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Studiare e analizzare i modi in cui il "messaggio" è trasmesso e le modalità per "riconoscerlo" per comprendere la _ (Marshall McLuhan "il medium è il messaggio" / Zygmunt Bauman ci invita a riflettere sulla fluidità delle relazioni umane) Sociologo, Speaker/Presentatore e Conduttore Radiofonico (la prima esperienza davvero in diretta risale alla fine degli anni ’80 e poi tante altr

e collaborazioni come reporter con network radio/tv in Italia e una bella esperienza presso Radio2 RAI).

4️⃣ di 5️⃣ Come gestire   ambigui e provocatori: strategie per comunicare con equilibrio e intelligenza /   ✔️ Quando av...
19/08/2025

4️⃣ di 5️⃣ Come gestire ambigui e provocatori: strategie per comunicare con equilibrio e intelligenza /

✔️ Quando avverti, nel o nelle di un interlocutore, una sfumatura che rischia di generare incomprensioni o disagio, è essenziale affrontare la con sensibilità, e una consapevolezza costante del potere delle parole.
✔️Ecco cinque principi fondamentali per orientarsi in queste dinamiche con equilibrio e intelligenza emotiva:

4️⃣ attivamente e convalida le

Ascoltare non significa solo tacere in attesa del proprio turno di parola, ma dimostrare genuino interesse per ciò che l’altro sta esprimendo, sia a livello verbale che emotivo. Quando percepisci un disagio o una reazione difensiva, la prima mossa è accogliere le emozioni dell’interlocutore, anche senza condividerle.

come “Capisco che questo argomento ti stia a cuore” o “Vedo che ti ha colpito quello che ho detto” mostrano empatia e aprono la porta a una comunicazione più autentica. La convalida emotiva non significa necessariamente essere d’accordo, ma riconoscere il diritto dell’altro di provare ciò che sente. Puoi usare espressioni come “Mi rendo conto che possa essere frustrante” o “È normale che ti senta così, al tuo posto probabilmente reagirei allo stesso modo”.

Questo approccio riduce la tensione e fa l’altro compreso, anche se non condividi il suo punto di vista.
L’ascolto attivo si manifesta anche attraverso il linguaggio non verbale: annuire, mantenere il contatto visivo, evitare interruzioni e ripetere con parole tue ciò che hai capito (“Se ho ben inteso, ti dà fastidio quando…”). Questo non solo chiarisce eventuali fraintendimenti, ma fa sentire l’altro davvero ascoltato.

Se l’argomento è particolarmente delicato, puoi anche chiedere conferma: “Mi stai dicendo che ti senti…?”. Così dimostri che stai cercando di comprendere, non di giudicare. L’ascolto attivo è un ponte che ti permette di affrontare anche i temi più spinosi senza che l’altro si senta attaccato o incompreso.

3️⃣ di 5️⃣ Come gestire   ambigui e provocatori: strategie per   con equilibrio e intelligenza /   ✔️Quando avverti, nel...
18/08/2025

3️⃣ di 5️⃣ Come gestire ambigui e provocatori: strategie per con equilibrio e intelligenza /

✔️Quando avverti, nel o nelle di un interlocutore, una sfumatura che rischia di generare incomprensioni o disagio, è essenziale affrontare la con sensibilità, e una consapevolezza costante del potere delle parole.

✔️Ecco cinque principi fondamentali per orientarsi in queste dinamiche con equilibrio e intelligenza emotiva:

3️⃣ Distrai con un cambio argomento fluido

Cambiare argomento è una delle forme più sottili di gestione della conversazione, usata da chi padroneggia la comunicazione empatica. Quando ti accorgi che il tema sta degenerando o rischiando di creare tensione, puoi cimentarti nell'arte di deviare con grazia. Non serve essere manipolativi, ma occorre grande sensibilità nel cogliere il momento giusto.

Puoi dire: “Tra l'altro, mi hai fatto ve**re in mente un'altra cosa…” o “A proposito, come è andato quel progetto di cui parlavi?”

Un cambio di argomento ben gestito può stemperare conflitti e permettere all'interlocutore di abbassare la guardia. Se il tema che hai lanciato è troppo lontano dalla discussione, scegli argomenti collegati, come esperienze simili, fatti recenti, curiosità dal mondo esterno o persino osservazioni sull'ambiente circostante. Metti in campo la tua capacità di leggere il contesto: se l'altro si mostra infastidito, rallenta e calibra la nuova direzione.

Non imporre bruscamente il nuovo tema: la fluidità è tutto. Usa frasi di transizione, come “Restando in tema…” oppure “Collegandoci a quello che dicevi…”; così non dai l'impressione di voler sviare, ma di costruire un ponte naturale tra gli argomenti. Si può anche ricorrere a domande neutre, che fanno parlare l'altro di esperienze o passioni: “Parlando di comunicazione, hai mai notato come cambia il modo di rapportarsi in diversi ambienti?”

