Storie avvolgibili

Storie avvolgibili Independent podcast boutique.
🎧 Originals per immaginare.
🎙 Branded per raccontare le aziende.

Una giostra di follia, che diventa calcio, e gol, ed emozioni che diventano storia e ricordi. È l’incipit dell’ultima pu...
12/12/2025

Una giostra di follia, che diventa calcio, e gol, ed emozioni che diventano storia e ricordi.

È l’incipit dell’ultima puntata di 6x6 - Sei gol di separazione, che parte da una marcatura siglata da “El Loco” Houseman e arriva a toccare una delle leggende del calcio di fine secolo, quello Jurgen Klinsmann che prima emozionerà i tifosi dell’Inter e poi ricorderemo mentre prova a dare la carica dalla panchina ai suoi uomini, un’estate di quasi vent’anni fa, magica per noi e maledetta per i tedeschi.

In mezzo, tanto calcio di un’epoca diversa, dove le immagini erano molte meno e i sogni - forse - molti di più.

Pronti a vivere questa magia con noi?

Ascolta la nuova puntata di 6x6 - Sei gol di separazione su tutte le principali piattaforme d’ascolto.
👉 https://bit.ly/4pvpzIJ

Prendere una decisione in azienda non è mai solo una questione di strumenti, tecnologie o procedure: è, prima di tutto, ...
11/12/2025

Prendere una decisione in azienda non è mai solo una questione di strumenti, tecnologie o procedure: è, prima di tutto, una questione di sguardo.

Lo sapeva bene Henry Beck, il disegnatore che trasformò la metropolitana di Londra in una rete inedita, leggibile, immediata, quasi intuitiva, semplicemente cambiando la prospettiva da cui osservare il problema. Non più distanze geografiche, ma necessità reali delle persone.
È proprio da qui che parte la prima puntata di "Sfide invisibili", il podcast nato per raccontare ciò che nelle PMI spesso resta sullo sfondo: l’incertezza, la volontà di cambiare, il disagio di fare un passo oltre l’abitudine, ma anche la sorprendente lucidità che può nascere quando si prova a ricombinare ciò che già esiste.

Francesca Penzo (Grigoris la Bakery) e Sandro Periotto (CIMAX) hanno partecipato al percorso di innovazione del progetto Veneto Impresa Accelerazione, lavorando su sfide molto diverse tra loro. Eppure, nel confronto, hanno scoperto che il terreno comune esiste: sta nella capacità di guardare ai processi quotidiani come a sistemi migliorabili, e nel coraggio di accettare che la soluzione non è quasi mai dove la si cercava all’inizio.

🎧 Il primo episodio è online. Ascoltalo sulla tua piattaforma preferita! 👉 https://bit.ly/4aJZZLA

🎾 Un giorno fu esclusa da una foto perché portava i pantaloni. Qualche anno dopo, cambiò la storia dello sport femminile...
05/12/2025

🎾 Un giorno fu esclusa da una foto perché portava i pantaloni. Qualche anno dopo, cambiò la storia dello sport femminile.

Billie Jean King è stata una delle più grandi tenniste di sempre. Ma anche molto di più: attivista, pioniera, ribelle, ha lottato tutta la vita per la parità di genere e i diritti civili. Ha sfidato regole, stereotipi, istituzioni, costruendo nuovi spazi per le atlete, dentro e fuori dal campo.
Nel secondo episodio di "Campionesse ribelli", ripercorriamo la sua incredibile traiettoria: dagli esordi a Long Beach alla fondazione della WTA, dalle battaglie per i premi uguali tra uomini e donne alla “Battle of the Sexes” contro Bobby Riggs, vista da 90 milioni di persone nel mondo. Senza dimenticare il percorso intimo e doloroso con cui ha rivendicato il diritto di essere sé stessa.
Una storia in cui sport e attivismo si fondono in una figura che ha cambiato per sempre l’idea stessa di cosa voglia dire vincere. Una voce che non ha mai smesso di lottare e che oggi vogliamo farvi sentire.

