale per orti, giardini, spazi coltivati in genere. Dalle aree lungo il Ticino, la Popillia è dilagata in Lombardia e nel Piemonte orientale: anche Torino rientra tra le aree infestate, seppure non massicciamente come invece risulta essere il capoluogo lombardo. Finora impossibile da sradicare, il coleottero del Sol Levante è oggetto, secondo disposizioni dell'Unione Europea, di azioni di contenimento e contrasto, con trappole a feromoni disposte lungo i perimetro delle aree infestate: nell'ultimo anno sono stati monitorati circa duemila punti del territorio regionale per individuare e delimitare le infestazioni
Ovviamente, c'è dell'altro, come si evince dal nome stesso dell'Istituto: IPLA si occupa della pianificazione forestale per conto della Regione Piemonte. Ne è un esempio il progetto, in collaborazione con il Comune, che ha visto la realizzazione di un lotto di foresta urbana, con 35 specie arboree ed arbustive autoctone sulla sponda sud del torrente Stura, là dove una quindicina d'anni fa si parlava di "Toxic Park". L'area, ha annunciato la presidente Santiangeli, sarà oggetto di un sopralluogo della commissione nelle prossime settimane. Una biomassa, quella della piccola foresta urbana in oggetto, che si è calcolato abbia sottratto all'aria che respiriamo circa otto tonnellate di Co2 dal 2018 a oggi. Una goccia nel mare, hanno puntualizzato i rappresentanti di IPLA, ma che rappresenta un esempio virtuoso, così come il ritorno alla permeabilità - e alla presenza di verde - di terreni cementificati o degradati, nell'ambito del progetto Urban Soil.
Un ultimo accenno alla gestione del verde urbano: le piante hanno un loro ciclo vitale e in città sono più stressate e talvolta con radici che faticano a svilupparsi adeguatamente. Le potature sono importanti per riequilibrare chiome con radici, anche per cercare di prevenire pericolose cadute di alberi, è stato spiegato, aggiungendo che inevitabilmente le alberate debbano periodicamente essere rinnovate pensando al futuro. L'incontro con IPLA ha visto intervenire i consiglieri e consigliere Scanderebech, Greco, Viale, Crema, Borasi, Diena e Catanzaro.

L’ultima novità dei molti progetti in corso della Città con la Fondazione Bloomberg è la sfida con cui Torino si è candi...
16/10/2025

L’ultima novità dei molti progetti in corso della Città con la Fondazione Bloomberg è la sfida con cui Torino si è candidata nella gestione della trasformazione urbana del commercio al dettaglio e la riconversione dei negozi al piano terra vuoti da anni. Si intitola ‘Equilibrio urbano: dove casa, commercio e attrattività della città si incontrano’ e si avvale delle competenze della London school of economics and political science, di Hertie school di Berlino e l’esperienza della Bloomberg Philanthropies. E’ un progetto avviato nelle ultime settimane e coinvolge trenta città da diciassette paesi europei. A Torino un gruppo di lavoro coordinato dal sindaco composto da funzionari della Città definirà il modello operativo, le azioni per governare il processo in atto.
I progetti della Fondazione Bloomberg con la Città di Torino sono estesi e ramificati; oggi pomeriggio il sindaco Lo Russo è stato protagonista in Commissione Urbanistica di una lunga relazione della decina di progetti sviluppati a partire dal 2023 in ambiti chiave come la gestione dei dati e dei talenti, la pianificazione urbanistica, la sostenibilità e la partecipazione civica con l’obiettivo di posizionare Torino tra le città internazionali innovative, rafforzare le capacità amministrative, ampliare reti e risorse internazionali per politiche locali efficaci, sviluppare una Pubblica amministrazione basata su dati, partecipazione e trasparenza.
L’amministrazione comunale - senza sostenere costi - ha ricevuto negli scorsi tre anni 3.400 ore tra formazione e scambi professionali che hanno coinvolto la direzione generale; il gabinetto del sindaco; il dipartimento avvocatura; il dipartimento transizione ecologica - Fondi europei - Pnrr; il dipartimento servizi sociali; la divisione edilizia privata; la divisione progetto speciali; la divisione personale; la divisione sistemi informativi; il servizio nuovo piano regolatore.
All’incontro a Palazzo civico coordinato da Toni Ledda e Vincenzo Camarda nella municipale Sala Orologio sono intervenuti i consiglieri Russi - Apollonio - Pidello - Crema - Greco - Viale - Magazzù - Ciampolini.
[RT]

