Follie Letterarie Casa Editrice

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⭕️Per lei è pronto a scatenare l'inferno⭕️Dimitri Stepanov non si è trasferito per caso sopra la pasticceria gestita da ...
19/07/2025

⭕️Per lei è pronto a scatenare l'inferno⭕️
Dimitri Stepanov non si è trasferito per caso sopra la pasticceria gestita da Benny. Oh, certo, lui adora i dolcetti appena sfornati, ma ancora di più è impazzito per quella deliziosa brunetta che si fa in quattro per portare avanti l'attività di famiglia e tenere a bada il fratello che troppo facilmente si mette nei guai. E per Benny i guai non finiscono con le pericolose frequentazioni del fratello; un losco speculatore immobiliare, infatti, ha messo gli occhi sulla sua panetteria, e non si fermerà davanti a nulla pur di raggiungere i suoi lucrosi scopi.
Come resistere all'abbraccio premuroso e protettivo di un uomo affascinante come Dimitri quando tutto sembra andare storto?

Dimitri ama assumere il controllo in camera da letto, ma sa anche sfoderare tutta la sua dolcezza e premura nei confronti di Benny.

Ex militare delle Forze Speciali, non esita ad affrontare una banda di malviventi a mani n**e per proteggere la sua donna, ma quando si tratta dei suoi sentimenti, mette in campo fragilità che lo fanno amare ancora di più dalle lettrici della Rivera.

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐜𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧 𝐃𝐢𝐦𝐢𝐭𝐫𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐠𝐨𝐝𝐞𝐫𝐜𝐞𝐥𝐨 𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨. 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 👇

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— Ti restituirò l'auto e ne pagherò le conseguenze ma a una condizione. Per una settimana sarai mia, a garanzia del dovu...
18/07/2025

— Ti restituirò l'auto e ne pagherò le conseguenze ma a una condizione. Per una settimana sarai mia, a garanzia del dovuto.
Lei sbatté le palpebre. — Sarò tua? Intendi...?
Lui trattenne il respiro e annuì piano. — Sarai mia per sette giorni e sette notti.

𝐀𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐌𝐜𝐍𝐞𝐢𝐥 𝐞̀ 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚 𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞? 𝐏𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐥𝐨, 𝐝𝐚𝐢𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨👇

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Quando scivolai sotto il lenzuolo, Nikolai si alzò e mi guardò dai piedi del letto. Sembrava perplesso e sconcertato dal...
18/07/2025

Quando scivolai sotto il lenzuolo, Nikolai si alzò e mi guardò dai piedi del letto. Sembrava perplesso e sconcertato dal mio comportamento, e forse troppo preoccupato per chiedermi cosa stessi pensando.
— Non mi piace quello che hai fatto. Penso che sia stato crudele e brutale. In questo momento sono arrabbiata con te.
Nikolai deglutì. — Dormirò in un’altra stanza.
— No. — Indicai il suo lato del letto. — Dormirai qui.
— Ma sei arrabbiata con me.
— Sì, lo sono. — Non sapevo cos’altro avrei potuto dire e non mi fidavo di me stessa. Temevo di pronunciare parole che poi non avrei più potuto rimangiarmi, o che saremmo finiti in una discussione feroce che non ci avrebbe certo aiutato a risolvere quella situazione. Ciò che era successo quella notte non poteva essere cancellato. Dovevo trovare un modo per conviverci.
Nikolai entrò in bagno e chiuse la porta. Poi udii scorrere l’acqua della doccia. Una volta rimasta sola nella nostra stanza, cercai di dare un senso a quella situazione spaventosa. Mi sentivo una persona orribile mentre cercavo dei modi per rendere più sopportabile quel brutto episodio. Cominciai a capire perché molte mogli non facevano domande. Quello era un inferno senza possibilità di salvezza.
Qualche tempo dopo, Nikolai uscì dal bagno completamente n**o. Andò nella cabina armadio e ritornò con indosso solo un paio di boxer. Dopo aver spento tutto e acceso la mia luce notturna, si infilò nel letto, ma lasciò un ampio spazio tra di noi. La tensione nella stanza si fece insopportabile.
La mano calda e forte di Nikolai trovò la mia. La sua voce, colma di un disperato rimpianto e di amore nei miei confronti, echeggiò nell’oscurità. ― Vee. Per favore.
Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo. Gli strinsi la mano e me l’attirai al petto mentre rotolavo su un fianco fino a dargli le spalle. A quel punto della gravidanza, quella era l’unica posizione comoda per dormire. Nikolai si mosse fino a raggomitolarsi dietro di me, attirandomi al proprio petto e cingendomi il sedere con le cosce. Seppellì il viso nell’incavo del mio collo e respirò il mio profumo.
Il nostro amore era complicato e tortuoso, ma lo percepivo forte e reale. Forse mi ero sbagliata. Forse ero debole. Forse ero solo una stupida. Ma non potevo punirlo. Semplicemente non ci riuscivo.
E quando avvertii quella prima lacrima calda sulla mia pelle, capii che non ne avevo bisogno. La punizione e il castigo che si sarebbe inferto da solo sarebbero stati molto più dolorosi di quanto io avessi mai potuto fargli provare. Aveva fatto scelte sbagliate dall’inizio, e ora le stava pagando tutte.

𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐭𝐚𝐭𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐚 𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐜𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐢𝐬𝐝𝐢𝐜𝐞𝐯𝐨𝐥𝐢, 𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐢𝐧𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐠𝐫𝐢𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐧𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚̀ 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞… 𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞, 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐞, 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚, 𝐕𝐢𝐯𝐢𝐚𝐧 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐫𝐨.

𝐃𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚𝐢👇

Le mani di Nikolai si posarono sulle mie spalle. Percepii il calore del suo corpo attraverso la schiena. Le sue labbra m...
17/07/2025

Le mani di Nikolai si posarono sulle mie spalle. Percepii il calore del suo corpo attraverso la schiena. Le sue labbra mi sfiorarono l’orecchio. — Non sei costretta a farlo. Anche se ho pensato che ti sarebbe piaciuto averne uno. Sei sempre stata affascinata dai tatuaggi, dal loro significato, dalla storia che raccontano e come uno arriva a guadagnarseli.
Lo guardai negli occhi e gli chiesi: — Me lo sono guadagnata, questo?
Mi premette un tenero bacio sulla gola. — Ti sei guadagnata molto di più. È il minimo che io possa darti. Il minimo — sussurrò prima di voltarmi e reclamare la mia bocca.
— Dove andrà? — Cercai di ignorare le capriole allo stomaco e mi concentrai sulla bellissima opera d’arte che presto avrebbe adornato il mio corpo.
— Dove lo vorresti?
— Scegli tu. È il tuo dono per me.
Nei suoi occhi balenò un’espressione di possesso famelico e primordiale che mi fece tremare le ginocchia e che nulla aveva a che fare con il nervosismo. Serrai le gambe mentre Nikolai si avvicinava alla piccola scrivania di Tomi e prendeva un elastico da un contenitore all’angolo. Quando tornò da me, mi afferrò i capelli e li attorcigliò in una crocchia alta sulla testa, fermando il tutto con l’elastico. Le sue labbra mi sfiorarono la base del collo. Rimasi scioccata quando la sua lingua mi dardeggiò la pelle proprio al centro.
— Qui — decise. — Indosserai la mia corona qui.

𝐋𝐮𝐢 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐛𝐨𝐬𝐬, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐧𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨, 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚. 𝐋𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚.

𝐃𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨👇 𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚𝐢. 𝐏𝐨𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞, 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐬𝐞 𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚𝐢❤.

