Pathos Edizioni

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Pathos Edizioni Casa Editrice torinese, sovversiva e indipendente. Pubblica tutti i generi, purché spinti da un'emozione e da un progetto autentico.
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Definiti dagli addetti ai lavori gli 'schizofrenici dell'editoria' lo accettano consapevoli e fieri.

Sono giorni che rifletto sullo scrivere e sui refusi. Alla domanda "scrittori si nasce o lo si diventa?" ho risposto tem...
18/08/2025

Sono giorni che rifletto sullo scrivere e sui refusi.
Alla domanda "scrittori si nasce o lo si diventa?" ho risposto temo con troppa semplicità e la riprenderò.
È dei refusi che oggi vorrei parlarvi.
Che ci crediate o no, mentre un uso corretto della sintassi l'ho acquisito nel tempo con lo studio e la pratica e comunque entro la quinta ginnasio, superata la quinta elementare credo di non aver più commesso errori d'ortografia.
C'è un errore solo che facevo e continuo a fare se non sono attenta.
A riprova del fatto che - come sostengono gli esperti -le strutture grammaticali le acquisisci entro gli otto/nove anni, poi basta.
Ebbene sì, a me viene da scrivere le parole con "scenza" senza la 'i'.
Non so perché e a nulla sono servite le riscritture ennevolte a cui mi obbligava la maestra.
Per il resto ... nulla, niente, nada.
Mai un dubbio o un errore.
E allora perché, PERCHÉ diavolo i miei testi nella prima versione sono pieni di REFUSI??
A peggiorare la cosa, tenete conto del fatto che finché non ho vinto il concorso per insegnare superiori - con un meraviglioso saggio su IL PRINCIPE di Macchiavelli: in questo caso ci tengo sì a tirarmela un po' 😁 - ho lavorato alle medie.
Lì l'ortografia (e la sintassi) le insegnavo io, perdincibacco!
E, purtroppo, capitava di doverlo fare anche nel triennio superiore.
Se ho un dubbio su come scrivere una parola, o se qualcuno mi chiede - proof, maamma, noonna, come si scrive ###?? -, la mia risposta è semplice: carta e penna e potete star certi che la scriverò senza esitazione in modo corretto.
Lo Zingarelli e il Devoto li ho studiati - per piacere e con gusto - durante alcune noiose giornate adolescenziali.
Durante quelle estati che sembravano non finire mai, quando il massimo del divertimento era portarsi il MANGIADISCHI e relativi 45 giri in un prato per ballare con gli amici - in particolare con quello che ti piaceva - o alzarsi alle quattro del mattino per arrivare a una certa vetta prima di sputare i polmoni per il caldo e il sole.
E ALLORA PERCHÉ?
La risposta che ho trovato è solo una: la battitura al computer.
Digito veloce, molto veloce : durante il liceo, insieme a una cara amica, mi ero iscritta a un corso per dattilografe, con la insana ma encomiabile idea - poi messa in atto - di pagarci da sole l'università.
Quando c'erano le macchine da scrivere, comunque battevi un foglio alla volta e prima di toglierlo dal rullo controllavi che non ci fossero errori: cancellare con la gomma apposita era in incubo.
Qualcuno se le ricorda quelle gomme rotonde e dure che ti distruggevano il foglio se non ti comportavi come se, invece di cancellare una doppia di troppo o una sillabazione errata, stessi facendo un'operazione a cuore aperto?
Col pc, questo non succede: scrivi alla velocità del pensiero e le lettere si accavallano.
Rileggere è parzialmente inutile, perché il tuo cervello la parola ce l'ha in mente corretta.
Rileggere partendo dal fondo - come suggerivo ai miei allievi -, con un romanzo è impossibile.
Mi serve una strategia.
Ho letto che molti scrittori - compreso il grande Stephen e la mia amata Elizabeth Strout - scrivono al mattino ogni giorno per due/tre ore, poi pranzano, camminano e al pomeriggio tardi correggono.
Al momento non ho mai avuto tutto questo tempo, ma da settembre voglio davvero provare a fare così.
Vediamo se funziona.
E voi come vi regolate??