BALLA, ITALIA![F.D'A.]Un’esortazione alla danza sociale, come elemento immateriale di rigenerazione urbana e umana. Da q...
16/10/2025

BALLA, ITALIA!

[F.D'A.]Un’esortazione alla danza sociale, come elemento immateriale di rigenerazione urbana e umana. Da questa intuizione e dall’idea di dar vita ad una comunità più coesa e ad una città “più felice e più bella”, attraverso la danza in spazi pubblici, aperti o coperti, è nata “Balla Torino” che ha visto in Luigi Ratclif l’ideatore e il coordinatore del programma “Torino Social Dance”.
Con il convegno dal titolo “Le Città danzano il futuro”, che si è svolto oggi a Palazzo Civico, organizzato dalla Fondazione Contrada Torino in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, a cura di Elisa Guzzo Vaccarino Alessandro Pontremoli e lo stesso Luigi Ratclif, Torino ha promosso un confronto tra realtà pubbliche e private dislocate lungo la Pen*sola con l’obiettivo di dar vita ad un progetto su questo tema, mettendo in dialogo alcune tra le principali esperienze italiane che lavorano sulla danza sociale e urbana. Un’occasione per porre interrogativi sul rapporto tra ricerca, professionalità e attività spontanea e popolare nonché sulla danza e il ballo come strumenti di inclusione, dialogo, benessere, cura, socialità. L’idea è quella di promuovere una prima rete di soggetti pubblici e privati per dare vita a un progetto speciale nazionale sul tema. Torino e il suo sistema coreografico diffuso insieme ad altre città italiane possono dunque divenire il motore di questo processo nuovo, promuovendo azioni e approfondendo temi non ancora così esplorati.

Nel suo saluto, la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha sottolineato come ”il convegno di oggi rappresenti un ulteriore salto di qualità rispetto al percorso inedito e ambizioso intrapreso da Torino quando, tre anni fa, ha cominciato a riconoscersi e a raccontarsi come città danzante, una realtà che incrocia il vissuto e le carriere di tante persone, professionisti della danza e comuni cittadini e cittadine che a vario titolo hanno dato un posto al ballo nel loro quotidiano. Persone singole e associazioni del terzo settore, imprese private e scuole, che, ha evidenziato Grippo, riunite da Balla Torino, ci appaiono come una realtà qualificata della comunità del nostro territorio, una fetta considerevole, plurale per età, per provenienza e stato sociale, che ha l’ambizione di ricondurre all’unità.
E’ una visione che vogliamo porre all’attenzione nazionale, ha affermato la Presidente del Consiglio Comunale, per allargare questa rete oltre la nostra città e il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani rappresenta come il mondo del ballo e della danza sia stato riconosciuto come un unico patrimonio immateriale che rivendichiamo come identitario, che vorremmo trasformare in linee di politiche condivise e strumento di inclusione, benessere, progresso culturale e artistico e di socialità diffusa e, per Torino, leva di interesse per la vocazione turistica.
Politiche che, ha aggiunto, esattamente un anno fa sono state inserite in un manifesto trasformato in atto di indirizzo del Consiglio comunale che ha fatto proprio condividendone lo spirito e le intenzioni.
A partire da quel manifesto, ha concluso Grippo, possiamo dire che la nostra città ha tutte le caratteristiche per potersi definire la prima città danzante d’Italia, dove il ballo sociale e la danza professionistica sono un’esperienza collettiva e possono dialogare, concorrendo alla costruzione di una città più inclusiva, più giusta e più felice. Torino si pone come modello per mettere in dialogo esperienze di comunità danzanti accomunate da uno stesso sguardo che vadano ad agire su tutte le componenti della città”.
“La danza è un linguaggio universale capace di far dialogare culture e persone caratterizzate da culture e provenienze diverse, ha evidenziato l’assessore Paolo Chiavarino e, da questo punto di vista, Torino era il luogo ideale nel quale dare vita ad un progetto come questo.
Il direttore di Contrada Torino, Germano Tagliasacchi, ha messo in evidenza come il progetto Balla Torino rappresenti proprio un progetto di rigenerazione, sul piano urbano ma soprattutto sul piano umano, con la possibilità di generare benessere, e una prospettiva culturale condivisa.
In collegamento da Roma, ha espresso il sostegno all’iniziativa il consigliere per la danza del Ministero della Cultura, Mvula Sungani.
Nel corso della giornata sono state illustrate al pubblico formato da molte ragazze e ragazzi, le esperienze di Torino, con Torino Danza, attraverso le parole della direttrice Anna Cremonini, e di altre città tra le quali Reggio Emilia, Catania, Milano, Rovereto, Napoli, Bologna, Bolzano, Roma, Verona, Palermo, Vicenza, Collegno.

