Marisa Paola Fontana

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Marisa Paola Fontana Non dipingo cose, dipingo le differenze tra le cose Nessuna abile invenzione può rimpiazzare un elemento fondamentale come l’immaginazione. Fontana Marisa Paola

Nella grafica e nella pittura nella fotografia amo strutturare via via un figurativo molto personale, che si fonda su spunti suggeriti dalla realta’. Particolare spazio nelle mie opere trovano le figure femminili. Cariche di significato simbolico, assorte nei loro pensieri, con lo sguardo fisso perduto nel vuoto a dare un senso di solitudine alle intere scene, quasi a dimostrazione di come il ben

essere materiale ci renda più soli e non porti a nessun dialogo
la mia composizione e ciò che vi rappresenta rimane senza dubbio reale, ma a guardar meglio la sensazione di irrealtà, o meglio interiorità, fa perdere le redini della temporalità e della gravità. Amo evocare nei miei quadri gli infiniti scenari possibili che si aprono nel immaginario dello spettatore sulle vicende dei personaggi. Nelle mie immagini desidero seminare indizi. Non vi e’ volutamente alcuna risposta nelle scene raffigurate a cio’ che puo’ indurre lo spettatore a perdersi nell’ immaginazione per completare la narrazione, sono un fotogramma di una scena in divenire.

Nacque nel 1864 e morì nel 1943. Il mondo la dimenticò e lei languì in un ospedale psichiatrico.Qual è stata la sua stor...
03/08/2025

Nacque nel 1864 e morì nel 1943. Il mondo la dimenticò e lei languì in un ospedale psichiatrico.
Qual è stata la sua storia?
Arrivò a Parigi per studiare arte in un'epoca in cui la prestigiosa École des Beaux-Arts era aperta solo agli uomini. Imperterrita, entrò in studi che accettavano anche le donne. Lì incontrò e divenne l'amante del celebre scultore Auguste Rodin. La loro relazione fu caratterizzata da una passione ardente e da un talento artistico condiviso: creavano insieme e il loro genio collaborativo è stato preservato in opere ora conservate al Museo Rodin e al Museo d'Orsay.
Ma Rodin, che aveva già una relazione di lunga data con un'altra donna, alla fine lasciò Camille. Mentre la reputazione di lui cresceva, quella di lei precipitava.

Fu disprezzata, rifiutata e abbandonata, non solo come amante, ma anche come artista. Sola, diffidente e disonorata, fece fatica a vendere le sue opere.

A peggiorare le cose, suo fratello, il famoso poeta e diplomatico Paul Claudel, ebbe un ruolo cruciale nella sua caduta. Camille, considerata "troppo moderna" e fonte di vergogna per la famiglia, fu internata forzatamente dalla sua famiglia. Per 30 anni, lottò per spiegare l'ingiustizia della sua reclusione, scrivendo lettere angosciate ad amici e familiari, implorando la sua liberazione. La sua chiarezza e la sua angoscia risuonano in questi scritti conservati.

Il 19 ottobre 1943, Camille Claudel morì di malnutrizione in un ospedale francese. Nessun familiare partecipò al suo funerale e il suo corpo fu sepolto in una fossa comune.

Decenni dopo, il mondo finalmente riconobbe il suo genio. La sua eredità è stata restaurata: le sue sculture ora si ergono orgogliosamente accanto a quelle di Rodin e un museo vicino a Parigi è interamente dedicato alla sua opera.

Camille Claudel non è più dimenticata. È onorata come la visionaria che è sempre stata...

