Reparto Corse Lancia

Reparto Corse Lancia La genesi di un mito Italiano poi diventato leggenda

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05/06/2025

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www.repartocorselancia.com

Edizioni Ephedis

Rally delle Alpi Orientali 1974[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda Edizioni Ephedi...
07/03/2025

Rally delle Alpi Orientali 1974
[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda Edizioni Ephedis - Limited Edition, le gare - www.repartocorselancia.com]
Enrico Ghinato, grande appassionato, grandissimo artista (e Amico) ci racconta la sua trasferta ad assistere all'Alpi Orientali: «...Il rally più vicino e comodo per noi in vacanza a Pieve di Cadore è l’Alpi Orientali con partenza da Udine. Muniti del giornale Autosprint, unica fonte di notizie sul mondo delle corse allora disponibile (Internet era di là da ve**re) organizziamo la trasferta in Friuli.
È il 28 giugno 1974. Partenza alle 3 del mattino a bordo della mia Fiat 850 special, azzurro acquamarina, e in poco più di un’ora raggiungiamo la prova speciale che da Sauris porta in salita le auto in corsa verso la sella di Razzo. Riusciamo a entrare in prova e a parcheggiare non lontano dalla zona consigliataci da un nostro amico pratico del posto. Si tratta di una serie di tornanti.
Nonostante sia fine giugno, in attesa dell’alba, accendiamo un falò per scaldarci insieme ad altri spettatori alcuni dei quali tedeschi. Albeggia e in lontananza la valle invasa dal suono cupo dei motori che anticipa l’arrivo delle auto in gara al controllo orario posto qualche chilometro più in basso dalla nostra postazione. Poi, giù in fondo alla valle, l’eco riporta un suono rabbioso del motore. È l’urlo del propulsore Ferrari che si scatena tra una rapida sequenza di cambi marcia. È da quel momento che il possente e pieno sound del 6 cilindri Ferrari con i suoi toni bassi e soprattutto il caratteristico risucchio in staccata è entrato nella mia mente e accresce la mia passione per i rally.
La prima Stratos con livrea Marlboro a passare però non è quella di Sandro Munari, ma bensì la numero 3 di Amilcare Ballestrieri che percorre il tornante facendo danzare la Regina dei rally con un’inimmaginabile grazia! E poi passano le altre Stratos, quella di Giacomo Pelganta e la versione stradale di Bobo Cambiaghi. Per me è nato il mito!»

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Edizioni Ephedis Enrico Ghinato

Gianni Tonti, autore della trilogia Reparto Corse Lancia edita da Edizioni Ephedis ci racconta le principali auto della ...
27/02/2025

Gianni Tonti, autore della trilogia Reparto Corse Lancia edita da Edizioni Ephedis ci racconta le principali auto della Lancia su cui ha lavorato.
[📽️ Ottavio Tonti ]

Gianni Tonti spiega dal vivo le vetture su cui ha lavorato in occasione del Rally Racing Meeting 2025 organizzato da Miki Biasion.Gianni Tonti spiega dal viv...

Safari Rally 1976[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - ...
26/02/2025

Safari Rally 1976
[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - www.repartocorselancia.com]

Kenya, aprile 1976.
«Vic Preston jr ed io eravamo ormai giunti alla fine dell’edizione 1976 del Safari Rally quando all’improvviso si staccò il cofano anteriore della Stratos. Ci fermammo e notammo che il radiatore dell’acqua penzolava. Non si era staccato del tutto, le tubature erano ancora fissate, ma si era dissaldato dai punti di attacco. Impossibile proseguire in quelle condizioni.
Non ci scoraggiammo e tentammo di cercare in qualche modo di riprendere la gara. Fu un’impresa ardua poiché non c’erano punti su cui ancorare il radiatore alla scocca. Prova e riprova ci arrangiammo con l’aiuto di una corda che ci consentì di sollevarlo e mantenerlo in posizione fissa collegandola nella parte posteriore della Stratos.
Ricordo che avevo la fune che passava proprio davanti ai miei occhi sul vetro dell’auto. Il problema fu risolto senza perdite di tempo al successivo servizio di assistenza dalla valida squadra Lancia che ci permise di proseguire il rally.
Un team, quello del Reparto Corse Lancia, molto efficiente durante le assistenze e sempre all’altezza di ogni situazione. In occasione del Safari Rally 1976, però, fummo anche noi degli ottimi meccanici e per di più utilizzando materiale di fortuna».
Testimonianza di John Lyall, navigatore della Lancia Stratos Alitalia n. 17 - risultato: 12° posto

Piloti di altri tempi: Franco Patria.Nasce a Torino nel febbraio del 1943. Il padre, Pietro, è concessionario della Cisi...
11/02/2025