Il 13 novembre sarà dedicato all’innovazione, in particolare all’intelligenza artificiale con presentazioni di casi prat...
15/10/2025

Il 13 novembre sarà dedicato all’innovazione, in particolare all’intelligenza artificiale con presentazioni di casi pratici; il 14 novembre sarà riservato al tema della rigenerazione urbana; il 15 novembre si dibatterà di restauro.
La prossima edizione della tre giorni del mondo edile di Restructura è stata presentata oggi pomeriggio da Gl events Italia – organizzatore a Torino di altri cinque appuntamenti annuali di carattere nazionale – in Commissione Urbanistica nella sala Orologio di Palazzo civico davanti ai Commissari coordinati da Tony Ledda.
In città si lavora al nuovo Piano regolatore generale e discutere in Municipio della più rilevante manifestazione del settore edilizio del Nordovest italiano evidenzia l’importanza di un salone giunto alla 37esima edizione.
All’Oval Lingotto sono previsti centocinquanta espositori tra artigiani, aziende di produzione, ordini professionali, associazioni datoriali; lo scorso anno hanno partecipato dodicimila addetti ai lavori e nei diecimila mq di spazi cominciano a tenersi iniziative con studi di architettura internazionali.
Tra le iniziative principali figura la Call4Ideas 2025; in collaborazione con l’Ordine degli Architetti torinese e il Politecnico saranno raccolti da tutta Italia progetti ed esperienze di rigenerazione urbana e architettonica portatori di ricadute sociali e ambientali misurabili. Il bando – aperto fino al 20 ottobre – è rivolto a: progettisti – enti pubblici – imprese – collettivi – associazioni e università. Possono candidarsi lavori – realizzati a partire dal 2020 – utili al miglioramento della qualità della vita e alla resilienza dei territorio. Una commissione di esperti selezionerà tre progetti che saranno presentati il 14 novembre all’Oval e tutte le proposte ritenute meritevoli saranno pubblicate sul sito ufficiale della manifestazione.
Nell’ampia area espositiva molti spazi per l’edilizia sostenibile, la riqualificazione energetica, i cantieri digitali.
L’ingresso è riservato agli operatori del settore, previa registrazione online sul sito ufficiale https://www.restructura.com/ dove è online il programma della salone. Ai lavori della Commissione sono intervenuti: Pidello – Garione – Scanderebech – Viale – Greco – De Benedictis.
[RT]

