
25/07/2025
Mentre a Gaza l’esercito israeliano uccide ogni giorno decine di civili palestinesi, 648 solamente tra il 9 e il 16 luglio, chi sopravvive deve fare i conti con tutto ciò che manca o gli è negato: aiuti umanitari bloccati, infrastrutture idriche essenziali inaccessibili o distrutte, carenza di combustibili.
Con l’ultimo ordine di evacuazione e l’attacco via terra di Deir el-Balah, città nel centro della Striscia, le zone dove i gazawi possono rifugiarsi sono rimaste pochissime: lembi di terra a Sud e a Ovest della città di Gaza. Nonostante Israele le definisca safe zones (zone sicure) bombardamenti e sparatorie letali sono piuttosto frequenti.
Secondo numerosi giuristi e centri di ricerca specializzati in diritto internazionale, tra cui le scuole di legge statunitensi Cornell e Yale e l’università di Pretoria in Sud Africa, gli attacchi dell’esercito israeliano violano la Convenzione ONU sulla prevenzione e punizione del crimine di genocidio. “Nello specifico, Israele ha commesso atti genocidi uccidendo e infliggendo danni gravi e calcolati per provocare la distruzione fisica dei palestinesi a Gaza, un gruppo protetto che costituisce una parte sostanziale del popolo palestinese”, si legge nel report redatto nel maggio del 2024.
Puoi leggere l’articolo completo di Simone Fant su Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/come-israele-annichilisce-la-vita-a-gaza-oltre-le-uccisioni