Un anticorpo monoclonale normalmente utilizzato per trattare il cancro dell'endometrio è stato in grado eliminare il can...
31/07/2025

Un anticorpo monoclonale normalmente utilizzato per trattare il cancro dell'endometrio è stato in grado eliminare il cancro al colon retto in tutti e 12 i pazienti coinvolti in un piccolo studio sperimentale. A causa delle dimensioni contenute del progetto di ricerca è troppo presto per gridare alla terapia miracolosa, tuttavia i risultati sono così promettenti che potremmo essere innanzi a una vera e propria svolta nel trattamento di uno dei principali “big killer” tra le patologie oncologiche. Basti pensare che, in base al rapporto “I numeri del cancro” in Italia, ogni anno vengono effettuate circa 50mila nuove diagnosi di cancro al colon retto e 20 mila persone perdono la vita. Si tratta del secondo tumore a uccidere di più nel nostro Paese, dopo il cancro al polmone che si porta via oltre 30mila pazienti all'anno.⁣

Va tenuto presente che l'anticorpo monoclonale utilizzato nello studio, chiamato Dostarlimab (nome commerciale Jemperli), è stato testato su uno specifico sottogruppo di pazienti con adenocarcinoma colorettale, ovvero quelli con mutazioni che determinano deficit di riparazione del disadattamento (MMRd). Chi soffre di questa forma di cancro risponde meno a chemioterapia e radioterapia, richiedendo più spesso l'invasivo intervento chirurgico per la resezione. Tali mutazioni, tuttavia, agevolano anche l'azione del sistema immunitario, che viene spinto ad attaccare le cellule malate; grazie al supporto del farmaco immunoterapico – progettato per bloccare il recettore della morte programmata-1 (PD-1) – l'attacco delle cellule immunitarie viene potenziata e permette di eliminare la massa tumorale, fino alla remissione della malattia.⁣

A condurre lo studio sui 12 pazienti è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati della Divisione di Oncologia dei tumori solidi del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dei dipartimenti di Chirurgia, Radiologia oncologica, Epidemiologia e Biostatistica, Radiologia e della Scuola di Medicina dell'Università di Yale. Gli scienziati, coordinati dai dottori Luis Diaz Jr. e Andrea Cercek, oncologi presso l'istituto statunitense, hanno deciso di testare l'anticorpo monoclonale Dostarlimab contro il cancro al colon retto proprio per il suo principio d'azione (blocco del checkpoint), già risultato efficace contro il cancro dell'endometrio. La sperimentazione, come indicato, è stata un vero successo.⁣

Il Dostarlimab è stato somministrato ai pazienti con adenocarcinoma rettale (allo stadio II o III) con deficit di riparazione del disadattamento ogni tre settimane per un totale di sei mesi. Al termine del periodo di follow-up di 6 mesi tutti i pazienti hanno avuto una risposta clinica completa, “senza evidenza di tumore alla risonanza magnetica, tomografia a emissione di positroni F-fluorodeossiglucosio, valutazione endoscopica, esame rettale digitale o biopsia”, hanno scritto gli scienziati nell'abstract dello studio. In altri termini, il cancro era stato eliminato e tutti i pazienti erano in remissione dalla malattia. “Credo che questa sia la prima volta che accade nella storia del cancro”, ha dichiarato con entusiasmo al New York Times il professor Diaz.⁣

“Il primo paziente ha avuto una risposta completa alla terapia e non aveva bisogno di nient'altro. Quindi il secondo paziente non ha avuto bisogno di chirurgia o radioterapia. Poi il terzo. Ben presto siamo arrivati al decimo paziente che ha avuto una risposta completa. È incredibile”, ha affermato il professor Diaz in un comunicato stampa. L'entusiasmo era naturalmente ancor più palpabile nei pazienti. “Un giovane uomo e la sua famiglia si sono seduti in un silenzio sbalordito quando ho detto loro che il suo cancro era scomparso. Poi ci hanno ringraziato più e più volte”, ha dichiarato la dottoressa Andrea Cercek, prima autrice dello studio. “Una giovane donna ha guardato lo schermo durante un esame e ha chiesto: ‘Dov'è il tumore?'. Non c'è più, le abbiamo detto”, ha aggiunto l'oncologa.⁣