ATC E CITTÀ DI TORINO RINNOVANO LA COLLABORAZIONE[M.Q.] La nuova convezione tra Atc - Agenzia Territoriale per la Casa d...
15/10/2025

ATC E CITTÀ DI TORINO RINNOVANO LA COLLABORAZIONE
[M.Q.] La nuova convezione tra Atc - Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale e Comune di Torino, della durata di quattro anni, è stata al centro della seduta del 15 ottobre 2025 della Quarta Commissione, presieduta da Vincenzo Camarda (PD). Il presidente Atc, Maurizio Pedrini, si è detto soddisfatto per l’accordo siglato, che “ha raggiunto una serie di obiettivi importanti”. In primo luogo, per quanto riguarda la programmazione dell’amministrazione del patrimonio edilizio. https://www.cittagora.it/primo-piano/atc-e-citta-di-torino-rinnovano-la-collaborazione.html

A 25 ANNI DALL'ALLUVIONE, UN CONVEGNO RICORDA QUELL'ERMERGENZA E COME LA CITTÀ SEPPE AFFRONTARLA[C. R.] La Dora Riparia ...
15/10/2025

A 25 ANNI DALL'ALLUVIONE, UN CONVEGNO RICORDA QUELL'ERMERGENZA E COME LA CITTÀ SEPPE AFFRONTARLA

[C. R.] La Dora Riparia oggi scorre tranquilla, proprio sotto la biblioteca dedicata a Italo Calvino, nei cui locali si è svolto il convegno organizzato dall'Associazione Consiglieri emeriti per il 25° anniversario dell'alluvione dell' ottobre 2000. Allora, complice un evento meteorologico eccezionale nel convergere di intensità e durata delle precipitazioni, i fiumi che attraversano la nostra città si gonfiarono a dismisura, esondando in vari punti. I danni materiali e disagi maggiori, con un gran numero di persone provvisoriamente sfollati, li causò proprio la Dora, le acque della quale invasero varie porzioni del territorio torinese, a cominciare proprio da Borgo Dora (già inondata un secolo prima). In città si contarono anche due vittime, un uomo senza fissa dimora che dormiva sotto un ponte e una ragazzina nomade travolta dalla piena del torrente Stura, i cui poveri resti non vennero ma ritrovati.
Ad amplificare il danno, in aggiunta alle concentrazione delle precipitazioni (il livello del Po arrivò a a crescere di sei metri e, in un dato momento, a crescere di 30 centimetri all'ora) fu l'effetto "tappo" del tratto di Dora sottoposto, decenni prima, alla tombatura, con il fiume scorrere in una sorta di tunnel ricavato sotto le acciaierie oggi scomparse.
L'Associazione Consiglieri emeriti, con la sua iniziativa odierna, ha riunito proprio in riva a quel fiume una buona rappresentanza (a partire dal sindaco di allora, Valentino Castellani) dei protagonisti di quei giorni convulsioni. Tra il 13 e il 16 ottobre del 2000, scrisse pagine di storia una cittá colpita profondamente ma pronta, con il concorso di tutti, a partire dal Comune e dalle altre istituzioni, a rimettersi in piedi e soprattutto ad attrezzarsi, negli anni successivi, per cercare di evitare il ripetersi di eventi così traumatici. Oggi, ad esempio, la Dora scorre libera dalla Pellegrina al Po, il ponte di piazza Borgo Dora (da anni intitolato alla memoria di Domenico Carpanini, che da vicesindaco svolse un ruolo centrale in quei giorni di emergenza) è collocato su martinetti che consentono di in alzarlo rispetto al livello dell'acqua, nuovi collettori sono stati realizzati o in fase di progettazione e infine, ultimo ma non meno importante, la Città di Torino è dotata di una complessa ed efficiente struttura di Protezione Civile. Nuove tecnologie, non ancora disponibili o sufficientemente sviluppate 25 anni fa, sono inoltre di prezioso ausilio nel lavoro di monitoraggio e prevenzione, oltre che di gestione delle eventuali emergenze.
Nel corso del convegno, aperto da un video messaggio della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, sono risuonati contributi e testimonianze che hanno concorso a tracciare il ritratto di un evento che ha lasciato segni profondi nellaemoria collettiva. Tra i tanti interventi, quelli dell'assessore Francesco Tresso e del suo omologo regionale Marco Gabusi e del vicepresidente della Città Metropolitana Jacopo Suppo, oltre a contributi più tecnici come quelli del geologo Dario Faule, del presidente di SMAT Paolo Romano o del dirigente della Protezione Civile comunale, Bruno Digrazia, mente i consiglieri emeriti Nemesio Ala e Bruno Accattino hanno svolto un ruolo di regia e raccordo nel corso dei lavori.

