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Parlamento UE boccia mozione di sfiducia a von der LeyenImolaOggi-10 Luglio 2025 -EUROPA UEL’Eurocamera ha bocciato la m...
10/07/2025

Parlamento UE boccia mozione di sfiducia a von der Leyen
ImolaOggi-10 Luglio 2025 -EUROPA UE
L’Eurocamera ha bocciato la mozione di sfiducia contro la Commissione Ue, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen con 360 voti contrari, 175 sì, e 18 astenuti.

Al voto hanno partecipato 553 eurodeputati. Per passare, la mozione, presentata dal conservatore rumeno Gheorghe Piperea, avrebbe dovuto incassare 360 voti a favore e i due terzi dei voti
espressi.

Vaccini , riarmo , Eco follie , tutto dimenticato..

Rackete molla la poltrona, la Salis la ringrazia ma rischia la sua. E le “stelle” della sinistra cadono una a una…Politi...
10/07/2025

Rackete molla la poltrona, la Salis la ringrazia ma rischia la sua. E le “stelle” della sinistra cadono una a una…
Politica - di Luca Maurelli - 10 Luglio 2025- (Secolo d'Italia)
Il tributo è commosso, suggellato anche da una foto ricordo insieme. “È stato un piacere conoscerti e condividere un pezzo di strada insieme .rackete. Grazie per tutto l’affetto e la solidarietà che hai sempre mostrato nei miei confronti. Grazie per il tuo impegno, l’ispirazione e la coerenza. Ci vediamo nelle lotte!”, scrive Ilaria Salis su Instagram, il giorno dopo le dimissioni di Carola Rackete dal Parlamento europeo. Un saluto che nasconde, forse, i suoi stessi timori. Anche la Salis, candidata da Avs e inserita nel gruppo “The Left” di Bruxelles, rischia di perdere la poltrona a breve.
La Commissione Affari Giuridici (JURI) del Parlamento europeo ha deciso di rinviare la votazione sulla richiesta d’immunità avanzata dall’Ungheria qualche giorno fa. Il voto inizialmente previsto per il 24 giugno è stato rimosso dall’ordine del giorno e non ha ricevuto nuova data ufficiale. Il rinvio sarebbe dovuto a turbative interne al PPE, e non è escluso che il voto venga posticipato a metà luglio o addirittura a settembre. La votazione in Commissione deve essere seguita da un voto in Seduta Plenaria, presumibilmente a fine luglio o settembre, prima della possibile revoca dell’immunità.
Rackete, Salis, Soumahoro, Lucano: le stelle della sinistra cadono come birilli
Ma la sensazione è che le candidature-bandiera inaugurate dalla sinistra sia alle Politiche che alle Europee, inizino a mostrare tutti i suoi limiti. Come dimenticare la figuraccia, nel Parlamento italiano, del duo Fratoianni-Bonelli che accolsero a pugnetti alzati il leader dei “migranti” Aboubakar Soumahoro, paladino dell’accoglienza, salvo poi cacciarlo dopo lo scoppio dell’inchieste sulle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera.

E che dire di Mimmo Lucano, il sindaco accogli-tutti di Riace, che a sua volta rischia la poltrona di sindaco. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 1 anno e 6 mesi, con pena sospesa, per un reato di falso in atto pubblico relativo a una delibera del 2017 . La pena è sospesa, quindi non comporta detenzione. Tuttavia, essendo una condanna definitiva, si apre la possibilità (in base alla legge Severino) di perdita della carica da parte di Lucano. Infatti, dopo la conferma della condanna, il prefetto di Reggio Calabria ha avviato la procedura di decadenza da sindaco; il Consiglio comunale di Riace si era espresso a favore della permanenza in carica, ma il Tribunale di Locri, il 1° luglio 2025, ha dichiarato la decadenza da sindaco. La battaglia legale prosegue, quella politica sembra già persa.