Si chiude il cerchio della tv elegante, educata, garbata e di cultura, quella che si guardava i tinello tutti insiemeRaf...
17/08/2025

Si chiude il cerchio della tv elegante, educata, garbata e di cultura, quella che si guardava i tinello tutti insieme
Raffaella, Mike, Vianello, Corrado, Tortora, Frizzi, Costanzo, Pippo.
Colonne portanti di una tv lontana.

Solo Pippo Baudo poteva morire di sabato sera in prima serata.

RIP.

Alba Riviera RomagnolaDal ns terrazzinoFoto Leonardo
14/08/2025

Alba Riviera Romagnola
Dal ns terrazzino
Foto Leonardo

Estate: i capelli sono più leggeri.La pelle è più scura.L’acqua è più calda.Le bibite sono più fredde.La musica è più fo...
13/08/2025

Estate: i capelli sono più leggeri.
La pelle è più scura.
L’acqua è più calda.
Le bibite sono più fredde.
La musica è più forte.
Le notti si allungano.
La vita migliora.

Mi piace l’estate.
C’è una voce nelle cose che risponde a qualsiasi domanda.

Ho scelto Rimini per la prima parte delle ns vacanze perché qui sono stata felice tantissime estati.

E continuo.

🪑 𝐋𝐚 𝐩𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢🕰️dal romanzo "𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙫𝙪𝙤𝙩𝙤 𝙖𝙘𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙖 𝙢𝙚"Un luogo semplice, ma speciale.Dove si incontrano ...
12/08/2025

🪑 𝐋𝐚 𝐩𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢🕰️

dal romanzo "𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙫𝙪𝙤𝙩𝙤 𝙖𝙘𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙖 𝙢𝙚"

Un luogo semplice, ma speciale.
Dove si incontrano generazioni, si intrecciano storie, si condividono silenzi e sorrisi.

Qui si torna indietro nel tempo
per rivivere ricordi, riconoscere gli errori e trasformarli in lezioni.
Qui, dove giovani e anziani si ascoltano, dove solo chi conosce il passato può costruire un futuro più consapevole.

Vieni a sederti, anche solo per poco⏳️
Perché a volte, per andare avanti, bisogna sapersi fermare.

Pathos Edizioni






❤️


Con Marco Gallo
Uno dei nostro migliori Autori

12/08/2025

Con Paola Grandis e Michela Tanfoglio

Mi avevano assicurato fosse una cura, lo scorrere del tempo.Che mi avrebbe permesso di accettare di non vederti più,di c...
10/08/2025

Mi avevano assicurato fosse una cura, lo scorrere del tempo.
Che mi avrebbe permesso di accettare di non vederti più,
di considerare ormai inevitabile non avere tue risposte.

Mi avevano garantito che, con il passare dei giorni,
sarebbe persino arrivata l’abitudine alla tua assenza.
Mi hanno truffato.

Non c’è abitudine. Non ho accettato nulla.

Voglio che si apra una porta, ora,
e che — dannazione — tu possa entrare in stanza
come si ritorna da un viaggio,
perché così ancora ti sto vivendo: in attesa.

Se questo non accade, Michela,
se non torni oggi,
non mi importa il ricordo,
inutili le pagine, mi hanno stancato le commemorazioni.

Ho bisogno del suono dei tuoi passi sulle scale,
di vederti, dell’odore della tua pelle,
della tua voce che risuona nel giardino
che hai goduto per un solo giorno
e che ora ha un meraviglioso bigliardino
che per nessuna ragione puoi ignorare.

Ma se non torni, Michy,
oggi non mi importa di ricordare niente.

Mi abbofferò di gocce, resterò tutto il giorno a letto sedato,
e che schifo, la morte che ti ha portata via.
Amen.

Roberto Saviano

Con Emanuele Dabbono
07/08/2025

Con Emanuele Dabbono

Buona estate a tutti!
Con un po’ di ritardo:
Un po’ di date un giro.
Domani sono a Campomorone !

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