“TORINO COMPRA VICINO”, PER VALORIZZARE IL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ[M.Q.] I Duc – Distretti Urbani del Commercio – oggett...
15/10/2025

“TORINO COMPRA VICINO”, PER VALORIZZARE IL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
[M.Q.] I Duc – Distretti Urbani del Commercio – oggetto di un recente nuovo bando lanciato dalla Regione Piemonte – sono stati argomento di discussione nella seduta del 15 ottobre 2025 della Terza Commissione, presieduta da Pierino Crema (PD). I Duc – ha spiegato l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Paolo CHIAVARINO – sono ambiti istituiti dal 2020 dalla Regione Piemonte per promuovere, difendere e rilanciare il commercio territoriale, di prossimità, favorendo non solo l’economia di molte famiglie, ma anche il mantenimento di presidi di socialità e sicurezza. https://www.cittagora.it/primo-piano/torino-compra-vicino-per-valorizzare-il-commercio-di-prossimita.html

IL NUOVO PIANO REGOLATORE È ALLE BATTUTE FINALI[C. R.] A trent'anni dall'approvazione di quello tuttora in vigore, il nu...
14/10/2025

IL NUOVO PIANO REGOLATORE È ALLE BATTUTE FINALI

[C. R.] A trent'anni dall'approvazione di quello tuttora in vigore, il nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) è ormai in dirittura d'arrivo. Entro fine anno, cioè nel giro di poche settimane, sarà depositato il progetto preliminare: il 2026 sarà poi l'anno dell'esame da parte delle commissioni tematiche del Consiglio comunale, sino ad arrivare al voto in Sala Rossa, che darà il via alle successive attività tecniche e amministrative. La road map è stata sintetizzata durante la presentazione dell'imminente nuovo PRG, svoltasi presso il Campus dell' ESCP Business School di via Andrea Doria, da parte del sindaco Stefano Lo Russo e dell'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni.
Strumento tecnico per definizione, un Piano Regolatore ha tuttavia una sua dimensione umanistica, perché le città, come è stato sottolineato nel corso della presentazione, sono fatte di persone. E proprio intorno alle persone, alla loro vita sociale, alle loro necessità e alle potenzialità che esprimono, deve svilupparsi una nuova idea di città, a 30 anni da un PRG oggi non più adeguato, il quale, è stato ricordato, fece comunque epoca ed è ancora oggi oggetto di studio e apprezzamento.
Non a caso, una delle caratteristiche del nuovo PRG di Torino più evidenziate da sindaco e assessore risiede nel fatto che alla sua definizione non hanno concorso soltanto indirizzi politico-amministrativi e scelte tecniche, ma anche non soltanto da decisioni scelte tecniche ma anche un'ampia consultazione nella città. Consultazione che non ha riguardato solo i pur importanti stakeholders, professionisti, rappresentanti del mondo ecomomico, accademico o associativo, ma - attraverso l'attività "Voci di Quartiere" coordinata da Urban Lab - più di diecimila cittadine e cittadini di ogni età e in ogni quartiere, che studiano, lavorano, vivono a Torino e ne rappresentano bisogni, aspettative e proposte.
L'idea centrale è che Torino possa accettare la sfida del cambiamento senza smarrite la propria identità, con un Piano che metta al centro i quartieri, perseguendo una città vivibile con servizi e opportunità in ogni sua zona, unitamente al riqualificare le aree più complesse, caratterizzate da officine o infrastrutture abbandonate. Senza dimenticare l'ulteriore valorizzazione di un ecosistema caratterizzato da fiumi, boschi collinare, chilometriche alberate, parchi e giardini. Il tutto in un'ottica che sappia spaziare al di là della cita daziaria, perseguendo la coesione del tessuto urbanistico dell'area metropolitana. Un progetto, è stato sostenuto nella presentazione, di equità, resilienza, sicurezza, dove innovazione e coesione sociale si sviluppano insieme e le risorse economiche, scientifiche, culturali e umane della Città trovano spazio, stimoli e opportunità di crescita.
Presenti in sala, oltre a vari esponenti della Giunta e del mondo accademico, professionale e produttivo della città, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il presidente della commissione Urbanistica Antonio Ledda, i presidenti di commissione Pierino Crema e Amalia Santiangeli e altri esponenti del Consiglio comunale.