Vivian e Nikolai sono felici e con una gran voglia di costruirsi una famiglia dopo aver messo al loro posto tutti i catt...
17/07/2025

Vivian e Nikolai sono felici e con una gran voglia di costruirsi una famiglia dopo aver messo al loro posto tutti i cattivi.
Però… c’è un però, sì. Inutile negarlo, non mancano le difficoltà per i neo sposini.
Da un parte i genitori, come nel caso del padre di Vivian che è un fuggitivo, affiliato a un gruppo di pericolosi bikers fuorilegge, e impegnato a vendere arm1 al confine messicano in combutta con un boss mafioso russo.
Dall’altra, vogliamo parlare di Nikolai? Non esce di casa per un rassicurante lavoro dalle nove alle cinque. Nelle riunioni a cui partecipa non discute certo di revenue, marketing o investimenti.
Vivian vive in una bellissima casa, ma non è mai sola, la sua abitazione pullula di uomini che hanno una sola priorità: proteggerla.
Che quella casa che condivide con Nikolai si stia trasformando in una prigione dorata? Che quel tatuaggio che porta dietro al collo e che celebra il suo amore per il marito nonché il suo ruolo di regina degli Inferi, sia in realtà un marchio di proprietà, nonché sigillo di protezione?
Non è facile stare al fianco di un uomo come Nikolai Kalasnikov, che tiene in mano gli equilibri delicatissimi della criminalità di Houston, che può decidere, senza nemmeno proferire parola, della vita e della morte dei propri sudditi malavitosi, e non solo; che gira sempre affiancato dal suo braccio destro, Kostya, capace di turbare anche uomini del calibro di ex marine e cecchini.
Vivian ha preteso trasparenza in questo rapporto, ma è davvero disposta a sopportarne gli strascichi? Perché per quanto la sua infanzia sia stata travagliata, fatica comprendere certe scelte del marito, e chissà che non arrivi a capire che rimanere all’oscuro potrebbe salvarle la vita e anche lo spirito, perché l’alternativa è un inferno di struggimenti.
Nikolai è abituato a dare ordini, a ti**re dritto, le sue logiche sono quelle di un mondo sotterraneo e criminale che non appartengono a Vivian. E così anche un suo gesto solo che amorevole potrebbe ferirla più di una coltellata nelle viscere.
Vivian sta offrendo a Nikolai ciò che lui nemmeno riusciva a sognare: l’amore, un bambino, il calore di una famiglia, e la fiducia.
Lei è il suo sole e per preservarlo è disposto a tutto, anche a far scorrere il sangue lungo le strade di Houston.
Purtroppo con tutti i segreti che il boss si porta addosso, è lui il primo che può offuscare quel tepore luminoso, e per proteggere Vivian, rischia di farle più male dei nemici pronti a metterle una taglia sulla testa.
Nikolai non ha paura di niente e di nessuno, quei tatuaggi che gli segnano la pelle raccontano di una vita trascorsa a sporcarsi le mani con le azioni più disdicevoli, le stelle sulle ginocchia gridano in silenzio che il re degli inferi di Houston non si inginocchierà davanti a nessuno tranne che… a sua moglie, il suo sole, la sua regina, Vivian Valero.
La vita del Boss è come divisa in due e a fare da spartiacque è la presenza sul suo cammino di Vivian. Prima, Nikolai non aveva mai esitato a muoversi spietato in quei dedali criminali, né temeva le ombre annidate negli angoli, anzi, era lui l’ombra più temibile.
Ora è tutto diverso; continuerà a essere il sovrano oscuro, ma adesso che ha conosciuto il calore di Vivian, la sua dolcezza, la bellezza della luce del giorno, certe decisioni non vengono più prese con lo stesso spirito.
Niente potrà lavare via le ombre di cui si è macchiato in passato, un giogo indistruttibile lo tiene lì seduto su quel trono scellerato, e molte scelte richiederanno ora un prezzo altissimo da pagare.
Una storia dove la crudeltà non è mai fine a se stessa, dove scelte discutibili non vengono mai prese a cuor leggero, dove ognuno capisce il proprio posto ed è disposto a sopportarne le conseguenze.
A rischiarare i tormenti, saranno sempre e solo l’amore, l’amicizia, la famiglia.
Le intenzioni di Nikolai sono nobilissime e dettate dall’amore, ma i risultati a volte sono terrificanti.
Nikolai e Vivian stanno per imboccare un tunnel buio fatto di segreti che pesano come macigni, e di pericoli e insidie che giungono su più fronti e spesso non provengono necessariamente da quei labirinti malavitosi che sono il regno di Nikolai.

