04/07/2025
ANTIRICICLAGGIO: IL MODELLO DEL COMUNE DI TORINO
[F.D'A.] Terza giornata di studio, questa mattina, nella Sala Bobbio della Curia Maxima, dedicata all'"Attuazione della normativa antiriciclaggio in un Ente Locale, individuazione dei ruoli e delle opportunità”, rivolta alla dirigenza della Città di Torino e realizzata in collaborazione con Anci Piemonte.
In particolare, il seminario di oggi ha approfondito il tema dal titolo "La collaborazione attiva e il dovere di comunicazione alla Unitá di Informazione Finananziaria”. Nell'occasione, la Segretaria Generale del Comune di Torino, Annalisa Puopolo, ha presentato il primo modello di gestione antiriciclaggio della Città di Torino, condiviso con il Comandante della Polizia locale, Roberto Mangiardi, Gestore Antiriciclaggio. Per Puopolo, il modello organizzativo è la colonna portante nell'attività di comunicazione dell'antiriciclaggio. Per questo la Città ha deciso di costruirne uno da condividere anche con altri Comuni, individuando come Gestore antiriciclaggio la figura del Comandante della Polizia locale, vista già la competenza del Corpo nel contrasto all'evasione fiscale. Secondo il protocollo illustrato, l'azione di comunicazione alla UIF avviene attraverso tre fasi: la fase uno riguarda gli operatori di primo livello: i dipendenti della Città che rilevino elementi di sospetto su operazioni che stanno istruendo, o che siano in fase di esecuzione o siano concluse sono tenuti a comunicare le anomalie al proprio Dirigente. Gli indicatori entreranno in una check list in base alle istruzioni delle istruzioni impartite dalla stessa Uif. Nella fase due, il Dirigente, evidenziati sufficienti indicatori di un'operazione dubbia, trasmetterà a Gestore antiriciclaggio, attraverso un'apposito indirizzo e mail, la comunicazione sospetta. Nella terza ed ultima fase, il Gestore, insieme allo Staff degli analisti, provvede ad analisi di dettaglio e, se sussistono elementi di fondatezza, effettua la comunicazione alla UIF. Questo vademecum, che si sta mettendo a punto quest'anno, entrerà in vigore a partire dal 2026.
Nel corso della mattinata, il Colonnello Langella del Comando della Guardia di Finanza di Torino, ha analizzato il piano sistemico e l'assetto istituzionale del riciclaggio nelle pubbliche amministrazioni, anche in un'ottica internazionale. In particolare ha affrontato i temi legati all'autorità di vigilanza e controllo, agli obblighi in materia di antiriciclaggio anche per le pubbliche amministrazioni oltre alle più innovative metodologie di riciclaggio. Langella ha sottolineato come i flussi di comunicazioni all'Uif siano ancora marginali, provenienti da pochi enti ma con una qualità migliore, soprattutto in ambito Pnrr, concetto che ha trovato conferma nell'analisi di Alessia Adamo, relatrice intervenuta successivamente che si è soffermata anche sulla necessità di districarsi nell'ambito di una normativa non troppo chiara. Giustino Goduti, invece, ha analizzato principalmente gli aspetti pratici legati alle modalità di comunicazione verso l'UIF.
La giornata di lavoro è stata introdotta dai saluti del Vicedirettore Generale del Comune di Torino, Antonino Calvano, dal Vicepresidente vicario dell'Anci Piemonte, Steven Palmieri, dall'Assessore alla Legalità, Marco Porcedda e dal Presidente della commissione Legalità, Luca Pidello, che ha sottolineato come sia importante che siano presenti "antenne" all'interno dell'Amministrazione, il modo più idoneo per migliorare i processi interni e superare le situazioni che possono portare criticità.
Nella foto: da sinistra, Annalisa Puopolo, Luca Pidello, Steven Palmieri, Antonino Calvano