IL RESTYLING DELLE AREE GIOCO [ML] Per Torino sono un patrimonio dal valore inestimabile. Per i torinesi, in particolare...
14/10/2025

IL RESTYLING DELLE AREE GIOCO

[ML] Per Torino sono un patrimonio dal valore inestimabile. Per i torinesi, in particolare per gli anziani e le famiglie con bimbi piccoli, rappresentano un’oasi indispensabile nell’affrontare la routine della quotidianità. Sono le 285 aree gioco allestite nelle varie aree verdi della città, attualmente al centro di una complessa operazione di riqualificazione e restyling che ha già portato all’ammodernamento di 35 fra quelle più provate dall’usura del tempo e dal vandalismo. Su richiesta del consigliere Valentino Magazzù, ieri mattina l’assessore Francesco Tresso è intervenuto durante una seduta di Sesta commissione, presieduta da Amalia Santiangeli, per dettagliare gli interventi già terminati e fornire una panoramica di quelli in procinto di essere effettuati. Fra i più complessi di quelli già completati, spiccano le aree gioco dei giardini reali, del Parco della Pellerina, del giardino San Paolo, del Parco Di Vittorio e di piazza Basilicata mentre, fra quelli con intervento in corso, il più complesso è sicuramente quello di Parco Sempione. Per tutti, l’intervento porta alla rimozione e alla sostituzione delle pavimentazioni esistenti con nuove pavimentazioni permeabili capaci di infiltrare le acque meteoriche e ridurre il carico della rete di smaltimento; vengono introdotti giochi sensoriali, attrezzature per la pratica sportiva e per il gioco libero creativo sia per i giovani sia per gli adulti; vengono implementate le essenze arboree, introdotti elementi di copertura per creare ombreggiamento e in alcuni casi sono stati realizzati giochi d’acqua, molto graditi dagli utenti. Un unico problema: le aree gioco non sono distribuite in modo omogeneo nelle circoscrizioni. Ma i tecnici del verde stanno già elaborando strategie per migliorare anche questo aspetto delle aree verdi cittadine. Un unico problema, difficile da risolvere: gli atti di vandalismo, fini a se stessi, che continuano a provocare danni ingenti alle strutture delle aree gioco.