Dopo la somministrazione del farmaco i pazienti non sono stati sottoposti né alla chemioterapia né all'intervento chirurgico, che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita. “Il trattamento standard per il cancro del retto con chirurgia, radioterapia e chemioterapia può essere particolarmente difficile per le persone a causa della posizione del tumore”, ha dichiarato la dottoressa Cercek. “Possono soffrire di disfunzioni intestinali e vescicali che alterano la vita, incontinenza, infertilità, disfunzioni sessuali e altro”, ha aggiunto l'esperta. “La parte più eccitante di tutto questo è che ciascuno dei nostri pazienti ha solo bisogno dell'immunoterapia. Non abbiamo irradiato nessuno e non abbiamo sottoposto nessuno a un intervento chirurgico. Hanno preservato la normale funzione intestinale, la funzione vescicale, la funzione sessuale, la fertilità. Le donne hanno il loro utero e le ovaie. È notevole”, ha chiosato la dottoressa Cercek.⁣

Ma prima di gridare al “miracolo scientifico” è necessario attendere del tempo, poiché alcuni esperti ritengono che il cancro trattato con questa immunoterapia (e senza intervento chirurgico) possa ricomparire in alcuni pazienti. Inoltre i risultati dello studio sono ancora preliminari e riguardano solo una parte dei 30 partecipanti previsti per il trial clinico. Nonostante la doverosa cautela, si tratta comunque di un risultato straordinario che potrebbe rappresentare una svolta nella lotta al cancro al colon retto. I dettagli della ricerca “PD-1 Blockade in Mismatch Repair–Deficient, Locally Advanced Re**al Cancer” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

Una startup tedesca trasforma l'aria del deserto in acqua potabile senza consumare energia elettricaIn un mondo in cui o...
30/07/2025

Una startup tedesca trasforma l'aria del deserto in acqua potabile senza consumare energia elettrica

In un mondo in cui oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile, un'innovazione tedesca sta estraendo l'umidità direttamente dal cielo del deserto, senza consumare un solo watt di elettricità. L'azienda, HelioWater, ha sviluppato un materiale avanzato che cattura e rilascia l'acqua utilizzando solo la luce solare e l'aria.

Il sistema si basa su un nuovo gel igroscopico che assorbe l'umidità dall'aria durante la notte, quando l'umidità aumenta. Durante il giorno, la luce solare riscalda il gel, rilasciando acqua pulita e potabile in una camera di raccolta. Senza parti mobili, batterie o componenti elettronici, il sistema funziona esclusivamente con energia solare passiva e materiali intelligenti.

Un singolo pannello di 1 metro quadrato può produrre fino a 3 litri d'acqua al giorno, anche in aree con un'umidità fino al 10%. Le unità sono progettate per essere modulari e impilabili, consentendo alle comunità di adattarle alle proprie esigenze. È particolarmente promettente per regioni remote, campi profughi o zone colpite da calamità naturali dove le infrastrutture sono carenti.

Il cuore dell'invenzione è un nanogel incorporato con sali di rame. Questi sali sono altamente efficaci nell'assorbire l'umidità anche in condizioni aride e l'intero sistema è costruito con materiali riciclabili a basso costo. Sostenibilità, semplicità e scalabilità, tutto in un'unica soluzione compatta.

A differenza dei generatori d'acqua atmosferici convenzionali che si basano su compressori ed elettricità, questo sistema a base di gel non richiede alcuna fonte di alimentazione. Questo lo rende ideale per aree completamente isolate dalla rete elettrica, come deserti profondi, altopiani o isole remote.

Sono già in corso progetti pilota in Marocco e Namibia, e le Nazioni Unite hanno espresso interesse a sostenere un'implementazione più ampia. In caso di successo, potrebbe cambiare per sempre l'accesso all'acqua in parti del mondo dove le persone percorrono ancora chilometri a piedi per un singolo secchio.

