Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane

Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane, Sito Web di notizie e media, Via Montegrappa, 43, Varazze.

Il sito "Vaso di Pandora - Dialoghi in Psichiatria e Scienze Umane" è una piattaforma dedicata all'approfondimento scientifico e culturale nel campo della psichiatria e delle scienze umane.

Sempre più precocemente compaiono pubblicità di famosi prodotti in confezione natalizia. Scintillio, famiglie felici, gi...
04/12/2025

Sempre più precocemente compaiono pubblicità di famosi prodotti in confezione natalizia. Scintillio, famiglie felici, gioielli speciali, bambini curiosi e sorpresi dalle meraviglie dell’attesa. Tutto questo mentre molti di noi iniziano ad avere crisi sincopali quando all’orecchio giunge per la prima volta quell’odioso motivetto che un tempo ci faceva sognare e ballare. Osserviamo come i supermercati si riempiano molto prima di leccornie che rimarranno per molto tempo dopo. L’illusione è quella di dilatare il tempo della festa, ma il risultato è la sua negazione in qualsiasi delle sue declinazioni. Da quella tradizionale religiosa, familiare e finanche commerciale. Emblema di una dispersione di senso che annienta e genera stress e che si somma a quello delle maratone quotidiane delle famiglie. Ed il Natale diventa una faccenda da sbrigare come molte altre.
Leggi qui l'articolo di Tania Milletti

L’attesa rimanda all’aspettare, al contemplare, al fermarsi. Viviamo tantissimi momenti diversi ma abbiamo la costante sensazione di accelerazione

Un’antica favola africana ci parla di come sarebbe iniziato il più che millenario rapporto di soggezione della donna all...
30/11/2025

Un’antica favola africana ci parla di come sarebbe iniziato il più che millenario rapporto di soggezione della donna all’uomo. Ai tempi dei tempi, lei e lui avrebbero avuto uguale forza muscolare, e questa parità aveva conseguenze sgradevoli: le liti e le conseguenti frequenti risse non finivano mai, non si arrivava mai a una decisione, ne conseguiva un intollerabile infinito disordine. L’uomo se ne è lamentato con la Divinità, e questa ha risolto il problema dotandolo di una quota aggiuntiva di muscoli, conferendogli così indiscusso potere decisionale; in compenso, ha disposto che la donna regnasse in cucina e nel letto coniugale. Storia interessante perché, in ottica sorprendentemente vicina alla nostra attuale, vedeva la superiorità maschile, e il confinamento della donna in ruoli servili e di strumento di piacere, come fatti per nulla naturali ma anzi in qualche modo costruiti e acquisiti; e così in qualche modo li storicizzava. E ci parla del rapporto fra potere e violenza, così evidente ancor oggi nelle istituzioni statali. Lo Stato è una invenzione mirante al controllo della violenza: non l’ha eliminata né lo poteva poiché tale controllo richiedeva, per essere effettivo, una costrizione, sia pure contenuta e spesso virtuale, nonché fondata su adesione e consenso collettivo.
Leggi qui l'articolo di Pasquale Pisseri

Credo possa essere produttivo un approccio che miri alla comprensione delle dinamiche che sottendono la violenza sulle donne

Il correntismo politico funziona come una difesa narcisistica. Offre identità e sicurezza, ma riduce la capacità critica...
24/11/2025

Il correntismo politico funziona come una difesa narcisistica. Offre identità e sicurezza, ma riduce la capacità critica. Il dibattito si appiattisce sul linguaggio di gruppo, dove ogni parola serve a confermare l’appartenenza. L’adesione prende il posto del pensiero. Così la politica, invece di elaborare la propria crisi, la ripete.
Leggi qui l'articolo di Alessio Anselmi

A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, il suo sguardo resta una bussola per leggere la politica contemporanea.