🎙Campionesse ribelli è una serie podcast Original prodotta da Storie avvolgibili
📚 Tratta dal libro "Campionesse ribelli. Trenta storie di sport per ragazze intrepide" (Aliberti 2020)
✍🏼 Di Sandro Bocchio e Giovanni Tosco
🎧 Il secondo episodio, narrato da Giovanni Tosco, con un intervento di Elena Linari, è ora disponibile su tutte le piattaforme! Ascoltalo sulla tua preferita 👉 https://bit.ly/4pVTDNH

E allora, per andare al Mondiale siamo di nuovo qui, ai maledetti spareggi.Del perché e come siamo arrivati a questo pun...
28/11/2025

E allora, per andare al Mondiale siamo di nuovo qui, ai maledetti spareggi.
Del perché e come siamo arrivati a questo punto, riflettono insieme Diego Alverà e Jvan Sica nel nuovo episodio de Lo Stato della Nazionale: prima di ascoltare la nuova puntata, proviamo a stilare la ricetta per passarli, gli spareggi, pescando dalla nostra storia più recente.

🎧 L’episodio 20 è ora disponibile su tutte le piattaforme audio!
https://bit.ly/3KeCwHK

In collaborazione con Figurine Mondiali Europei

🏅È cominciato tutto davanti a uno specchio, a sei anni.Simone ripete la parola “mamma”, cercando il coraggio di usarla c...
25/11/2025

🏅È cominciato tutto davanti a uno specchio, a sei anni.
Simone ripete la parola “mamma”, cercando il coraggio di usarla con la donna che l’ha cresciuta: sua nonna Nellie. In quella scena minuscola, si intravede già tutto: il contesto, il dolore, la trasformazione, la forza che servirà per diventare la più grande ginnasta della storia.

Nel primo episodio di "Campionesse ribelli", entriamo nella vita di Simone Biles. La vediamo crescere, tra ingiustizie e oppressioni, affetti faticosamente ritrovati, allenamenti durissimi, molestie denunciate con coraggio e fatica, conquiste che sembravano impossibili. Ripercorriamo le sue vittorie olimpiche, i record, ma anche il momento in cui tutto si ferma: a Tokyo 2021, perché lei possa poi rinascere ancora, più forte di prima.

La sua è una storia sportiva e insieme personale, che attraversa il trauma degli abusi, la pressione mediatica, il coraggio di parlare di salute mentale in un ambiente che troppo spesso la ignora.

Oggi, in particolare, in occasione della Giornata Nazionale per l’eliminazione della violenza di genere, vogliamo raccontarvela: per tutte le donne che, come Simone Biles, conoscono la violenza sistemica e l’hanno vissuta sulla propria pelle, ma soprattutto per coloro che non hanno voce per raccontarsi; per chi non sta sotto i riflettori e per chi cerca parole nuove per (ri)scrivere un mondo diverso.
Lo facciamo perché il nostro mestiere è la narrazione, perché siamo convinte e convinti che le parole possano rivoluzionare il mondo, e che cambiare punto di vista sia necessario per avere un impatto sulla realtà.

🎙 "Campionesse ribelli" è la nostra nuova serie, fuori ora su tutte le piattaforme.
📚 Tratta dal libro "Campionesse ribelli. Trenta storie di sport per ragazze intrepide" (Aliberti 2020), di Sandro Bocchio e Giovanni Tosco, che firmano anche la narrazione della serie.
🎧 Ascolta la storia di Simone Biles, e segui la serie per scoprire tutte le altre 👉 https://bit.ly/4p8DswA

Questo mese vogliamo raccontarvi storie di ribellione. 🏃‍♀️ Storie di atlete straordinarie, non solo per i titoli vinti,...
21/11/2025

Questo mese vogliamo raccontarvi storie di ribellione.
🏃‍♀️ Storie di atlete straordinarie, non solo per i titoli vinti, ma per tutto ciò che hanno attraversato, per i limiti che hanno superato sia in gara che nella vita.
Sono storie di corpi che resistono, e di percorsi solitari diventati collettivi.
C’è chi ha sfidato un destino avverso, chi è tornata a gareggiare dopo la guerra, chi ha aperto spazi per le donne dove non c’erano. E poi chi ha detto coraggiosamente “no”, per salvaguardare la propria salute mentale, e non mettere a tacere la verità.
Campionesse ribelli è un podcast che parla di sport femminile, certo. Ma soprattutto parla di libertà, rappresentazione, possibilità.
Cinque episodi, cinque racconti, cinque ribellioni differenti.