Una Bmw, 7 cavalli e ammanchi per 500mila euro: il Pd travolto dal caso delle spese pazze all’Agenzia per la mobilità di...
10/07/2025

Una Bmw, 7 cavalli e ammanchi per 500mila euro: il Pd travolto dal caso delle spese pazze all’Agenzia per la mobilità di Modena
Politica - di Natalia Delfino - 10 Luglio 2025 -(Secolo d'Italia)
Ammanchi per 500mila euro e uno scandalo politico che travolge il Pd. È il “caso aMo”, dal nome dell’Agenzia per la mobilità di Modena guidata da figure di spicco dei dem locali e, in particolare, dell’area legata a Stefano Bonaccini.
Un ammanco da oltre 500mila euro: fra le spese pazze una Bmw e sette cavalli
Il caso, di cui dà ampio conto un’inchiesta di La Verità, è questo: Daniele Berselli, il direttore generale dell’Agenzia – controllata al 100% da enti pubblici con il Comune di Modena capofila con il 45% delle quote – si trova a dover fare personalmente un bonifico urgente, poiché la dipendente che se ne occupa abitualmente è in malattia; si accorge di un bonifico da 7mila per un viaggio in Brasile che lo mette sul chi va là, perché percepisce come non regolare; a quel punto il vaso di pandora è aperto: i conti vengono scandagliati e si scoprono 506mila euro di ammanco, suddivisi in oltre 450mila euro di bonifici e 50mila euro di prelievi e spese non giustificate, avvenuti tra il 2022 e il 2025. Tra gli acquisti risultano anche una Bmw X3 e sette cavalli.

Lo scandalo politico che travolge il Pd
Potrebbe essere un semplice caso di una dipendente infedele, se non fosse per la cornice di una catena di comando e controllo riconducibile a notabili dem che si è rivelata totalmente fallace. L’amministratore unico era Stefano Reggianini, a maggio diventato segretario provinciale del Pd; l’allora direttore era Alessandro Di Loreto, oggi assessore all’Urbanistica e ai Trasporti a Carpi; il revisore unico dei conti era Vito Rosati, la cui sovrapposizione di incarichi tra Amo e Comuni del modenese è stata oggetto di una interrogazione del senatore di FdI e coordinatore del partito in Emilia Romagna, Michele Barcaiuolo, il quale ha anche spiegato che Rosati sarebbe «anche presidente del collegio sindacale del Partito Democratico modenese». Ora in Comune e provincia si parla di «falle nei controlli» e a guidare l’agenzia è stato chiamato l’ex assessore alla Legalità del Comune di Modena, Andrea Bosi, che assicura che «chi ha sbagliato pagherà, recupereremo ogni euro».

Barcaiuolo: «Non è solo un caso di mala gestione, ma lo specchio di un intero sistema di potere»
«La vicenda aMo non è solo un caso di mala gestione, ma lo specchio di un intero sistema di potere», ha commentato Barcaiuolo, sottolineando che «a Modena il Partito democratico fa e disfa, assegna incarichi, gestisce il denaro pubblico, sistema persone nei posti chiave e, quando emergono gravi responsabilità, non offre alcuna trasparenza a chi pretende risposte chiare». «Ecco perché – ha aggiunto il senatore di FdI – la politica oggi ha il dovere di chiedere verità e giustizia, e di pretendere che gli oltre 500mila euro sottratti tornino nelle casse dei modenesi».

Uno scandalo dai contorni «quasi surreali»
«Lo scandalo aMo – ha proseguito Barcaiuolo – ha contorni quasi surreali. Una dipendente, assunta nel 2021, avrebbe sottratto quasi mezzo milione di euro dai conti dell’ente tramite bonifici e utilizzo improprio del bancomat aziendale. Eppure, gli ammanchi risalirebbero almeno al 2019, ben due anni prima della sua assunzione. Una falla nei controlli durata anni, passata inosservata nonostante la struttura ridotta dell’Agenzia e i flussi economici gestiti. E mentre il danno cresceva, chi avrebbe dovuto vigilare taceva».

«Oggi, di fronte all’evidenza, l’allora amministratore unico, ora segretario provinciale del Pd, arriva a giustificarsi parlando di “posto sbagliato al momento sbagliato”. Una risposta che suona come un insulto all’intelligenza dei cittadini», ha commentato il parlamentare di FdI, sottolineando che «il quadro dei controlli interni è, se possibile, ancora più allarmante». «Il revisore dei conti di aMo, al centro della bufera, risulta aver ricoperto una serie di altri incarichi in enti pubblici del territorio, inclusi diversi Comuni soci dell’agenzia. Non solo: in barba ad ogni principio di buon senso e opportunità risulta essere anche presidente del collegio sindacale del Pd modenese. Un intreccio che solleva più di un dubbio sulla reale indipendenza di chi avrebbe dovuto garantire legalità e trasparenza».