I minori sono vittime innocenti delle guerre, dei genocidi, della fame, dei cambiamenti climatici, delle migrazioni e su...
19/11/2025

I minori sono vittime innocenti delle guerre, dei genocidi, della fame, dei cambiamenti climatici, delle migrazioni e subiscono le conseguenze della globalizzazione, delle rivoluzione digitale e della multiculturalità. Tutti temi intrecciati in una intersezionalità sempre più complessa dei determinanti sociali della salute sia fisica che mentale. Non c’è un bambino senza una madre (Winnicott) o un care giver, e questo rende necessario uno sguardo relazionale, sulla condizione femminile, sulla nozione di paternità, sulla concezione della famiglia e il tipo di comunità.
Leggi qui l'articolo di Pietro Pellegrini

Il tentativo di comprendere la tragedia di Muggia deve andare oltre l’imprevedibilità e la fatalità. Con l’umana pietas umana la ricerca può superar

Io penso che sia gravissimo che un Ministro degli Interni si arroghi il diritto di proporre una “terza via”, cioè la via...
18/11/2025

Io penso che sia gravissimo che un Ministro degli Interni si arroghi il diritto di proporre una “terza
via”, cioè la via del Manicomio buono. Il problema della gestione corretta della Salute Mentale è un problema sanitario e come tale deve rimanere inquadrato: non è un problema di Ordine Pubblico. Forse il Ministro Piantedosi non si è accorto della Legge 180, la legge Basaglia, che oltre a proporre la chiusura dei Manicomi, proponeva l’istituzione di Servizi territoriali che fossero in grado di svolgere gli stessi compiti: curare i pazienti e sostenere le loro famiglie.
Leggi qui l'articolo di Andrea Narracci

La questione che pone Massimo Ammaniti è largamente condivisibile: non si può rendere i Servizi per la Salute Mentale progressivamente insufficienti

Una donna, per quanto ne sappiamo mentalmente molto disturbata, uccide il figlio preadolescente con modalità particolarm...
18/11/2025

Una donna, per quanto ne sappiamo mentalmente molto disturbata, uccide il figlio preadolescente con modalità particolarmente efferata: lo sgozzamento. Questo doloroso fatto ci confronta ancora una volta con la grande problematicità del necessario prendersi cura del disturbo mentale grave, e la necessità di farlo in un’ottica più ampia di quella del classico atto medico. Anche la medicina somatica non è, ovviamente, onnipotente, e la sua evoluzione è soggetta a prendere false vie; atti escogitati come terapeutici possono rivelarsi inutili, ma raramente molto nocivi. Ma ciò è molto più verosimile quando ci si occupa della sofferenza mentale grave: gli atti introdotti come provvidi e a lungo ripetuti possono rivelarsi flagelli. Basti pensare alla storia dei manicomi – nati come particolarissimo presidio sociosanitario, a lungo difesi anche da psichiatri scrittori come Tobino – o a quella dell’elettrochoc: c’era chi riteneva il suo inventore, Cerletti, meritevole del Nobel! È molto probabile che false vie come queste abbiano a che fare con dinamiche ambivalenti e con lo stigma che ne deriva.
Leggi qui l'articcolo di Pasquale Pisseri

La tragedia di Trieste ci confronta ancora una volta con la grande problematicità del necessario prendersi cura del disturbo mentale grave

Si può cercare di prevenire e intervenire precocemente ma non vi sono evidenze scientifiche che consentano con certezza ...
14/11/2025

Si può cercare di prevenire e intervenire precocemente ma non vi sono evidenze scientifiche che consentano con certezza di predire e prevenire atti auto ed eteroaggressivi. Questo in tutti i sistemi sanitari che pure hanno diverse organizzazioni: Ospedali Psichiatrici civili e giudiziari, Residenze giudiziarie ad alto, medio, basso livello di sicurezza, possibilità di detenzione sulla base della pericolosità. Tanto che, in questi giorni, fatti isolati commessi da persone con disturbi mentali sono accaduti in Francia (investimento in auto) e Regno Unito (accoltellamento su un treno). Per non parlare delle stragi con armi negli USA. La prevenzione, se realizzata solo aumentando il numero dei reati e le pene, ha dimostrato di avere una bassa efficacia nella deterrenza pur comportando un consistente aumento delle persone detenute o limitate nella libertà con gravi conseguenze sul sovraffollamento delle carceri e degli istituti per minori con un crescente impegno umano ed economico.
Leggi qui l'articolo di Pietro Pellegrini

La prevenzione di atti violenti, se realizzata solo aumentando il numero dei reati e le pene, ha una bassa efficacia nella deterrenza