🎙 Tratto dal libro "Campionesse ribelli. Trenta storie di sport per ragazze intrepide" (Aliberti, 2020);
✍🏼 scritto e narrato dagli autori del libro, Sandro Bocchio e Giovanni Tosco;
🎤 con gli interventi di Carlotta Gilli, Rachele Somaschini, Elena Linari, Elisabetta Mijno, Valeria Straneo.
Da oggi disponibile su tutte le principali piattaforme podcast 👉 https://bit.ly/48rjlUb

Buon ascolto ribelle! 🔥

19/11/2025

Cinque storie, cinque sfide personali, sportive, sociali.
E cinque atlete che hanno rotto gli schemi, superato ostacoli, aperto strade possibili.

Con uno sguardo empatico, senza retorica e, soprattutto, con la voglia di scoprire cosa significhi (ri)scrivere la storia dello sport femminile tra pregiudizi e discriminazioni, gli autori raccontano le ribellioni di queste straordinarie campionesse, dentro e fuori dal campo.

🎙 Campionesse ribelli è una serie podcast Original, tratta dal libro Campionesse ribelli. Trenta storie di sport per ragazze intrepide (Aliberti 2020)
✍🏼 Di Sandro Bocchio e Giovanni Tosco
🎤 Con gli interventi di Carlotta Gilli, Rachele Somaschini, Elena Linari, Elisabetta Mijno, Valeria Stranio.

🎧 Ascoltala su tutte le principali piattaforme dal 21 novembre! 🔥

Tina Merlin, nata a Trichiana (Belluno) nel 1926, è stata una delle voci più coraggiose del giornalismo italiano del dop...
15/11/2025

Tina Merlin, nata a Trichiana (Belluno) nel 1926, è stata una delle voci più coraggiose del giornalismo italiano del dopoguerra. La sua ribellione comincia da giovanissima, come staffetta partigiana nella brigata “7° Alpini”. È lì che impara cosa significhi opporsi a un potere ingiusto e rischiare davvero per la verità.

Dopo la guerra entra a "L’Unità" e inizia a raccontare ciò che accade nelle montagne bellunesi. Negli anni cinquanta si imbatte nella grande diga del Vajont, costruita dalla SADE. Intuisce presto che quella storia non riguarda solo l’ingegneria, ma la vita delle comunità di valle: frane, instabilità del monte Toc, paure ignorate. Scrive ciò che vede, e per questo, nel 1959, viene denunciata per “diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico”. Verrà assolta, ma quel processo dice molto: chi prova a mettere in luce una verità scomoda viene spesso trattato come un intralcio.

Merlin continua a seguire ogni movimento della montagna, ogni scossa e ogni crepa. Quando il 9 ottobre 1963 il monte Toc frana nel bacino e l’onda scavalca la diga travolgendo Longarone e i paesi vicini, uccidendo quasi duemila persone, le sue parole di prima diventano prova di ciò che molti non avevano voluto ascoltare. La sua ribellione fu un lavoro ostinato, poiché era impegnata a raccontare, giorno dopo giorno, ciò che accadeva davvero. Per lei informare significava anche proteggere chi non aveva voce. Nel 1964 pubblica Sulla pelle viva, uno dei primi libri a denunciare con rigore responsabilità e omissioni legate alla tragedia del Vajont.

Nel corso della sua carriera continuerà a occuparsi di lotte sociali, lavoro, montagna, comunità marginalizzate, sempre dalla parte di chi rischiava di essere dimenticato.
Tina Merlin non cercava lo scontro: cercava la verità. E la sua storia resta un esempio limpido di ribellione civile.
Con lei, prosegue il nostro viaggio nelle storie ribelli, e tra quelle vite che, anche senza gesti plateali, hanno cambiato per sempre il modo in cui guardiamo il mondo.