💫𝐔𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐫 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚💫
𝐏𝐨𝐭𝐫𝐚̀ 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚𝐢? 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 👇.

𝐄 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐨 𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐚𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞😄

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Mentre aspettavo che Abby registrasse i miei dati al computer, Kylee mi raggiunse. — Presumo che tu non abbia trovato nu...
16/07/2025

Mentre aspettavo che Abby registrasse i miei dati al computer, Kylee mi raggiunse. — Presumo che tu non abbia trovato nulla di tuo gradimento.

— No — affermò guardandosi indietro con fare nervoso da sopra la spalla. Poi si avvicinò ancora di più e mi sussurrò: — C’è un tizio che ci sta fissando. Non voltarti! — sibilò non appena iniziai a girare la testa. — Ha un completo Brioni e delle scarpe di Bruno Magli. Non sembra far parte della gang di Lalo o di quegli skinhead di provincia. Non riesco a vedergli i tatuaggi sul collo o sulle mani. Non credo nemmeno che faccia parte dei russi, ma ha un aspetto pericoloso e familiare.

Tesa come una corda di violino, sorrisi ad Abby, che mi restituì il documento per poi indicarmi la porta chiusa a chiave. — Aspettate che esca da qui e vi raggiunga. Vi farò scortare alla macchina da uno dei miei addetti alla sicurezza.

— M***a — sussurrò la mia amica agitata. — Quel tipo sta venendo verso di noi. Cammina, non ti fermare!

Abby mise piede nell’area vendite, lanciò un’occhiata alle nostre spalle e sulle sue labbra si dipinse un ampio sorriso. — Besian! Non sapevo che saresti passato oggi!

— Ho pensato di ve**re al banco dei pegni a curiosare un po’ in giro. — La sua voce roca era marcata da un accento completamente diverso da quello di Alexei. Quando riuscii a vederlo in faccia, capii che la descrizione di Kylee gli calzava a pennello. Non era tanto alto o muscoloso quanto Alexei, ma aveva comunque un’aria minacciosa e intimidatoria. Dentro di me risuonarono all’istante tutti i campanelli d’allarme. Dovevo allontanarmi da quel tizio, e in fretta. — Qui dentro non sai mai cosa potrebbe catturare la tua attenzione.

— Certo... — fu la replica secca di Abby. — Marley non è di turno questo fine settimana, perciò temo proprio che dovrai continuare a guardarti attorno in cerca di qualcos’altro. — Mi passò la busta con i soldi. — Abbine cura.

— Sì, grazie. — Me la strinsi al petto sbigottita dal peso.

— Shay, Kylee, conoscete Besian? Lui è... ehm... un imprenditore locale di grande successo — affermò Abby con sarcasmo. — Ma non entriamo nei dettagli dei suoi affari, perché il mio è un negozio per famiglie.

L’uomo scoppiò a ridere. — Come ti scandalizzi, Abby. Gestisco solo club dove si balla. — Besian mi puntò gli occhi addosso. — Non avevo ancora avuto il piacere di incontrare Shay, ma credo che abbiamo un amico in comune.

— Davvero? — domandai con un filo di voce, sebbene conoscessi già la risposta.

— Alexei. — Mi studiò attentamente. — Devo ammettere che non mi aspettavo di vederti qui. — Si guardò intorno. — Stas ti sta aspettando fuori?

— Non sono affari tuoi, Signor “Sono il proprietario di uno strip club” — si intromise Kylee con decisione, — e noi abbiamo altro da fare. — La mia amica mi spinse verso l’uscita. — Ci vediamo, Abby.

— Aspetta! Fammi chiamare una guardia per...

— Non ce n’è bisogno, — si affrettò a dire Kylee e mi esortò a camminare. — Siamo a posto così.

— Grazie, Abby, — dissi da sopra una spalla mentre la mia amica mi trascinava fuori dal banco dei pegni. Una volta in strada, la fulminai con un’occhiataccia. — Sei stata molto scortese!