UN CONCERTO AL SANT’ANNA[ML] Questa mattina, il presidente della commissione Sanità e servizi sociali Vincenzo Camarda h...
14/10/2025

UN CONCERTO AL SANT’ANNA

[ML] Questa mattina, il presidente della commissione Sanità e servizi sociali Vincenzo Camarda ha portato il saluto del Consiglio comunale all’ospedale Sant’Anna, in particolare al pubblico di sanitari, medici e paramedici intervenuti per assistere al concerto delle 3Chic, Marinella Locantore, Martha Umana e Cristina Kesia Geremias, accompagnate da un affiatato gruppo di musicisti e dalle coreografie dei Turin cats. L’evento, organizzato dalla Fondazione Contrada e da Medicina a misura di donna, è parte del festival Balla Torino social dance in corso nella nostra città dal 10 al 30 ottobre e si propone di diffondere la consapevolezza della danza come strumento terapeutico e di benessere psicofisico. In particolare, il format "Ballo come cura" è realizzato con lo scopo di comunicare il potenziale curativo e rigenerativo del ballo anche dentro le strutture sanitarie, per coinvolgere personale medico, operatori e pazienti. Per Camarda, un’iniziativa con un valore sociale importante che aiuta, come altre simili, a tenere accesi i riflettori sulla prevenzione e sulle attività della sanità sul territorio. All'iniziativa erano presenti: Luigi Ratclif, ideatore e coordinatore di Balla Torino; Chiara Benedetto, professoressa emerita e presidente della Fondazione Medicina a misura di donna; Germano Tagliasecchi, direttore della Fondazione Contrada.

Sabato pomeriggio piazza Castello ha ospitato l’apertura di BallaTorino Social Dance 2025. Venti comunità straniere e re...
14/10/2025

Sabato pomeriggio piazza Castello ha ospitato l’apertura di BallaTorino Social Dance 2025. Venti comunità straniere e regionali italiane si sono esibite ispirandosi al ‘Manifesto per la Città danzante’ adottato dal Consiglio comunale di Torino: danze tradizionali africane, latinoamericane, balcaniche, asiatiche e mediterranee insieme ai gruppi folkloristici delle regioni proseguite con balli aperti a tutti.
All’iniziativa è intervenuta la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, che domenica ha partecipato a due appuntamenti della rassegna: ‘Come una verde milonga’ alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, progetto dedicato al tango; “La danza contemporanea incontra la Taranta salentina” nelle piazze Foroni e Cerignola nel cuore di Barriera di Milano, festa inaugurale del programma dedicato ogni anno a un borgo della città.
Da piazza Foroni la presidente ha invitato il pubblico: “Credo che tutti noi dovremmo essere grati a chi ha reso possibile non solo essere qui oggi, ma avere un programma così ricco e diffuso in tutta la città: Fondazione Contrada, con Germano Tagliasacchi, e l’ideatore della manifestazione, Luigi Ratclif.
Il senso di Balla Torino è semplice ma profondo: non si è chiamati solo ad assistere a spettacoli e performance, bensì a partecipare. Ognuno può trovare la propria dimensione del ballo, perché se la danza è un linguaggio universale, allora possiamo parlarci tutti attraverso di essa. Il Consiglio Comunale crede molto in questo progetto e lo sta accompagnando nel suo percorso di crescita. Mi auguro che avrete voglia di partecipare anche ai prossimi appuntamenti”.
[RT]

Nella fotografia: L'inaugurazione in piazza Castello della rassegna (Immagine di Cristina Argirò)

Dalla rubrica di cittAgorà, "La Voce dei Gruppi", un nuovo contributo da parte del Gruppo di Forza Italia
14/10/2025

Dalla rubrica di cittAgorà, "La Voce dei Gruppi", un nuovo contributo da parte del Gruppo di Forza Italia

Garcea (Forza Italia): Bene la continuità per la CBS, ma serve chiarezza sull’affidamento definitivo dell’impianto di corso Sicilia 14 Ottobre 2025 Federico Dagostino Forza Italia Berlusconi per Damilano - UDC - Federazione Democristiana - PLI e Unione pensionati 0 Durante la seduta del Consigl...

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