26/09/2024
...Cosa rimane di un uomo? Darei non so cosa per avere fra le mani degli scritti di mio padre, di mia madre,
così come dei molti che non ci sono più. Gli oggetti si rompono, si perdono, le case si vendono, si cambiano,
le azioni si ricordano finché c’è qualcuno a raccontarle, le foto sbiadiscono. Cosa resta? Se avessi i pensieri, le
emozioni, le vicissitudini interiori dei miei e le potessi leggere cento ed altre cento volte, sarebbe come restare
in dialogo con loro, ascoltarli, confrontandomi, cercando fra le loro righe le risposte alle mie domande. Averli
vivi accanto a me. Così io ora scrivo anche per riprendere il dialogo interrotto con loro e per rilanciare sia la
loro vita che la mia in quel futuro in cui le nostre voci si uniranno per parlare a chi ci cercherà o ci incrocerà sulla
propria strada. Sono convinta che non è tanto fondamentale trovare il senso della nostra vita, quanto il
percorso che scegliamo per tentare di trovarlo.
Da Lettere a Sofia di Giovanna Fracassi