Non credo, in merito all'accoltellamento di piazza G*e Aulenti, che la soluzione sia quella della “terza via”, proposta ...
11/11/2025

Non credo, in merito all'accoltellamento di piazza G*e Aulenti, che la soluzione sia quella della “terza via”, proposta da Piantedosi: se fosse appropriato pensare che, a doversi occupare di un problema del genere, sia il Ministro degli Interni, questo significherebbe che si tratta di un problema di ordine pubblico, con il rischio di tornare a prima della Legge Basaglia, quando i ricoveri li facevano i poliziotti. E vi assicuro, avendo sperimentato quel tipo di organizzazione, che non era quello il modo di affrontare il problema.

Leggui qui l'articolo di Andrea Narracci

Io credo che ci sia un punto da prendere in considerazione: che cosa è accaduto quando il paziente ha deciso di andar via dalla Comunità?

La vicenda dell’accoltellamento a Milano, in Piazza G*e Aulenti, dove un signore sulla soglia della sessantina ha colpit...
10/11/2025

La vicenda dell’accoltellamento a Milano, in Piazza G*e Aulenti, dove un signore sulla soglia della sessantina ha colpito alla schiena una a lui sconosciuta signora che si stava recando al lavoro, ha scatenato uno scroscio di reazioni nell’opinione pubblica, sui media e da parte della politica.

La paura appare come l’emozione immediata, quasi circuitaria, soprattutto in una società proiettata verso l’illusoria ricerca del controllo di ciò che potrebbe apparire imprevedibile. La rabbia è una forma di difesa dalla paura, e scaturisce anch’essa visceralmente senza uno spazio elaborativo che permetta la giusta identificazione dell’oggetto stesso della rabbia. Poi nasce il desiderio di ricostruire la dinamica, la sequenza di microeventi che possono condurre ad una spiegazione chiara, definitiva, nella quale anche l’imprevedibilità possa essere masticata e digerita. Da qui, ancora, un’altra raffica di reazioni ed emozioni, compenetrate di elementi ideologici, moltiplicate dalla rete ed amplificate dalle opinioni di esperti e politici.

Leggi qui l'articolo di Paolo Rossi

La vicenda dell’accoltellamento a Milano, in Piazza G*e Aulenti ha scatenato uno scroscio di reazioni nell’opinione pubblica

La materia, come la psiche, non è mai completamente visibile. Ogni atto di conoscenza, di trasformazione o di sogno è un...
07/11/2025

La materia, come la psiche, non è mai completamente visibile. Ogni atto di conoscenza, di trasformazione o di sogno è un piccolo effetto tunnel. Un salto dell’anima oltre la barriera della forma.
leggi qui l'articolo di Maurizio Peciccia

La scoperta premiata con il Nobel per la Fisica 2025: l’osservazione dell’effetto tunnel quantistico su scala macroscopica

Anche nella psicoterapia, ogni storia di vita ha il suo significato, e la relazione con ognuno dei pazienti è come una t...
05/11/2025

Anche nella psicoterapia, ogni storia di vita ha il suo significato, e la relazione con ognuno dei pazienti è come una tela che si mostra nei suoi dettagli rivelando delle trame spesso inaspettate. Piano piano si uniscono i puntini di quella storia e viene fuori un disegno che è sempre unico ancorchè soggetto a rimaneggiamenti.
Leggi qui l'articolo di Tania Milletti

Le tre ciotole dell’analista non possono prescindere dall’analisi personale, quella  nostra interminabile, nelle sue declinazioni e periodi di vita.

Questo weekend appena trascorso mi sollecita come ogni anno alla riflessione sul senso della morte e sulla sua simbolizz...
04/11/2025

Questo weekend appena trascorso mi sollecita come ogni anno alla riflessione sul senso della morte e sulla sua simbolizzazione. Che si tratti della notte di Halloween, del Día de los Mu***os messicano o del Giorno dei Morti italiano, in ognuna di queste ricorrenze si manifesta un bisogno comune: trasformare la perdita in memoria, e la paura in significato.

Leggi qui l'articolo di Francesca Nazareth

Halloween, il Día de los Mu***os e il Giorno dei Morti rispondono a un’esigenza universale: dare forma al dolore, per renderlo pensabile.

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