⚽️ Ci sono gol che fanno la storia, e che a modo loro la storia la segnano.Quando Mancini calcia con il tacco contro il ...
14/11/2025

⚽️ Ci sono gol che fanno la storia, e che a modo loro la storia la segnano.

Quando Mancini calcia con il tacco contro il Parma, nel 1999, non lo fa forse con l'idea di voler entrare nei reel e nei tiktok di vent'anni dopo. Forse sa solo che il genio è quel fattore che se lo segui prima o poi vieni premiato con una specie di immortalità, quella che accompagna gli artisti che restano anche quando i decenni passano veloci.
Non ha avuto la stessa allure il gol siglato da Albertini qualche anno più tardi, nel 2004, contro il Lecce di Zeman. Una punizione che oggi non circola sui social, ma che a modo suo ha segnato la storia di uno che ha fatto scuola nel ruolo di regista. Fu infatti l'ultimo in carriera in campionato per l'ex Milan, prima di vestire per cinque volte la maglia del Barcellona e infine ritirarsi un anno più tardi.

In mezzo a questi due poli opposti, ci sono altre storie che hanno fatto la storia, a modo loro e senza che ci si facesse particolarmente caso.

Jvan Sica e Diego Alverà le esplorano tutte, senza fretta e prendendosi il giusto tempo nella nuovo episodio di "6x6. Sei gol di separazione".

🎧 Scoprilo e ascoltalo sulla tua piattaforma preferita: è ora fuori ovunque 👉 https://bit.ly/4pgew5X

Yayoi Kusama, artista giapponese, nata nel 1929 a Matsumoto, Giappone, è una delle voci più potenti dell’arte del second...
11/11/2025

Yayoi Kusama, artista giapponese, nata nel 1929 a Matsumoto, Giappone, è una delle voci più potenti dell’arte del secondo Novecento. E anche la sua è una storia di ribellione.

Ribellione verso la famiglia patriarcale, che avrebbe voluto per lei un destino docile, ribellione rispetto a una cultura, quella nipponica del dopoguerra, che lasciava pochissimo spazio alla libertà femminile, ribellione nei confronti dei linguaggi artistici maschili e canonici, che per lei non erano abbastanza.
A ventinove anni lascia il Giappone con sessanta kimono e duemila disegni, destinazione: New York. Non parla la lingua, non ha soldi, ma ha un’urgenza: esistere e, di conseguenza, creare.
A lungo ignorata dai critici, si impone in una scena artistica dominata dagli uomini creando una forma d’arte ossessiva, personale, psicosomatica. Dipinge reti e puntini che si moltiplicano all’infinito: è il suo modo di esorcizzare traumi e allucinazioni. Le sue Infinity Nets e le Soft Sculptures sono il tentativo di afferrare il caos interiore e trasformarlo in materia visibile.

Negli anni Sessanta, attraverso i suoi Naked Happenings, le performance in cui dipinge pois sui corpi nudi di uomini e donne nei luoghi simbolo dell’America, si ribella alla sessuofobia interiorizzata nella sua infanzia e trasforma il trauma in linguaggio. Sperimenta, provoca, si prende lo spazio negato. Scrive lettere a Nixon per chiedere pace, lancia la sua linea di moda, e trasforma il corpo, il proprio e quello altrui, in superficie artistica.
La ribellione, per Kusama, è un atto artistico, quotidiano, radicale. È un lavorare senza tregua, fino all’auto-obliterazione. Un’arte che cura, che sovverte, che mostra cosa può significare sopravvivere quando si è fragili, visionarie, dissidenti.
Dal 1977 vive per scelta in una clinica psichiatrica in Giappone, dove continua a dipingere ogni giorno. Le sue opere sono oggi ovunque: dalle stanze immersive di specchi e luci alle collezioni dei musei più prestigiosi, fino alle collaborazioni con la moda. Ma il vero capolavoro è stato rimanere fedele alla propria visione, fino in fondo.

Yayoi Kusama non ha chiesto il permesso: ha dipinto tutto quello che le faceva paura.
Con lei, continua il nostro viaggio nelle storie di ribellione: vite che si fanno spazio dove non era previsto, e ci insegnano un modo nuovo di stare al mondo.