La richiesta di chiarezza, a partire dai due mesi tra la scoperta del caso e la denuncia
«Secondo le normative vigenti e le indicazioni della Corte dei Conti, questi incarichi sono chiaramente incompatibili. Ma a Modena, evidentemente, si può chiudere un occhio e far finta di nulla. Come se non bastasse – spiega il senatore – c’è la gestione per nulla trasparente dell’intera vicenda. Ad esempio, un bonifico “incriminato” da 7mila euro, con causale “viaggio a Londrina” (viaggio già pagato dal Comune, peraltro) avrebbe dovuto rappresentare la prova schiacciante di un uso improprio dei fondi pubblici; nonostante ciò, dalla scoperta del caso alla denuncia formale sono trascorsi ben due mesi. E oggi, a distanza di tempo, i consiglieri comunali che cercano chiarezza si vedono recapitare documenti ufficiali con pesanti omissis».

Il senatore di FdI: «Cosa si sta cercando di nascondere?»
«Cosa si sta cercando di nascondere? È questo l’interrogativo che FdI continua a porre, mentre cresce il sospetto che aMo non sia che la punta dell’iceberg di un sistema più ampio e radicato». «Questi dati, ai quali si aggiungono le dichiarazioni imbarazzanti di un Pd che cerca di smarcarsi, accusando gli stessi consiglieri che chiedono chiarezza di strumentalizzare e stravolgere la realtà, non fanno altro che dimostrare quanto profondo, arrogante e incapace di autocritica sia la gestione della sinistra a Modena. FdI non si fermerà finché non verranno chiarite tutte le responsabilità e non verranno restituiti i soldi pubblici fino all’ultimo euro pubblico sottratto illegalmente», conclude Barcaiuolo.

Le pagelle di Pier Silvio: "Ok Meloni, no Ius scholae"Storia di Pasquale Napolitano -(ilGiornale.it)Governo Meloni promo...
10/07/2025

Le pagelle di Pier Silvio: "Ok Meloni, no Ius scholae"
Storia di Pasquale Napolitano -(ilGiornale.it)
Governo Meloni promosso, Forza Italia rimandata e Ius Scholae bocciato. E poi dazi, tax credit, comunali di Milano. Pier Silvio Berlusconi è in versione "politico" alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset. L'ad di Mfe tiene aperta la porticina a una sua futura discesa in campo: "Ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58 Oggi non ho nessuna intenzione, ma guardando al futuro non escludo che a un certo momento possa dire perché no? Una sfida completamente nuova! Ma è sciocco parlarne oggi", dice incalzato dai cronisti. È quasi il richiamo a una formidabile congiunzione astrale: il compimento del 58esimo anno (di Pier Silvio) cadrà proprio nell'aprile del 2027, quando mancheranno poco più di 6 mesi al voto. Chissà. Ma questa è materia per i retroscenisti.
Al lancio dei nuovi programmi, con tanti new entry da Tommaso Labate a Federico Rampini, per finire con il raddoppio di Nicola Porro che condurrà una striscia (Dieci minuti) dedicata al fatto del giorno, si parla di politica meno astrale e più concreta.