Piloti di altri tempi: Franco Patria.
Nasce a Torino nel febbraio del 1943. Il padre, Pietro, è concessionario della Cisitalia ed ha una negozio di ricambi motociclistici nella capitale piemontese. Appassionato di meccanica produce artigianalmente una marmitta che ispirerà la famosa marmitta Abarth e nel 1951 regala a Franco una piccola auto (una mini-Cisitalia tipo Formula in scala) con un motore a scoppio di 125 cc. Con quella automobilina il ragazzo sguscia sotto i portici di via Roma, a Torino, dove diventa il pupillo ed il pericolo di tutti i negozianti.
Fa lo slalom tra i passanti che spesso ammiccano... e qualche volta lo rimbrottano. Ma benevolmente, tanto è simpatico il ragazzino. Rivela già la sua propensione alla guida vivace che continua a praticare quando la famiglia si trasferisce a Sanremo nel 1953. E diventa pupillo e pericolo dei frequentatori della passeggiata “Imperatrice” prospiciente al mare.
I genitori continuano l’attività dei ricambi in un negozio, situato di fronte alla stazione ferroviaria, che diventa anche concessionaria. Qui matura la sua passione per le corse.

Se vuoi saperne di più sulla sua incredibile storia, non perderti il libro Carriere Spezzate!

[Dal libro: Carriere Spezzate di Renato Ronco - Ephedis© - www.repartocorselancia.com/prodotto/carriere-spezzate/]

Rally 4 Regioni 1974. [Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le ga...
08/02/2025

Rally 4 Regioni 1974.
[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - www.repartocorselancia.com]
Sergio Martinetto, motorista del Reparto Corse, ci racconta un'assistenza un po' particolare successa a fine maggio 1974 durante il 4 Regioni:
«...Capitò che al motore di uno dei muletti Stratos impiegati per le ricognizioni del percorso si bruciarono le guarnizioni della testa e così fui mandato a Salice Terme insieme al collega Giuseppe Tamagnone per porre rimedio all’inconveniente.
Partimmo da Torino con le teste revisionate al Reparto Corse e le montammo sul V6 della Stratos muletto in sostituzione di quelle danneggiate. L’operazione avvenne nel garage dell’hotel che ospitava il team Lancia. Ritornai poi a Salice Terme, insieme a Luigi Grigiante, alla vigilia della partenza della gara, a bordo di una Fiat 124 familiare. Era un’auto di servizio che avevamo appositamente allestito al Reparto Corse per fornire l’assistenza in gara agli equipaggi Lancia e alla quale avevamo sostituito le gomme, ormai alle tele, di una Fulvia HF con nuovissime Pirelli CN36.
Parcheggiata la station, ci recammo al parco chiuso per vedere le Lancia che il giorno dopo avrebbero preso il via al Rally delle 4 Regioni: le Stratos, quelle della squadra ufficiale e le prime guidate da piloti privati, nonché una miriade di Fulvia HF. Al ritorno al parcheggio la sorpresa. Un tizio aveva sollevato col crick la 124 familiare e aveva iniziato a sostituire le ruote. «Cosa stai facendo?» gli urlai «Perché stai smontando le ruote?».
«Me l’ha detto Fiorio» rispose.
«Fiorio a noi non ha detto un bel niente» replicai «Per cui rimonta la ruota e tira giù l’auto dal
crick. Se Fiorio è dell’idea che tu possa prendere le gomme dalla nostra auto deve ve**re di persona a chiederlo».
È ovvio che il tizio intendeva impadronirsi delle gomme nuove della 124 familiare per montarle sulla sua auto.

Un rally decisamente impegnativo e affaticante il 4 Regioni, sia per gli equipaggi in gara, sia per chi li seguiva con i mezzi d’assistenza. In piena notte, insieme a Luigi Grigiante, ci posizionammo con la 124 familiare in uno spiazzo per effettuare un servizio di assistenza programmato per le 5 del mattino. Dopo aver disposto accanto all’auto tutto il materiale
occorrente, il crick e le gomme, avendo più di un ora di tempo prima dell’arrivo degli equipaggi Lancia, ci accomodammo sulla 124 familiare e ci addormentammo profondamente.
Fummo svegliati da alcuni colpi di clacson e dal rumore del possente motore di una Stratos. Era quella di Amilcare Ballestrieri che, abbassato il finestrino, disse: «Ragazzi, state ancora dormendo?». In un attimo eravamo già con le pistole in mano per il cambio gomme».

Sergio Martinetto

Non solo Pat Moss sulla Lancia Fulvia ma anche suo fratello maggiore, un Campione di Formula 1!  Marathon de la Route, G...
05/02/2025

Non solo Pat Moss sulla Lancia Fulvia ma anche suo fratello maggiore, un Campione di Formula 1!

