Prehistorica Editore

Prehistorica Editore L’unica casa editrice italiana dedicata esclusivamente alla grande Letteratura francese, contemporanea e non, in traduzione.

Prehistorica Editore, progetto editoriale dedicato principalmente alla grande letteratura francese – contemporanea e non – tradotta in italiano, nasce sulle rive del fiume Mincio tra Peschiera del Garda e Valeggio nel 2019 da un'idea di Gianmaria Finardi, traduttore e francesista, e della sua compagna Giulia Mondini. Il piano editoriale di Prehistorica Editore è dedicato alla qualità e non alla qu

antità: pochi titoli all'anno, ma con un unico scopo, quello di imprimersi nell'immaginario di chi li sfoglia e li legge. Prehistorica Editore, La grande letteratura - non solo francese - che lascia il segno

“Perché la letteratura sopravviverà, se saprà porsi obiettivi smisurati.” (Italo Calvino)


I libri pubblicati:

Collana Ombre Lunghe:
“Battling il tenebroso” di Alexandre Vialatte, traduzione di René Corona
“Argomentazione di Linès-Fellow” di Jean-Marc Aubert, traduzione di Laura Marzi
“Il Tibet in tre semplici passi” di Pierre Jourde, traduzione di Silvia Turato
“Paese perduto” di Pierre Jourde, traduzione di Claudio Galderisi
"Fila dritto, gira in tondo" di Emmanuel Venet, traduzione di Lorenza Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco

Collana Chevillardiana:
“Sul riccio” di Éric Chevillard, traduzione di Gianmaria Finardi
“Sine die - Cronaca del confinamento” di Éric Chevillard, traduzione di Gianmaria Finardi
"Rovorosa" di Éric Chevillard, traduzione di Gianmaria Finardi

Collana Scintille:
“Marino il mio cuor” di Eugène Savitzkaya, traduzione di Gianmaria Finardi

"La prosa di Chevillard scivola via con una leggerezza che nasconde un lavoro di precisione quasi artigianale: ogni fras...
28/11/2025

"La prosa di Chevillard scivola via con una leggerezza che nasconde un lavoro di precisione quasi artigianale: ogni frase è un piccolo meccanismo perfetto di ironia, fantasia e intelligenza. Si ha la sensazione che l’autore si diverta a ribaltare le nostre aspettative, a portarci su percorsi narrativi improbabili ma costruiti con una coerenza sorprendente. E noi lettori finiamo per seguirlo con un misto di curiosità e complicità." Un invito alla lettura di “Santo cielo” di Èric Chevillard quello di Federico Sponza su Free Zone Magazine.

Concedetevi il tempo di questa lettura.

Santo cielo è un romanzo che si muove con disinvoltura tra humour e filosofia, tra gioco e riflessione: un equilibrio raro, che rende la lettura un vero piacere intellettuale.

Pierre Jourde ci riporta nella sua amata Alvernia con un libro inedito, in anteprima mondiale, che si incastona nel cosi...
27/11/2025

Pierre Jourde ci riporta nella sua amata Alvernia con un libro inedito, in anteprima mondiale, che si incastona nel cosiddetto “CICLO DELLA MONTAGNA”, forgiato a partire da “Paese perduto” e cesellato con “Il Tibet in tre semplici passi”, “La Prima pietra” e “Il Viaggio del divano letto”.

È una lettura che invita a rallentare, quella di Pierre Jourde nella sua ultima opera “Dalla Montagna perduta”, una scrittura densa e precisa, scalfita nella pietra, levigata dalla memoria.

Una montagna, quella narrata, che si rivolge all’uomo, alla memoria, alle sue paure, alle sue nostalgie, che si pone in discussione, lo interroga.

Jourde canta la montagna da par suo, senza sconti né riserve. Racconta la montagna tutta,in tutte le sue sfaccettature, con quanto ha di rassicurante e di sconvolgente, nei suoi colorivivaci e nel suo incomparabile nero.

Una montagna che richiede di fermarsi e di guardarsi dentro, guardare in faccia le proprie paure e affrontare la nostalgia dei luoghi, che obbliga a farsene qualcosa della sua brutale bellezza.