Il tema caldo è la battaglia di Forza Italia sullo Ius Scholae. Il numero uno di Mediaset boccia l'iniziativa azzurra: "Anzitutto è falso che Tajani abbia proposto lo Ius Scholae su indicazioni mie e di mia sorella Marina. Se metti sulla bilancia se sono più a favore o più contro, mi spiace per Tajani, ma sono più contro perché non è il momento, non mi sembra nelle prime cinque priorità degli italiani. La proposta di legge può essere migliorata ma non è mal formulata, difende dei diritti. E penso che i diritti delle persone vadano difesi sempre e a prescindere, questa è la mentalità liberale che ho imparato ad amare da mio padre". Non c'è alcun caso. Anche perché a stretto giro il vicepremier Tajani conferma: "Siamo in piena sintonia". Pier Silvio Berlusconi si concede una strigliata al partito di Forza Italia: "Tajani è bravissimo, Rita Dalla Chiesa è bravissima, Maurizio Gasparri è bravissimo. Ho detto 3 nomi, vi prego ce ne sono altri mille. Non è un negare ciò che c'è, ma un fatto di apertura e visione del futuro. Un nome che dico potrebbe essere lui nuovo leader assoluto? No. Però ci sono dei nomi che mi piacciono, ma non li dico. Simone Leoni? Ammiro la passione e il suo coraggio. Se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo, ma questo non vuol dire che non si possa sempre fare meglio. Bisogna guardare avanti". La tentazione di una discesa in campo è frutto di quell'empatia con la gente: "Alle Cinque Terre mi saltano addosso signore, turisti, tutti mi chiedono una foto, mi baciano, mi fanno complimenti. Le persone dicono che pazienza lasciatelo in pace ma io rispondo che fortuna. Ho la gente mi dimostra affetto".

Show pro Pal sotto la sede di Libero e Giornale. Potere al popolo e Cambiare rotta? Capezzone: “Comunisti e disagiati” P...
10/07/2025

Show pro Pal sotto la sede di Libero e Giornale. Potere al popolo e Cambiare rotta? Capezzone: “Comunisti e disagiati”
Politica - di Fabiana Romani - 10 Luglio 2025 - (Secolo d'Italia)
Al grido di "Assassini, assassini" il gruppetto ha manifestato contro i giornali "amici dei sionisti". Sallusti: provo tenerezza, ma mi chiedo dove sono i paladini della libertà di stampa. Se Forza Nuova fosse andata sotto la redazione di Repubblica si sarebbero tutti mobilitati.

Vannacci smonta il mito della Sinistra: “Gli immigrati non ci pagano la pensione, ci costano”Storia di Claudia De Napoli...
10/07/2025

Vannacci smonta il mito della Sinistra: “Gli immigrati non ci pagano la pensione, ci costano”
Storia di Claudia De Napoli - Baritalia News
Il generale e vice della Lega attacca il mito dell’immigrazione utile: “Uno storytelling falso, smontato dai numeri”

“Una truffa culturale costruita dalla sinistra”
Nel corso di un’intervista al podcast condotto da Andrea Pradella, il generale e vicepresidente della Lega Roberto Vannacci, oggi eurodeputato, è tornato a criticare duramente le narrazioni progressiste sull’immigrazione. “Ci hanno truffato”, ha affermato senza mezzi termini, facendo riferimento alle teorie che per anni hanno presentato l’arrivo di immigrati in Italia come necessario anche per motivi economici e previdenziali.
“Ma ve li ricordate quelli che ci dicevano ‘gli immigrati ci pagano la pensione’?”, ha incalzato Vannacci, aggiungendo: “Gli immigrati sono una ricchezza, ci dicevano… ma questo è sconfessato dai numeri che abbiamo a disposizione”.

“Il 90% degli immigrati non ha professionalità”
Secondo l’ex militare, la realtà raccontata nei talk show e da parte del mondo accademico sarebbe ben diversa da quella riscontrabile nella vita quotidiana e nei dati. “Il 90% di questi immigrati che arrivano – io li chiamo i disperati della terra – non hanno una professionalità, una capacità propria, e nemmeno un’occasione nei loro Paesi”, ha sostenuto durante la trasmissione.

Proseguendo, ha precisato: “Quando arrivano in Italia, nella migliore delle ipotesi, vanno a lavorare per uno stipendio bassissimo, spesso non superiore agli 8.500 euro l’anno, la famosa no tax area”.

“Non versano nulla, ma pesano sul nostro welfare”
Il punto centrale della critica di Vannacci riguarda l’incidenza fiscale e sociale dell’immigrazione. “Questi signori non contribuiscono con un centesimo allo Stato sociale italiano”, ha dichiarato, “anzi, sono a carico dello Stato sociale, che deve garantire loro alloggio, sanità, scuola, infrastrutture… tutto quel welfare che noi ci siamo costruiti”.
“Non ce l’ha regalato nessuno, quel sistema – ha aggiunto l’europarlamentare – ce lo siamo sudati con il lavoro dei nostri padri e dei nostri nonni, col sangue di chi ha combattuto per questa Italia. E ora lo stiamo regalando a chi non contribuisce ma ne trae solo beneficio”.