— Che si fotta quel tizio — mugugnò lei. — Ho capito perché mi sembrava tanto familiare: è uno strozzino, Shay. Un tempo gestiva una bisca per conto della mafia albanese al Black Eagle Club. È uno dei bastardi che aveva in mano il debito di mio padre. Si è preso la nostra barca, la macchina e il mio cavallo. — Attraversammo di corsa la strada. — Quell’uomo è uno dei motivi che ha spinto mio padre a impiccarsi.

𝐁𝐞𝐬𝐢𝐚𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐞𝐫𝐨𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐞 𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚. 𝐏𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐨, 𝐭𝐞𝐦𝐮𝐭𝐨, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐜𝐫𝐮𝐩𝐨𝐥𝐢. 𝐌𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚...
𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 👇

Kostya Antonovich non ha certo bisogno di presentazioni.La sua fama lo precede; lo chiamano il pulitore, parla pochissim...
16/07/2025

Kostya Antonovich non ha certo bisogno di presentazioni.
La sua fama lo precede; lo chiamano il pulitore, parla pochissimo, non dà confidenza a nessuno, e la sua presenza è sufficiente a far sudare freddo anche i malviventi più navigati.
Noi abbiamo imparato ad amarlo (e anche ad averne un po’ paura) sin dai primi libri.
Quando si presenta, tutti cominciano a tremare perché vuol dire che è stato versato del sangue e che di quello stesso sangue non ne deve rimanere alcuna traccia.
E nessuno meglio di lui è in grado di ripulire una scena del crimine o di far sparire un ca****re.
Ci sono cose che nemmeno Nikolai ha il coraggio di chiedergli.
Figlio di agenti segreti russi, esperto di biochimica, non ha mai condotto una vita “normale”, nemmeno quando era bambino.
L’affare più trasparente che gli è passato per le mani è stato quello di mettersi in società con il boss della mafia albanese per gestire club prive per gentiluomini.
Gira sempre armato di coltello e pi***la ed è l’ombra di Nikolai.
E quando il capo si vuole prendere una pausa, è proprio a lui che Nikolai cede momentaneamente lo scettro del regno degli inferi.
Ma anche un sicario pericoloso come Kostya ha un cuore.
Quando è solo, si concede il lusso di sognare. E lo fa in grande, immaginando di poter uscire da quel mondo e fare sua Holly Phillips, la donna che a quel suo cuore apparentemente indurito fa fare le capriole.
Ma la vita non è un sogno e lui conosce bene il proprio posto.
Peccato però che Holly Phillips non sia solo la sua vicina di casa nonché titolare di un salone di bellezza; l’identità della giovane si rivelerà una scoperta sconvolgente e segnerà il destino di entrambi.

𝐊𝐨𝐬𝐭𝐲𝐚 𝐜𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐚, 𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐫𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐢 𝐭𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞.

𝐒𝐞 𝐯𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐊𝐨𝐬𝐭𝐲𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨👇, 𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞. 𝐔𝐧 𝐊𝐨𝐬𝐭𝐲𝐚 𝐬𝐞 𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨, 𝐨 𝐧𝐨?

A quel punto raggiunsi Besian, che era appoggiato alla vetrina dei gioielli e osservava il negozio in fermento. Notai ch...
15/07/2025

A quel punto raggiunsi Besian, che era appoggiato alla vetrina dei gioielli e osservava il negozio in fermento. Notai che era concentrato sul reparto di elettronica. Strinsi le labbra contrariata quando mi resi conto che non era interessato né ai televisori né alle console dei videogiochi. No, i suoi occhi erano fissi su Marley.

― Vuoi comprare una nuova Playstation?

L’albanese distolse lentamente lo sguardo e mi sorrise. Con un fisico alto e snello simile a quello di Jack, aveva i capelli corvini e gli occhi ancora più scuri, tanto che le sue iridi erano quasi dello stesso colore delle pupille. Una cicatrice lunga e sottile si stagliava sulla sua guancia sinistra e gli deturpava anche parte della gola. Mi ero sempre chiesta come se la fosse procurata, ma non avevo mai osato indagare. Avevo la sensazione che non sarebbe stata una storia piacevole da ascoltare.