Marathon de la Route, Germania.
«Una gara pazzesca che si svolgeva sul circuito del Nürburgring (quello da 22 km, l’unico esistente allora) che durava ben 84 ore. La gara era aperta alle vetture Sport e Prototipi, con un regolamento molto particolare.
Due erano i punti caratteristici del regolamento. Primo: non ci si poteva fermare ai box per più di 60 secondi. Secondo: L’ultimo giro di gara non poteva avere un tempo superiore al 115% del giro più veloce della stessa vettura.
Preparammo due Fulvia Coupé HF alleggerite, mentre, per quanto riguardava i piloti, Cesare Fiorio mise la ciliegina sulla torta ingaggiando addirittura un ex pilota di Formula 1, il grande Stirling Moss.
Ricordo ancora oggi i suoi modi educati quando venne al Reparto Corse durante la preparazione delle vetture e la meticolosità con la quale si fece sistemare il “posto” guida. Mi fece una richiesta, quella di mo***re un registratore a nastri per sentire la musica nei lunghi turni di guida. Per noi, conoscendo il tormentato circuito del Nürburgring, era impensabile che si potesse correre ascoltando musica. Osservai Cesare Fiorio che mi fece un gesto di assenso e pensai che mi trovavo pur sempre di fronte a un campione del mondo di F1».

[tratto dal libro: "Reparto Corse Lancia - Fulvia HF, la genesi di un mito raccontata da un protagonista" - www.repartocorselancia.com (book in English available!)]

[Ephedis©: Torino, Il pilota inglese di Formula 1 Stirling Moss in una delle sue visite al Reparto Corse]

Il nostro amico Fulvio Bacchelli in queste righe ci racconta la sua prima volta con la Stratos Pirelli:«... Il sogno si ...
30/01/2025

Il nostro amico Fulvio Bacchelli in queste righe ci racconta la sua prima volta con la Stratos Pirelli:

«... Il sogno si concretizzò all’inizio del 1978 quando Cesare Fiorio mi convocò dicendomi: «Bacchelli, la sua pazienza viene premiata. Quest’anno, a partire dal Rally di Monte-Carlo, piloterà una Stratos Pirelli con la quale parteciperà al Campionato europeo rally».
Felice per la fiducia accordatami partii insieme ad Arnaldo Bernacchini per le prove del mitico e blasonato Rally di Monte-Carlo al volante di una Lancia Stratos con carrozzeria bianca, priva di sponsor. Non tutto andò per il verso giusto però.
Era un tardo pomeriggio di gennaio quando con la Stratos muletto, con cui stavo provando con Arnaldo la speciale del famoso Turini, mi apprestai a compiere qualche passaggio spettacolare su richiesta di un gruppo di giornalisti di Montecarlo che intendevano riprendere l’auto in azione e realizzare un servizio fotografico. Mi fu assicurato che il percorso era stato chiuso al traffico e che soprattutto non avrei trovato nessuno sulla strada, ma, dopo una curva a destra, con la Stratos di traverso, trovai disteso per terra un cameraman che riprendeva la scena dal basso. Lo urtai di striscio sulla spalla con la coda dell’auto.
Portato in ospedale fu dimesso quasi subito poiché non gli venne riscontrato nulla di grave».

Piloti e navigatori incredibili, fotografi dell'estremo... questo è anche il Monte-Carlo. Il rally più famoso del mondo!
Secondo voi, i concorrenti di quest'anno del Rallye Historique di Monte-Carlo, organizzato dall' Club de Monaco, troveranno la neve che c'era nell'edizione del '78?

[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - repartocorselancia.com]
[In foto: 46° Rallye de Monte-Carlo 1978 - Team Stratos Pirelli n. 5 - Fulvio Bacchelli/Arnaldo Bernacchini]

Porto di Montecarlo, 28 gennaio 1972 - Premiazione dei vincitori del 41° Rallye Automobile Monte-CarloSandro Munari e Ma...
28/01/2025

Porto di Montecarlo, 28 gennaio 1972 - Premiazione dei vincitori del 41° Rallye Automobile Monte-Carlo
Sandro Munari e Mario Mannucci su Lancia Fulvia HF con la famosa scritta LANCIA-ITALIA voluta da Cesare Fiorio e l'equipaggio femminile (10° assoluti) Pat Moss-Elisabeth Crellin su Alpine in livrea Aseptogyl

Rivivi da dentro l'abitacolo della Fulvia n. 14 la storia di questa mitica edizione del Rallye di Monte-Carlo col romanzo di Mattia Losi "L'incredibile corsa"

https://www.repartocorselancia.com/prodotto/lincredibile-corsa/

Save Lancia Col de Turini

Bob Neyret, direttore sportivo del Team Aseptogyl, ci svela una "storia fiabesca" sugli alberi a camme utilizzati dai Te...
28/01/2025