Nei cinque capitoli di Dalla Montagna perduta l’autore ci porta a vivere una montagna potente, ci conduce passo passo fra alpeggi, vette e vacche, trascinandoci fra le pagine al ritmo delle stagioni scandite da rituali atavici, facendo riverberare i personaggi come dei miti incastonati fra le rocce. Una scrittura potente, scolpita nella roccia.
Poesia efilosofia di un pensatore di montagna

“DALLA MONTAGNA PERDUTA”, PIERRE JOURDE
TRADUZIONE DI SILVIA TURATO
PREHISTORICA EDITORE
PAG.181 € 17

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"L’Alvernia di Jourde, la sentiamo entrare dentro di noi pur non avendola mai vista, perché il discorso sul passato, su ...
27/11/2025

"L’Alvernia di Jourde, la sentiamo entrare dentro di noi pur non avendola mai vista, perché il discorso sul passato, su tutto ciò che ci apparteneva e poi scompare lentamente davanti ai nostri occhi, è qualcosa che appartiene all’umano più che a una terra" Così Pierangelo Consoli narrando la sua lettura dell'ultima opera di Pierre Jourde "Dalla Montagna perduta " su Satisfiction.
Buona lettura!

La cosa più antipatica che si può chiedere a uno scrittore è: che genere di libri scrivi? Il genere: una di quelle cose che proprio si fa fatica a definire. A meno che tu non scriva gialli, rosa o neri. Queste sono le uniche sfumature definite. Poi, ovviamente, c’è la fantascienza, il fantasy,...

26/11/2025

È una lettura che invita a rallentare, quella di Pierre Jourde nella sua ultima opera “Dalla Montagna perduta”, una scrittura densa e precisa, scalfita nella pietra, levigata dalla memoria.

Una montagna, quella narrata, che si rivolge all’uomo, alla memoria, alle sue paure, alle sue nostalgie, che si pone in discussione, lo interroga.

Capitolo dopo capitolo, Jourde canta la montagna da par suo, senza sconti né riserve. Racconta la montagna tutta, in tutte le sue sfaccettature, con quanto ha di rassicurante e di sconvolgente, nei suoi colori vivaci e nel suo incomparabile nero.

Una montagna che richiede di fermarsi e di guardarsi dentro, guardare in faccia le proprie paure e affrontare la nostalgia dei luoghi, che obbliga a farsene qualcosa della sua brutale bellezza.

Nei cinque capitoli di “Dalla Montagna perduta” l’autore ci porta a vivere una montagna potente, ci conduce passo passo fra alpeggi, vette e vacche, trascinandoci fra le pagine al ritmo delle stagioni scandite da rituali atavici, facendo riverberare i personaggi come dei miti incastonati fra le rocce.

Ben lungi dalle ricette dell’esotismo fine a sé stesso, dell’ingenuità a ispirazione realista o del folclorismo, Jourde racconta la vita di montagna, in tutte le sue sfaccettature, con quanto ha di profondamente rassicurante e di altamente sconvolgente.

Una scrittura potente, scolpita nella roccia.

“DALLA MONTAGNA PERDUTA”, PIERRE JOURDE
TRADUZIONE DI SILVIA TURATO
PREHISTORICA EDITORE
PAG.181 € 17

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Gabriele Ottaviani su Convenzionali a proposito della nuova opera di Pierre Jourde "Dalla montagna perduta": "Un gioiell...
25/11/2025

Gabriele Ottaviani su Convenzionali a proposito della nuova opera di Pierre Jourde "Dalla montagna perduta":

"Un gioiello sontuoso e sorprendente di nitore cristallino, una prova narrativa maestosa e formidabile che vellica un numero impressionante di suggestioni".

di Gabriele Ottaviani Dalla montagna perduta, Pierre Jourde, Prehistorica. Traduzione di Silvia Turato. Un gioiello sontuoso e sorprendente di nitore cristallino, una prova narrativa maestosa e for…

«“Dalla montagna perduta” è un libro che richiede ascolto: non si legge, si respira. È un invito a fermarsi, a misurare ...
23/11/2025