Scrittrice e teorica femminista, nata Gloria Jean Watkins a Hopkinsville, Kentucky, nel 1952, ha poi reso omaggio alle d...
07/11/2025

Scrittrice e teorica femminista, nata Gloria Jean Watkins a Hopkinsville, Kentucky, nel 1952, ha poi reso omaggio alle donne della sua famiglia scegliendo come pseudonimo il nome della sua bisnonna materna, scritto in minuscolo per sottolineare “l'importanza dei libri, non di chi sono io”.

La sua è stata una ribellione non spettacolare, ma radicale, consistente, metodica, e portata avanti attraverso la scrittura, l’insegnamento, e la costruzione di spazi di pensiero e di trasformazione sociale.
Insegnare, per lei, non era addestrare, ma creare occasioni di incontro tra storie e voci. Scrisse l’illuminante “Insegnare a trasgredire”, perché per lei trasgressione significava rompere la verticalità delle gerarchie del sapere, spostarsi dal centro, (in un elogio, per l’appunto, del margine, come recita uno dei suoi titoli più conosciuti) e rifiutare l’idea di un soggetto universale, ovvero l’uomo bianco, borghese, occidentale etero, che parli a nome di tutti, per riconoscere invece le verità dei diversi corpi, delle esperienze, dei luoghi.

Ha sempre sostenuto che il femminismo non fosse una guerra tra i generi, ma un progetto collettivo di liberazione: per lei gli uomini non furono mai nemici, ma alleati potenziali, anch'essi danneggiati dal patriarcato. Una posizione radicale e solitaria, che la distingueva da molte voci del femminismo, spesso focalizzate sul solo fronte della denuncia, ma che allo stesso tempo l’ha resa unica, amatissima anche tra chi non aveva accesso al sapere accademico.

Ribellarsi per bell hooks significava imparare a pensare con la propria testa, anche quando fa male, anche quando significa restare ai margini.
Nel margine, diceva, si vede meglio. Perché è lì che si esercita la vera trasgressione: nel rifiuto di essere silenziati, nell’atto di prendere parola e di trasformare l’amore, la conoscenza e la pedagogia in pratiche di libertà.
Con lei inauguriamo un mese dedicato alle storie ribelli: quelle che ci cambiano la prospettiva, che ci fanno sperare e credere negli atti trasformativi.

📚 Booksport: le storie oltre la pagina.Ci sono libri che raccontano lo sport, e poi ci sono libri che invece lo attraver...
05/11/2025

📚 Booksport: le storie oltre la pagina.

Ci sono libri che raccontano lo sport, e poi ci sono libri che invece lo attraversano, lo interrogano, lo usano per parlare (anche) d’altro: di Paesi, di epoche e tensioni collettive.
Con Booksport, il nuovo podcast realizzato con 66thand2nd, abbiamo provato a dare voce a queste storie.

Non per “parlare dei libri”, ma per espanderli, entrando dentro le scelte degli autori, nelle ossessioni dei personaggi, nelle traiettorie delle storie.

Per capire perché un libro diventa necessario, in che modo una casa editrice decide di pubblicarlo, e cosa succede quando si passa dalla carta al suono.

Un branded podcast, sì, ma che si comporta come un Original.
Perché qui il contenuto è tutto, ed è il contenuto a dettare la forma: si fa audio, ritmo, atmosfera.

⛷ La prima puntata è dedicata ad Alberto Tomba, raccontato da Giuseppe Pastore: una discesa dentro gli anni ’80, tra sport, folklore e identità italiane.

Booksport è il primo passo di un progetto che vuole costruire una vera comunità di lettori e ascoltatori.
Un posto dove le storie si fanno più ampie, più profonde, più vive.

🎧 Ascolta ora il primo episodio: è fuori su tutte le piattaforme audio!

https://open.spotify.com/show/4G6rTmJKkf66srhI9tOQTE?si=fArBcumqSOaenl2i8CBYBg

Indirizzo

Via Antonio Milani, 5d
Verona
37124

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Telefono

+390454935601

Sito Web

https://linktr.ee/storieavvolgibili

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