04/12/2025
Sempre più precocemente compaiono pubblicità di famosi prodotti in confezione natalizia. Scintillio, famiglie felici, gioielli speciali, bambini curiosi e sorpresi dalle meraviglie dell’attesa. Tutto questo mentre molti di noi iniziano ad avere crisi sincopali quando all’orecchio giunge per la prima volta quell’odioso motivetto che un tempo ci faceva sognare e ballare. Osserviamo come i supermercati si riempiano molto prima di leccornie che rimarranno per molto tempo dopo. L’illusione è quella di dilatare il tempo della festa, ma il risultato è la sua negazione in qualsiasi delle sue declinazioni. Da quella tradizionale religiosa, familiare e finanche commerciale. Emblema di una dispersione di senso che annienta e genera stress e che si somma a quello delle maratone quotidiane delle famiglie. Ed il Natale diventa una faccenda da sbrigare come molte altre.
Leggi qui l'articolo di Tania Milletti
L’attesa rimanda all’aspettare, al contemplare, al fermarsi. Viviamo tantissimi momenti diversi ma abbiamo la costante sensazione di accelerazione