Chi l’avrebbe mai detto che il tessuto più prezioso dell’antichità venisse da una c***a gigante?Parliamo di un vero luss...
28/07/2025

Chi l’avrebbe mai detto che il tessuto più prezioso dell’antichità venisse da una c***a gigante?

Parliamo di un vero lusso, quello che faceva girare la testa ai potenti di tutto il mondo antico. Dal Mar Piccolo di Taranto nasceva il bisso, un tessuto così raro e pregiato da valere come l’oro. E la cosa più sorprendente? La sua origine.

La Pinna nobilis, una c***a gigante che poteva superare il metro di lunghezza, produceva filamenti speciali. I maestri artigiani tarantini li raccoglievano con una tecnica segreta e li trasformavano nella “seta del mare”.

Immaginate un tessuto dorato, leggerissimo, che brillava sotto la luce del sole. Talmente esclusivo che le vesti realizzate con il bisso tarantino avevano un nome unico: Tarantinidion. Le indossavano imperatori romani, nobili bizantini, e le corti europee ne facevano oggetto di desiderio persino nell’Ottocento.

Ma come faceva una semplice c***a a creare un tale tesoro? Quei filamenti, usati dal mollusco per ancorarsi al fondale, nelle mani esperte dei tarantini diventavano pura magia.

Una tradizione millenaria che ha fatto di Taranto la capitale mondiale di un lusso nato dal mare. Un’arte tramandata dalla Magna Grecia fino ai giorni nostri.

Un segreto del nostro mare che racconta secoli di storia e un’eccellenza artigianale tutta italiana.

Bellissimo
26/07/2025

Bellissimo

Il marketing geniale della BBC per "Dracula" — un capolavoro della pubblicità urbana. Di giorno — semplici picchetti di legno. Al tramonto — l’ombra nitida di Dracula. Niente magie digitali, solo il sole e un calcolo geniale. Semplice. Inaspettato. Indimenticabile!

Sembrava solo una bellissima conchiglia… invece era uno degli animali più letali al mondo.Una ragazza di 29 anni era in ...
26/07/2025

Sembrava solo una bellissima conchiglia… invece era uno degli animali più letali al mondo.

Una ragazza di 29 anni era in cerca di conchiglie quando ne ha trovata una splendida, lucida, dal disegno marmoreo. L’ha raccolta, osservata, persino scossa. Poi, l’ha rimessa in acqua, ignara del pericolo.

Solo ore dopo ha scoperto la verità: quella conchiglia nascondeva una Conus marmoreus, una lu**ca di mare tra le più velenose del pianeta.

È dotata di un arpione velenoso capace di paralizzare in pochi minuti.
Un solo esemplare può contenere tossine sufficienti per uccidere fino a 700 persone. E non esiste antidoto.

Il pericolo è raro, ma reale: questi animali pungono solo se manipolati… ed è proprio ciò che è accaduto.

La ragazza, scossa, ha condiviso tutto online per lanciare un messaggio chiaro:
mai toccare ciò che non si conosce.

Anche la meraviglia più innocente può nascondere un pericolo invisibile.

La madre di Monica Bellucci, Brunella Briganti, classe 1943. Eleganza e bellezza sembrano essere di famiglia. 💫👩‍👧
24/07/2025

La madre di Monica Bellucci, Brunella Briganti, classe 1943. Eleganza e bellezza sembrano essere di famiglia. 💫👩‍👧

L’idrogeno verde è visto come una delle energie del futuro, ma produrlo richiede molta acqua pulita: circa nove litri pe...
23/07/2025

L’idrogeno verde è visto come una delle energie del futuro, ma produrlo richiede molta acqua pulita: circa nove litri per ogni chilo di gas.

Questo è un problema serio, soprattutto dove l’acqua è già scarsa. Ma c’è chi ha trovato una soluzione interessante.