Sebbene mi avesse sempre trattata con gentilezza fin da quando ci eravamo conosciuti, non mi facevo illusioni su di lui. Besian era uno degli uomini più pericolosi e potenti di Houston, secondo solo al noto boss mafioso Nikolai Kalasnikov. Considerando il modo in cui il russo aveva fatto fortuna con le sue numerose attività, mi chiesi se la scala gerarchica non fosse cambiata negli ultimi tempi. Nikolai era senza dubbio il più potente, ma Besian era indubbiamente il più pericoloso. Un semplice schiocco di dita da parte sua e mi sarei ritrovata in guai seri.

― No, ma ho adocchiato qualcosa con cui potrei svagarmi un po’.

― Non pensarci nemmeno.

Il tono perentorio della mia replica sembrò divertirlo. ― È una donna adulta. Sono sicuro che insieme potremmo spassarcela.

― È una delle mie ragazze e...

― Una delle tue ragazze, eh? Sta’ attenta, ― mi ammonì con una risata canzonatoria. ― Stai iniziando a parlare come me.

Serrai le labbra. ― Le tue ragazze sono spogliarelliste...

― Intrattenitrici, ― mi corresse lui.

Alzai gli occhi al cielo. ― Sai cosa intendo. Le mie dipendenti lavorano s**o, vanno a scuola e vogliono costruirsi una vita di successo. Non sculettano su un palco per spingere qualche povero sfigato a sborsare un paio di dollari.

― Non è un atteggiamento molto femminista il tuo, ― osservò Besian, la bocca ancora incurvata in un sorriso beffardo. ― Le mie ragazze sono delle grandi lavoratrici. Molte di loro frequentano anche l’università. Stanno tutte cercando di migliorare le loro vite. Ciò che ai tuoi occhi appare come un’umiliazione, ai loro si presenta come un’opportunità.

𝐁𝐞𝐬𝐢𝐚𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐭𝐢, 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨👇. 𝐄 𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐮𝐨𝐢 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨?

Non fidarti del glamour che aleggia intorno a Yuri Novakosky; è vero, il magnate russo è tutto ciò che sembra: bello da ...
15/07/2025

Non fidarti del glamour che aleggia intorno a Yuri Novakosky; è vero, il magnate russo è tutto ciò che sembra: bello da togliere il fiato, ricco e potente.
Ma dietro quell’aura da milionario che si circonda di splendide donne, che vola da un continente all’altro a bordo del suo jet privato sempre sotto l’occhio vigile delle guardie del corpo, si nasconde un uomo che non ha mai dimenticato di aver cominciato dal basso.
Prima di diventare uno dei personaggi più influenti e più ricchi del mondo, Yuri ha conosciuto la fame, quella vera, e ha sperimentato l’abbandono dei genitori vivendo dentro un orfanotrofio.
Non è uno da sfidare, e le sue pericolose frequentazioni lo dimostrano.
Gli basta alzare il telefono e in pochi minuti Nikolai, il Boss di Houston e la temibile ombra che lo segue ovunque, Kostya, si precipitano al suo fianco, e allora sì che sono guai.
Ma del resto, Yuri condivide con Nikolai un legame forgiato all’ombra della disperazione e della sofferenza; un vincolo inossidabile, più forte del sangue.
Apri il libro di Yuri e fai il carico di emozioni, tra partite di poker esclusive a bordo di lussuosissimi yacht, carismatici collezionisti d’arte e pericolosi riscatti al confine con il Messico.
Yuri può avere tutte le donne che desidera ma l’unica che lo infiamma è anche quella più sfuggente.
Lena non si fa conquistare dalla ricchezza spropositata di quel milionario, è fiera, determinata e vuole avere successo nel suo lavoro di PR.
Sarà comunque difficile per lei resistere al magnetismo soverchiante di quell’uomo che oltre ad offrirle un lavoro, si dimostra sensibile e protettivo.