Con queste parole, Roberto Vannacci ha rilanciato uno dei temi centrali della sua campagna elettorale e del suo posizionamento politico, proponendosi come voce critica nei confronti delle attuali politiche migratorie e dell’approccio culturale del centrosinistra al tema immigrazione.

Foibe, verità e giustizia: l'Europa condanna i crimini rossi. La sinistra si volta dall'altra parte09 luglio 2025 -(ilTe...
09/07/2025

Foibe, verità e giustizia: l'Europa condanna i crimini rossi. La sinistra si volta dall'altra parte
09 luglio 2025 -(ilTempo.it)
Con 357 voti a favore, 266 contrari e 16 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che condanna i crimini del regime comunista jugoslavo e chiede alla Slovenia di fare piena luce sulle atrocità commesse nel dopoguerra. Strasburgo punta il dito contro le esecuzioni extragiudiziali, le fosse comuni e l’occultamento della verità storica. Tra le richieste avanzate al governo sloveno: il recupero delle salme dalle foibe, una sepoltura dignitosa per le vittime, l’accesso agli archivi segreti dell’Udba e del Kos, e il ripristino della Giornata nazionale della memoria per le vittime del comunismo, abolita nel 2023.
Una risoluzione forte, che chiede rispetto per la memoria e verità sui crimini taciuti per decenni. Ma la sinistra italiana, ancora una volta, si tira indietro. Pd, M5S e Avs hanno votato contro, schierandosi di fatto con il governo sloveno che ha interrotto il programma di recupero delle vittime infoibate.

Durissimo il commento di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo: «La sinistra italiana ha mostrato il suo vero volto, votando contro la condanna dei crimini comunisti. Una scelta vergognosa». Sulla stessa linea il deputato Mauro Malaguti: «Il comunismo ha seminato morte e disperazione, ma una parte della sinistra resta sottomessa a quei retaggi ideologici condannati dalla Storia».

Vannacci sull’addio di Rackete dall’Europarlamento: «Non ci mancherà», e posta le sue gambe non depilateStoria di Redazi...
09/07/2025

Vannacci sull’addio di Rackete dall’Europarlamento: «Non ci mancherà», e posta le sue gambe non depilate
Storia di Redazione • (Lettera43)
Roberto Vannacci ha commentato – a modo suo – l’addio di Carola Rackete dal Parlamento europeo. L’ex generale ha affidato ai social l’elegante saluto a quella che fu la comandante della Sea Watch, scrivendo: «Carola Rackete si dimette dal Parlamento europeo. Non ci mancherai! Ora speriamo che anche Ilaria Salis e Mimmo Lucano seguano l’esempio». Ma, al di là delle parole, di per sé quasi morigerate considerando l’individuo, quello che ha fatto clamore sono le immagini correlate: ovvero le gambe dell’ex eurodeputata non depilate. Un coup de théâtre in pieno stile vannacciano.

Evasione Cavallari, la ex fidanzata è stata localizzata: è al lavoro | Nessun legame con la fugaStoria di Redazione Tgco...
09/07/2025

Evasione Cavallari, la ex fidanzata è stata localizzata: è al lavoro | Nessun legame con la fuga
Storia di Redazione Tgcom24
È stata localizzata l’ex fidanzata di Andrea Cavallari, 26 anni, il giovane evaso dopo la laurea e condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo. La ragazza era regolarmente al lavoro e risulta estranea alla fuga, non aveva contatti da tempo con il 26enne evaso giovedì dopo la laurea. Le indagini proseguono per verificare eventuali complicità.
Rintracciata l'ex fidanzata: “Era al lavoro” La giovane, con cui Cavallari aveva avuto una relazione all’epoca dei fatti per cui è stato condannato, è stata rintracciata nel Modenese. Gli investigatori hanno confermato che la ragazza era regolarmente impegnata nella propria attività lavorativa e, al momento, non risulta coinvolta nell’evasione del 3 luglio. La sua figura era emersa dopo che i genitori del 26enne avevano riferito agli inquirenti della possibilità che si sarebbero potuti incontrare.