Un gruppo di scienziati ha dimostrato che si può usare anche l’acqua sporca per produrre idrogeno. Non solo: “gli agenti inquinanti in essa contenuti” aiutano a rendere il processo ancora più efficiente.

Il sistema sfrutta i metalli pesanti e altri contaminanti come catalizzatori. Gli elettrodi, fatti con scarti agricoli, attirano i metalli disciolti nell’acqua.

Quando passa la corrente elettrica, l’acqua si divide in idrogeno e ossigeno. I metalli sugli elettrodi creano una sorta di “catalizzatore cocktail” che accelera la reazione, meglio anche dei catalizzatori tradizionali e costosi.

Un modo semplice per immaginare il futuro dell’energia che potrebbe far riflettere molti.

*Lo sapevi che Albert Einstein*     aveva un rituale piuttosto curioso?Si addormentava tenendo letteralmente una chiave ...
21/07/2025

*Lo sapevi che Albert Einstein*
aveva un rituale piuttosto curioso?
Si addormentava tenendo letteralmente una chiave in mano.
Ecco come funzionava:
Einstein si sedeva sulla sua poltrona preferita, tenendo una chiave sospesa sopra un piatto di metallo poggiato a terra.
Nel momento in cui iniziava ad assopirsi—quello stato a metà tra la veglia e il sonno—la sua mano si rilassava.
La chiave cadeva con un rumore secco sul piatto… e lui si svegliava di colpo.
Perché tutta questa fatica?
Perché quel momento magico tra la veglia e il sonno—lo stato ipnagogico—è una miniera d’oro per le nuove idee.
La mente inizia a creare connessioni inaspettate, immagini vivide, lampi di ispirazione… ma se si scivola completamente nel sonno, quasi sempre tutto svanisce.
Einstein aveva intuito qualcosa che oggi la neuroscienza conferma: interrompere quella transizione aiuta a trattenere le scintille della creatività.
Bastano pochi secondi in quella “zona di confine” per afferrare un’idea brillante prima che scompaia.
E non era l’unico.
Anche Salvador Dalí e Thomas Edison sperimentavano tecniche simili.
Oggi, alcuni scienziati hanno riprodotto l’esperimento—con risultati sorprendenti:
sogni più vividi, creatività potenziata, memoria più acuta e maggiore produttività.
Quindi, se un giorno vedi qualcuno che si appisola stringendo una chiave…
non pensare subito che abbia perso la testa.
Potrebbe essere a un passo dalla sua prossima grande scoperta.

🏝️🦭❤️‍🩹🥹Ferita ed esausta, Panchita arrivò da sola sulla riva di un hotel alle Galápagos, con il corpo segnato da una re...
19/07/2025

🏝️🦭❤️‍🩹🥹
Ferita ed esausta, Panchita arrivò da sola sulla riva di un hotel alle Galápagos, con il corpo segnato da una rete da pesca e l’anima spezzata dal dolore.

Quello che sembrava essere la sua fine… si trasformò in un nuovo inizio.

Per tre lunghi mesi, il personale dell’hotel la nutrì, curò le sue ferite e le restituì la fiducia.

Giorno dopo giorno, la leonessa marina recuperava le forze…
ma costruiva anche un legame invisibile con chi le aveva offerto rifugio.

Quando tornò in mare, non sparì come fanno gli altri animali selvatici.
Al contrario: Panchita tornò.

Ogni mattina, dopo aver nuotato libera nelle acque profonde, torna nello stesso posto dove, un tempo, fu salvata.
Si sceglie la sua solita sedia, fa un pisolino al sole… e poi torna in mare.

Solo per ripetere lo stesso rituale il giorno dopo.

La sua non è solo la storia di una guarigione miracolosa,
ma un ricordo vivente del potere dell’empatia tra specie diverse
e del fatto che, a volte, i legami più forti…
non hanno bisogno di parole.