𝐔𝐧 𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐞 𝐟𝐫𝐞𝐪𝐮𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐠𝐠𝐮𝐚𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐨𝐥𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐚𝐥𝐳𝐨𝐧𝐢, 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐦𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 “𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢”, 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚.

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— Fatti perdonare — gli ordinò Marley. A quel punto, lui la sollevò dal pavimento con un gemito roco, mentre lei gli cin...
14/07/2025

— Fatti perdonare — gli ordinò Marley.
A quel punto, lui la sollevò dal pavimento con un gemito roco, mentre lei gli cingeva la vita con le gambe e armeggiava con bottoni. Quando Besian l’adagiò sul letto, lei gli si inginocchiò davanti per sbottonargli la camicia e poi sfilargliela di dosso. Seguirono velocemente le scarpe dell’uomo e la cintura dei pantaloni. Marley spalancò gli occhi alla vista delle cicatrici che gli segnavano il petto. — Oh, Besian — sussurrò lei, a un passo dalle lacrime. — Tutto questo per me?
— Marley, mi riprenderei quel proiettile per te mille volte.

𝐄̀ 𝐮𝐧 𝐛𝐨𝐬𝐬 𝐭𝐞𝐦𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐛𝐚𝐧𝐞𝐬𝐞, 𝐦𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢. 𝐏𝐞𝐫 𝐥𝐞𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐢𝐫𝐞.

Per fare la sua conoscenza, prova a dare una sbirciatina al primo commento👇

— Besian — se ne uscì Marley, la dolce voce della ragazza che in qualche modo riusciva a lenire i suoi nervi tesi. La vi...
13/07/2025

— Besian — se ne uscì Marley, la dolce voce della ragazza che in qualche modo riusciva a lenire i suoi nervi tesi. La vide sollevarsi gli occhiali da sole e rivelare quei suoi occhi verde azzurri che popolavano incessantemente i suoi sogni. — Che ci fai qui?
— Potrei farti la stessa domanda. — Il sollievo che Besian aveva provato, si dileguò all’istante per lasciare il posto alla rabbia se solo lui pensava a quanto lei fosse stata imprudente. — Perché non hai risposto al telefono? Cosa pensavi di fare scappando tra le montagne in quel modo? Da sola? Nelle tue condizioni?
— Nelle mie condizioni? — ribatté lei sgomenta. — Sto benissimo, Besian.
— Hai appena subito un intervento al cuore.
Lei alzò gli occhi al cielo. — Era un’operazione di routine.
— Ti hanno cauterizzato del tessuto cardiaco!
— Da dove salta fuori tutta questa tua preoccupazione visto che mentre ero in ospedale nemmeno ti sei degnato di venirmi a trovare?
Messo debitamente al proprio posto, Besian tacque. Prima che potesse provare a scusarsi, sopraggiunse un giovane molto attraente che le mise una mano sulla spalla. A quella vista Besian soffocò a stento un ruggito possessivo.
— Va tutto bene? — si interessò il giovane, scoccando a Besian un’occhiata colma di sospetto. — Questo tizio ti sta importunando?
— Fatti gli affari tuoi, amico — ringhiò Besian. — Questa discussione non ti riguarda.
— Senti amico, non so chi tu sia — replicò il giovane con una cadenza sp****la, parandosi di fronte a Marley. — Ma non dirmi cosa fare quando si tratta della mia amica.
— Andres — lo richiamò lei sfiorandogli il petto. Besian avvertì una f***a allo stomaco nell’osservare quell’interazione. — Va tutto bene. Besian è un mio amico di Houston.
Andres si accigliò. — Quello dello strip club?
Besian si irrigidì mentre Marley gli lanciava un’occhiata supplichevole, implorandolo in silenzio di non lasciarsi andare a una scenata. Besian l’accontentò. — Saluta il tuo amico. Ce ne andiamo di qui.
Senza darle la possibilità di controbattere, si allontanò per concederle un po’ di privacy. Indossò gli occhiali da sole e strinse i denti alla vista del giovane che osava baciarla sulla guancia e poi sulle labbra. Fu un tocco lieve, casto, ma la diceva lunga sul legame instaurato. Besian sapeva di essersi giocato tutto e di averla persa, ma continuò a fissare il giovane come se potesse ucciderlo con una sola occhiata.
𝐴𝑙 𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑔𝑛𝑜𝑙𝑜, 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 𝑑𝑎 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑒 𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎.
Marley si voltò verso di lui fino a raggiungerlo. 𝐸̀ 𝑞𝑢𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑎𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐𝑜..
— Non mi piace essere comandata a bacchetta come fossi una delle tue ballerine — gli fece notare lei con tono irritato.
— Non potresti mai essere una delle mie ballerine.
— Che significa?
— Che sei così bella, che ogni sera dovrei sedare una rivolta davanti all’ingresso del club.