I parenti avevano parlato della ragazza, la Procura ora valuta A far emergere la presenza (presunta) della ragazza erano stati i familiari di Andrea Cavallari. In sede di colloqui con gli inquirenti, i genitori del giovane avevano fatto riferimento a una possibile visita alla fidanzata come tappa del percorso dopo la laurea. Tuttavia, gli elementi raccolti finora non sembrano confermare tale ipotesi. Fonti vicine all’indagine riferiscono che la Procura di Bologna starebbe rivalutando la versione dei parenti, sospettando che possa trattarsi di un’indicazione imprecisa o, volendo, di un tentativo di depistaggio nelle fasi iniziali delle ricerche.

Lega - Salvini Premier·⚠️ La Lega ha le idee chiare: un voto contro anni di scelte disastrose! Nessuna esitazione, NO A ...
09/07/2025

Lega - Salvini Premier

·⚠️ La Lega ha le idee chiare: un voto contro anni di scelte disastrose! Nessuna esitazione, NO A VON DER LEYEN!

Il sondaggio del Sole24oreFioravanti, il sindaco di Ascoli Piceno è il più amato d’Italia: “Il mio segreto? Lavoro e asc...
08/07/2025

Il sondaggio del Sole24ore
Fioravanti, il sindaco di Ascoli Piceno è il più amato d’Italia: “Il mio segreto? Lavoro e ascolto. Da sempre schierato con Giorgia Meloni"
Politica - di Paolo Cortese - 8 Luglio 2025 -(Secolo d'Italia)
Marco Fioravanti ha completato la scalata: è lui, classe 1983, sindaco di Ascoli Piceno, il primo cittadino più amato d’Italia. Secondo la rilevazione annuale Governance poll del Sole 24 Ore, Fioravanti gode attualmente di un indice di gradimento del 70%. In un’intervista a Libero, il primo cittadino marchigiano si racconta. Ed è la prima volta che un rappresentante del partito di Giorgia Meloni ottiene un simile riconoscimento.

Maranza seminano il panico sulle spiagge della RomagnaImolaOggi-8 Luglio 2025-CRONACAI “maranza” stanno diventando un pr...
08/07/2025

Maranza seminano il panico sulle spiagge della Romagna
ImolaOggi-8 Luglio 2025-CRONACA
I “maranza” stanno diventando un problema per le spiagge della Romagna, specialmente di notte
Come riporta il Giornale, di giorno, questi ragazzi passano inosservati, ma all’alba, dopo serate nei locali, devastano gli stabilimenti balneari. Sradicano ombrelloni, distruggono lettini, costruiscono piramidi per selfie, lasciano sporcizia e si sfidano in risse con coltellini e tirapugni, spesso per rubare cellulari.

A Lido degli Estensi, Sandro Barillari, titolare del Vascello Beach, racconta di danni per 9mila euro l’anno scorso, con lettini rubati o distrutti. “Quest’anno i lettini li ho noleggiati”, spiega, descrivendo un episodio in cui ha affrontato un gruppo di ragazzi, rischiando una denuncia.

A Milano Marittima, il fenomeno è simile: risse davanti ai locali e atti vandalici, come piramidi di lettini, amareggiano gestori come Angelo Casadei del bagno Roma. I cittadini hanno avviato una raccolta firme per una movida sicura, mentre il Comune di Cervia ha imposto lo stop alla musica a mezzanotte negli stabilimenti e all’una in centro. Le autorità segnalano un aumento delle baby gang: a Cesenatico, un minore tunisino, leader di una banda, è stato arrestato.

Il sindaco Matteo Gozzoli sottolinea la necessità di controlli coordinati per garantire sicurezza. Per contrastare il problema, si propone l’istituzione di guardie di sicurezza, altrimenti i gestori potrebbero organizzare ronde private. Insomma, pronti a tutto pur di salvaguardare l’estate dai maranza. Già, perché il loro concetto di “ferie” è piuttosto peculiare: semplicemente traslocano e trasportano la spirale di violenza, sfrontatezza e devastazione dalla città ai lidi a loro più congegnali. Un fenomeno inaccettabile e che va arginato immediatamente.

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