L'acqua scorre sempre verso il basso. Sempre. Eccetto in un posto in Italia dove 2000 anni fa i Romani riuscirono a farl...
17/07/2025

L'acqua scorre sempre verso il basso. Sempre. Eccetto in un posto in Italia dove 2000 anni fa i Romani riuscirono a farla salire verso l'alto.

Sembra impossibile, vero? Eppure ad Alatri, in provincia di Frosinone, c'è un antico acquedotto romano che sfida apparentemente la gravità. L'opera, realizzata alla fine del II secolo a.C. dal censore Lucio Betilieno Varo, nasconde un segreto ingegneristico straordinario.

Il trucco? Un sistema di sifoni idraulici. Immagina di soffiare in una cannuccia immersa nell'acqua: la pressione fa salire il liquido. I Romani applicarono questo principio su scala monumentale, sfruttando la pressione della colonna d'acqua per far superare dislivelli e ostacoli naturali.

Non è magia, è pura fisica applicata con un'intelligenza che ci stupisce ancora oggi. L'acqua non viola le leggi di gravità, ma viene "spinta" dalla pressione del sistema stesso, purché il punto di arrivo sia più basso della sorgente.

La cosa più affascinante? Questo non era un caso isolato. I Romani utilizzarono tecniche simili in tutto l'Impero, dimostrando una comprensione dell'idraulica che definiremmo moderna.

Ecco perché quando parliamo di "ingegneria romana" non esageriamo mai abbastanza. 2000 anni fa avevano già capito come piegare la natura alle loro necessità, senza violarne le leggi ma sfruttandole con genialità.

Migliaia di anni prima dei condizionatori, in Persia avevano già risolto il problema del caldo.Sto parlando delle 'torri...
15/07/2025

Migliaia di anni prima dei condizionatori, in Persia avevano già risolto il problema del caldo.

Sto parlando delle 'torri del vento' - delle strutture architettoniche che riuscivano a abbassare la temperatura interna di oltre 10°C rispetto all'esterno. E indovina un po'? Senza consumare nemmeno un watt di energia.

Il principio era geniale nella sua semplicità: catturavano le correnti d'aria naturali, le incanalavam negli edifici e creavano un sistema di ventilazione passiva che funzionava meglio di tanti sistemi moderni.

Mentre noi nel 2024 accendiamo il condizionatore e guardiamo terrorizzati la bolletta della luce, loro avevano già capito come sfruttare il vento per stare freschi. Spesso abbinavam queste torri a canali d'acqua sotterranei per aumentare l'effetto rinfrescante tramite evaporazione.

Davvero impressionante come certe soluzioni 'primitive' fossero in realtà incredibilmente avanzate. L'architettura come tecnologia pura, senza sprechi energetici.

Forse dovremmo guardare più spesso al passato per trovare ispirazione per il futuro sostenibile.

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Nella grafica e nella pittura nella fotografia amo strutturare via via un figurativo molto personale, che si fonda su spunti suggeriti dalla realta’. Nessuna abile invenzione può rimpiazzare un elemento fondamentale come l’immaginazione.

Particolare spazio nelle mie opere trovano le figure femminili. Cariche di significato simbolico, assorte nei loro pensieri, con lo sguardo fisso perduto nel vuoto a dare un senso di solitudine alle intere scene, quasi a dimostrazione di come il benessere materiale ci renda più soli e non porti a nessun dialogo

la mia composizione e ciò che vi rappresenta rimane senza dubbio reale, ma a guardar meglio la sensazione di irrealtà, o meglio interiorità, fa perdere le redini della temporalità e della gravità. Amo evocare nei miei quadri gli infiniti scenari possibili che si aprono nel immaginario dello spettatore sulle vicende dei personaggi.

Nelle mie immagini desidero seminare indizi. Non vi e’ volutamente alcuna risposta nelle scene raffigurate a cio’ che puo’ indurre lo spettatore a perdersi nell’ immaginazione per completare la narrazione, sono un fotogramma di una scena in divenire.