24/09/2025
Zucchero di canna calabrese, un tesoro naturale della tradizione.
La Calabria non finisce mai di raccontare\rivelare tesori, e tra quelli della sua grande tradizione agricola ce n’era (almeno fino al XVII secolo e prima nel secolo di Cassiodoro e di Federico II ) uno dolce e genuino, che affondava le radici nel tempo: lo zucchero di canna, che pur essendo più raro in Italia rispetto ad altre aree mondiali (Brasile, India, Cina, Thailandia) ha rappresentato un’autentica eccellenza. Le coltivazioni di canna da zucchero sono state legate a esperienze secolari, soprattutto nelle zone più calde come la Piana di Gioia Tauro e la Costa dei Gelsomini, dove il clima mediterraneo - con inverni miti e lunghe estati calde - ha creato l'ambiente perfetto per ottenere un prodotto ricco di sapore e nutrimento, grazie poi anche ad un processo artigianale atto a conservare le proprietà naturali, e mantenere intatto il suo carattere unico.
Raccolta la canna, iniziava un lungo e affascinante iter che mescolava arte della tradizione ad efficienza dei metodi moderni. Dopo essere stata tagliata, la canna veniva spremuta negli impianti per estrarre il succo ricco di zuccheri, poi cotto a lungo, per far evaporare l’acqua, concentrando il suo sapore e trasformandolo in una melassa densa e scura, ricca di minerali. La melassa era successivamente cristallizzata ed essiccata, trasformata nello zucchero grezzo che tutti amiamo per il suo sapore unico, deciso e naturale.
A differenza dello zucchero bianco raffinato, lo zucchero di canna possiede un sapore decisamente più ricco, aromatico e complesso. La sua consistenza granulosa e il suo colore che varia dal dorato al bruno, lo rendono ideale non solo per i dolci, ma per varie altre preparazioni culinarie. La melassa che lo caratterizza aggiunge un tocco che ricorda il caramello, la vaniglia e talvolta anche il liquore. Utilizzarlo vuol dire, in sintesi: beneficiare di minerali naturali, grazie alla bassa raffinazione conserva potassio, magnesio, calcio e ferro, sostanze preziose che invece si perdono nei processi industriali. Godere di un sapore più profondo, perfetto per dolci tradizionali, come il tartufo gelato e la pitta 'mpigliata, ma anche per le marmellate o per preparazioni salate o bevande come tè e caffè. Avere meno impatto glicemico: la presenza della melassa contribuisce a rallentare l'assorbimento, con un impatto glicemico inferiore rispetto allo zucchero bianco raffinato.
Diversamente dallo zucchero raffinato, quello di canna conserva dunque minerali e vitamine, è una fonte di antiossidanti e proprietà antinfiammatorie, è perfetto per chi cerca un dolcificante naturale e meno elaborato. Sebbene comunque ricco di calorie, offre un’alternativa più sana e gustosa.
In Calabria, si diceva all’inizio, ogni prodotto è un pezzo di storia. Anche lo zucchero di canna, con il suo sapore inconfondibile, che non è perciò solo un dolcificante, è stato un vero e proprio simbolo di tradizione agricola che merita di essere riscoperta e valorizzata.