𝐁𝐞𝐬𝐢𝐚𝐧 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐬𝐞́ 𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐚𝐦𝐚𝐭𝐚, 𝐨𝐩𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢.

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Immagine AI

Un secondo sparo riecheggiò nella notte. Il cecchino che aveva cercato di ucciderci al centro artistico era tornato, e s...
11/07/2025

Un secondo sparo riecheggiò nella notte. Il cecchino che aveva cercato di ucciderci al centro artistico era tornato, e stava provando a far fuori ogni singola persona presente a quel raduno di malavitosi. Marley non poteva scappare perché era legata e bendata. Sussultò quando un proiettile le sfiorò la testa e mandò in frantumi il finestrino del Suv vicino a lei.

Con la coda dell’occhio notai Besian precipitarsi verso di lei La prese in braccio e corse verso il veicolo che stavamo usando come riparo. L’ennesimo colpo centrò Besian, che vacillando riuscì tuttavia a porgere Marley a Jack. Con una mano sul petto sanguinante, Besian cadde in avanti per finire disteso sull’asfalto. [...]

Il cecchino sparò una serie di colpi in rapida successione, finché un sibilo acuto non si levò nell’aria. Pochi attimi dopo avvertii un forte tonfo. Sbirciai oltre il cofano dell’auto e vidi l’assassino accasciato a terra. Era caduto dal tetto di uno dei magazzini.

Guardai nella direzione opposta e notai Kelly e Finn accanto all’edificio dietro di noi. Il minore dei fratelli Connolly teneva in mano un binocolo e l’altro era in posizione di tiro sulle ginocchia, dopodiché lo vidi puntare l’arma lontano da noi.

Per un lungo momento, nessuno si mosse o disse una parola. Alla fine, Jack gridò: — Qualcuno chiami un’ambulanza. Ora!

Kostya aveva un telefono stretto tra la spalla e l’orecchio, quando si accasciò accanto a Jack e iniziò a valutare la ferita di Besian che continuava a perdere molto sangue. Accanto a me Marley gemette. Le tolsi la benda dal viso prima di liberarle i polsi e le caviglie. Stordita e sotto shock, lei sbatté le palpebre. Vidi le lacrime riempirle gli occhi e poi riversarsi sulle sue guance.

Non appena si guardò intorno, la sua espressione di puro terrore lasciò il posto a uno sguardo di assoluta gratitudine. Si sollevò in piedi, ma non mi fidai a lasciarla camminare sulle gambe tremanti. La sostenni per un braccio e l’aiutai ad avvicinarsi a Besian. Si inginocchiò accanto al mafioso e gli afferrò la mano. — Grazie.

Pallido e con il volto imperlato di sudore freddo, lui riuscì a rivolgerle un debole sorriso per poi toccare il petto di Jack e lasciargli una macchia purpurea al centro del torace. — Portale via da qui.

𝐂𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐢 𝐚𝐳𝐳𝐮𝐫𝐫𝐢 𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐜'𝐞̀ 𝐁𝐞𝐬𝐢𝐚𝐧, 𝐮𝐧 𝐞𝐫𝐨𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐥𝐞𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐚. 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀👇

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