«“Dalla montagna perduta” è un libro che richiede ascolto: non si legge, si respira. È un invito a fermarsi, a misurare la distanza tra la parola e la pietra, tra l’uomo e la sua origine.
Pierre Jourde ci consegna una montagna che non si scala, ma si contempla. Una montagna che racconta l’uomo smarrito, il mondo che resiste e la bellezza che sopravvive alla distruzione.
Nel silenzio delle vette, la sua voce risuona come un’eco antica, un atto d’amore e di paura verso ciò che è più grande di noi.»
Alessia Alfonsi LIBRERIAMO

«Una poesia ruvida, si sarebbe portati a dire quasi brutale, ma nell’accezione per cui un dirupo che squarcia le montagne per rivelare alla vista la luce del sole dopo un cammino tra i boschi, diventa un «orrido», una visione di indicibile e impressionante bellezza.»
Guido Caldiron IL MANIFESTO

Nei cinque capitoli di “Dalla Montagna perduta” l’autore Pierre Jourde ci porta a vivere una montagna potente, ci conduce passo passo fra alpeggi, vette e vacche, trascinandoci fra le pagine al ritmo delle stagioni scandite da rituali atavici, facendo riverberare i personaggi nella loro brutale bellezza.

Ben lungi dalle ricette dell’esotismo fine a sé stesso, dell’ingenuità a ispirazione realista o del folclorismo, Jourde racconta infatti la vita di montagna, in tutte le sue sfaccettature, con quanto ha di profondamente rassicurante e di altamente sconvolgente. Si rivolge all’uomo, alla memoria, alle sue paure, alle sue nostalgie.

Una scrittura potente, scolpita nella roccia.

Pierre Jourde: “Dalla montagna perduta”

"La montagna, è un’ascesa insieme fisica e mentale: dalle vette, infatti, sembra sempre dipanarsi una visione più nitida...
23/11/2025

"La montagna, è un’ascesa insieme fisica e mentale: dalle vette, infatti, sembra sempre dipanarsi una visione più nitida e globale anche sull’umano"

Lamberto Santuccio su SoloLibri ci porta a scoprire le vette di senso e di stile della lettura dell'ultima opera di Pierre Jourde "Dalla montagna perduta".

Buona lettura!

Prehistorica editore, 2025 - Una raccolta di testi insieme narrativi e filosofici che ci permette di viaggiare in Alvernia, nel cuore apparentemente vuoto e spopolato della Francia, alla scoperta dell'immaginario dell'autore e delle caratteristiche tutte in pendenza dell'essere umano.

“Una poesia ruvida, si sarebbe portati a dire quasi brutale, ma nell’accezione per cui un dirupo che squarcia le montagn...
22/11/2025

“Una poesia ruvida, si sarebbe portati a dire quasi brutale, ma nell’accezione per cui un dirupo che squarcia le montagne per rivelare alla vista la luce del sole dopo un cammino fra i boschi, diventa un orrido, una visione di indicibile e impressionante bellezza”.

Così Guido Caldiron celebra oggi l’uscita di “Dalla montagna perduta” di Pierre Jourde su Il Manifesto di oggi. Un momento di lettura da dedicarsi.

21/11/2025

“Non abiteremo mai davvero, non realmente, il nostro mondo, se non tramite la letteratura, a cui dobbiamo chiedere di rivelarci il senso dell’esistenza”: così l’immenso Pierre Jourde su “Dalla montagna perduta”, alla LibrOsteria di Padova con Marianna Bonelli - che ringraziamo di cuore.

20/11/2025

Prosegue il tour Prehistorico di Pierre Jourde. Tappa di rito alla Libreria Arcadia di Rovereto dove ritrovarsi con i lettori, sempre attenti e curiosi. Un momento di confronto anche attorno alla traduzione con Silvia Turato, che oltre a essere libraia di Arcadia è la traduttrice dell’ultima opera di Pierre Jourde “Dalla montagna perduta”. Che dire se non … alla prossima!

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Valeggio Sul Mincio

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