Bob Neyret, direttore sportivo del Team Aseptogyl, ci svela una "storia fiabesca" sugli alberi a camme utilizzati dai Team francesi preparati dall'atelier M.F.S. di Biella:

«L’avventura Stratos iniziò nel 1974. Fu un colpo di fulmine, come dice mia moglie Marie-France. All’epoca correvamo con Alpine e Peugeot, poi incontrai Daniele Audetto e così iniziò la storia con l’auto italiana...
All’inizio il problema più importante fu che nessuno dei due (Chardonnet e Neyret) sapeva a chi far preparare l’auto. Fui io a trovare l’officina di Claudio Maglioli e così nacque la collaborazione con l’atelier di Biella.
La prima Stratos preparata da Maglioli fu destinata a Bernard Darniche, un pilota molto simpatico, cordiale e sempre di buonumore.
La Lancia aveva realizzato degli alberi a camme che dopo due o tre gare si danneggiavano, insomma non funzionavano più alla perfezione. Quelli invece fabbricati presso l’officina biellese M.F.S. e montati sul motore della Stratos Aseptogyl non davano problemi.
Dopo il ritiro di Christine Dacremont al Criterium Alpin del 1977 chiesi a Claudio Maglioli se gli assi a camme fossero costruiti presso la sua officina. Mi rispose di no. Anzi, utilizzava i dati tecnici che gli fornivano gli ingegneri della Lancia. C’era però un segreto che mi pregò di non rivelare a nessuno. «Non vorrei che gli ingegneri venissero a conoscenza delle mie astuzie o mi prendessero per pazzo» disse Claudio «gli alberi a camme li “taglio” e li fondo nel periodo in cui la luna è piena».
«Perché?», chiesi stupito.
«Come per i vignaioli che raccolgono l’uva e vendemmiano nel momento lunare più propizio, anche i tecnici devono attendere il giusto attimo per lavorare il metallo».
Chissà se l’affermazione di Maglioli era vera oppure no. Penso che qualche segreto comunque ci fosse».

[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - www.repartocorselancia.com - Edizioni Ephedis]
[foto by Photo junior Nice]

[45° Rallye de Monte-Carlo 1977 - Team Aseptogyl n. 20 - Mariane Hoepfner/Danièle Delauny]

mancano pochissimi secondi al via ufficiale del 93° Rallye Automobile Monte-Carlo organizzato dall' Club de MonacoUn ric...
23/01/2025

mancano pochissimi secondi al via ufficiale del 93° Rallye Automobile Monte-Carlo organizzato dall' Club de Monaco

Un ricordo dell'edizione del 1978, vinta da Nicolas su Porsche, che ha interrotto il dominio Stratos nel nostro rally di casa.

46° Rallye Montecarlo - gennaio 1978
[Tratto dal libro Reparto Corse Lancia - Stratos il mito diventa leggenda - Limited Edition, le gare - repartocorselancia.com]

Jean-Pierre Nicolas, vincitore su Posche, ci racconta:
«Questo rally lo vinsi grazie alle gomme Michelin. Se in Corsica nel 1974 furono la causa del mio secondo posto, in questo caso mi permisero di vincere il 46° Rally di Monte-Carlo. Vincent Laverne ed io, con la Porsche 911, riuscimmo infatti ad imporci sulle Renault 5 Alpine di Ragnotti e Fréquelin.
Gli pneumatici in quell’occasione contarono, eccome. Grazie a Pierre Dupasquier, responsabile del dipartimento competizioni della Michelin e ai tecnici della sua squadra, trionfammo in un rally tra i più blasonati e impegnativi del Campionato del mondo. Le gomme Michelin erano molto competitive sull’asfalto secco, mentre le Pirelli non avevano rivali sul bagnato. Nelle prove speciali su terra, invece se la giocavano entrambe.
Il rally di Monte-Carlo, vicino al confine tra Italia e Francia, è sempre stato un rally molto sentito e seguito sia dagli italiani sia dai francesi che non celavano la loro sana rivalità. E se in gara la concorrenza tra gli equipaggi era considerevole, fuori dalla competizione tutte le squadre vivevano e si frequentavano amichevolmente. Si dormiva negli stessi alberghi e si mangiava tutti insieme nelle medesime osterie. Già, il circus del rally. Oggi le cose sono cambiate, ma non mi pronuncio se in meglio o in peggio».

[in foto: Le Lancia Stratos Pirelli in coda per un rifornimento - Edizioni Ephedis ©]

What's else? Incomparable.
10/02/2024

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