20/06/2025
Omaggio a Gastone Mosci tra riflessioni e affetti
Presentato il volume “Per Gastone Mosci” durante l’incontro commemorativo
Urbino, 19 giugno 2025 – Si è svolto ieri ad Urbino un sentito incontro in ricordo di Gastone Mosci, figura di spicco della vita culturale e accademica della città, intellettuale raffinato e promotore instancabile di dialogo tra arte, spiritualità e società. L’iniziativa, molto partecipata, ha visto la presenza di amici, colleghi, studiosi e artisti, riuniti per testimoniare l’impronta profonda che Mosci ha lasciato nel tessuto urbano e culturale del territorio marchigiano.
Durante l’evento è stato presentato anche il volume “Per Gastone Mosci – Percorsi tra parole e immagini”, pubblicato nei Quaderni di VivArte dall’associazione “L’Arte in Arte”. Il libro raccoglie oltre venti contributi, tra saggi, poesie, memorie personali e testimonianze visive, che disegnano un ritratto collettivo e corale dell’uomo e del pensatore.
La presentazione del volume è stata affidata al prof. Gianluca Murasecchi, artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, nonché amico intimo di Gastone Mosci. Il suo appassionato intervento ha tracciato un profilo profondo del pensatore e dell’uomo, definendone l’eredità come «un esempio di spirito rinascimentale fuori dal tempo, capace di unire le persone con gentilezza e rigore etico».
Murasecchi ha sottolineato come la scomparsa di Mosci segni per Urbino uno spartiacque culturale, richiamando l’urgenza di raccogliere il suo testimone in un tempo segnato da frammentazioni e antagonismi. Ha ricordato il legame, per Mosci indissolubile, tra arte, pensiero e responsabilità civile, tra il segno inciso e la parola poetica, tra la ricerca estetica e quella di senso. Nel suo discorso ha posto l’attenzione sulla forza interiore che ha animato Mosci fino all’ultimo: «un motore sempre acceso», capace di risvegliare intelligenze e coscienze. «La lotta di Mosci – ha detto – non era violenta, ma fatta di fermezza e coerenza, di strumenti umani al servizio del bene comune». E ha concluso con un appello alla città: «Qualcosa è venuto a mancare, ma non deve andare perduto. L’anima di Urbino ha bisogno di continuare il suo lavoro».
Il volume si apre con una biografia dettagliata che ripercorre le tappe fondamentali della sua vita accademica e civile: dalla collaborazione con Carlo Bo all’insegnamento universitario, dall’impegno sociale con le ACLI alla creazione di iniziative culturali che hanno segnato la vita cittadina.
Lungo le pagine si alternano testimonianze intense e affettuose di figure vicine, tra cui: Oliviero Gessaroli, Marta Bruscaglia, Christian Cassar, Manuel Cohen, Galliano Crinella, Germana Duca, Giuseppe Di Giangirolamo, Rosanna Gambarara, Maria Lenti, Gianluca Murasecchi #, Andrea Guerra, Maria Grazia Maiorino, Mario Narducci, Giordano Perelli, Sergio Pretelli, Raimondo Rossi, Fabio Maria Serpilli, Paolo Tesi e Riccardo Tonti Bandini.
Particolarmente significativo è stato anche il contributo scritto di tre personalità che, impossibilitate a partecipare all’incontro, hanno voluto comunque far sentire la loro vicinanza con riflessioni inviate per l’occasione: il prof. Piergiorgio Grassi, il prof. Sergio Pretelli e il dott. Federico Scaramucci. Le loro parole sono state lette con partecipazione e sensibilità da Susanna Galeotti, presidente dell’associazione L’Arte in Arte.
Oliviero Gessaroli, tra i promotori del volume, ha ricordato nel suo intervento l’amicizia lunga e operosa che lo legava a Mosci: «Questo tributo non è solo un ricordo, ma un ringraziamento per tutto ciò che Gastone ha trasmesso a noi e alla cultura di Urbino». La raccolta, ricca anche di immagini e disegni (tra cui quello in copertina di Giuseppe Di Giangirolamo), costituisce un’opera viva, densa di pensieri e memorie condivise, che restituisce la statura morale e intellettuale di un uomo capace di unire le persone intorno all’idea di cultura come bene comune.
Ringraziamenti e note editoriali
Il volume è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale L’Arte in Arte, della redazione di VivArte e alla partecipazione di numerosi autori che hanno condiviso i loro scritti e ricordi. Un ringraziamento speciale va alla famiglia di Gastone Mosci – Maria Grazia Sassi, Emanuele Mosci e Donato Mosci – per aver concesso con sensibilità e generosità la possibilità di pubblicare questo omaggio alla sua memoria.
Un sentito grazie anche a Michele Gianotti per la concessione di alcune fotografie, e a tutti coloro che hanno contribuito con parole, immagini e testimonianze a costruire un ritratto collettivo che tiene viva la figura di Mosci come uomo di pensiero, di cultura e di dialogo.
L’intento è quello di custodire e rilanciare l’eredità morale e culturale di Gastone Mosci, affinché il suo esempio di dedizione alla città, alla bellezza e al dialogo continui a ispirare il lavoro culturale di oggi e di domani.