La “distrazione” funziona anche con i gesti: se la conversazione diventa troppo tesa, puoi fare una pausa, offrire del caffè, proporre un'attività che stacchi dalla discussione. Questo non significa evitare i problemi, ma osare a tutti il tempo di rielaborare. Dopo il cambio argomento, torna eventualmente sul punto con maggiore calma.

Infine, il cambio argomento è un segno di grande rispetto per l'altro: dimostri che non vuoi mettere in difficoltà chi hai davanti, ma preferisci trovare il miglior modo e momento per affrontare i temi delicati. Chi padroneggia questa tecnica mostra sensibilità, intelligenza emotiva e capacità di creare un ambiente relazionale davvero costruttivo.

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17/08/2025

2️⃣ di 5️⃣Come gestire ambigui e provocatori: strategie per con equilibrio e intelligenza /

✔️Quando avverti, nel o nelle di un interlocutore, una sfumatura che rischia di generare incomprensioni o disagio, è essenziale affrontare la con sensibilità, e una consapevolezza costante del potere delle
✔️Ecco cinque principi fondamentali per orientarsi in queste dinamiche con equilibrio e intelligenza emotiva:

2️⃣ Presenta critiche come complimenti velati

Mascherare una critica dietro un complimento è una vera arte comunicativa. Questa tecnica si chiama “ sandwich”: inserisci una nota positiva, segui un suggerimento o un'osservazione critica, e poi chiudi con un altro elemento di apprezzamento. Ad esempio: "Hai affrontato la riunione con grande energia, magari potresti coinvolgere ancora più colleghi nella prossima. L'idea che hai proposto era davvero interessante."
L'obiettivo è evitare che l'altro si focalizzi solo sulla parte critica. Alternare elogi a consigli pratici rende più probabile che l'interlocutore accetti il tuo punto di vista senza sentire attaccato o meno stimato. La sincerità rimane fondamentale: il complimento deve essere autentico e riferito a un aspetto concreto. Non esagerare con lodi generiche, punta piuttosto su dettagli specifici che mostrano attenzione: “Hai una bella capacità di ascolto, forse potresti trovare il modo di chiarire meglio i tuoi interventi durante le riunioni.”
Lo stile diplomatico aiuta chi riceve la critica a considerarla come un'opportunità di crescita, non come un giudizio. Lavora sul tono di voce, che deve rimanere calmo e rassicurante, e fai attenzione agli sguardi e alle espressioni del volto. Se non ti irrita, rallenta i tempi e chiedi sempre feedback sulla tua osservazione: “Vorrei sapere cosa ne pensi del mio suggerimento, secondo te può essere utile?”
Il linguaggio include anche la valorizzazione delle potenzialità future, lasciando l'interlocutore libero di scegliere come migliorarsi: “So che sai esprimerti bene, forse sperimentare un nuovo approccio potrebbe essere interessante.” L'importante è non creare aspettative eccessive o pressioni: suggerisci e lascia spazio.
Infine, ricorda che il modo in cui poni la critica può fare la differenza tra una relazione che si rafforza e una che si incrina. L'umorismo può essere utile, purché leggero e mai sarcastico: “Se fossi bravo a organizzare le idee quanto lo sei a coinvolgere gli altri, nessuno ti fermerebbe!” Così aiuti l'altro a vedere il lato positivo della critica senza sentirsi messo all'angolo.

1️⃣ di 5️⃣  Come gestire dialoghi ambigui e provocatori: strategie per comunicare con equilibrio e intelligenza /   ✔️Qu...
16/08/2025

1️⃣ di 5️⃣ Come gestire dialoghi ambigui e provocatori: strategie per comunicare con equilibrio e intelligenza /

✔️Quando avverti, nel o nelle di un interlocutore, una sfumatura che rischia di generare incomprensioni o disagio, è essenziale affrontare la con sensibilità, e una consapevolezza costante del potere delle parole. La capacità di comunicare in modo rispettoso e costruttivo, soprattutto in situazioni delicate, non solo preserva la qualità delle relazioni, ma trasforma potenziali conflitti in opportunità di crescita reciproca. Per riuscirci, è utile adottare una strategia ponderata, che unisca ascolto attivo, chiarezza espressiva e una genuina volontà di comprendere l’altro.

✔️Ecco cinque principi fondamentali per orientarsi in queste dinamiche con equilibrio e intelligenza emotiva:

1️⃣ Usa frasi indirette, senza attaccare

Quando vuoi esprimere un'opinione delicata, la indiretta è una delle strategie più efficaci. Non si tratta di essere vaghi o ambigui, ma scegliere consapevolmente parole e forme che riducono il rischio di essere percepiti come aggressivi. Utilizza il “io penso che…” oppure “mi ha fatto riflettere il modo in cui…”, evitando le affermazioni dirette che possono sembrare accusatorie come “tu fai sempre…” o “è colpa tua…”.
Questa tecnica può concretizzarsi in domande aperte, che invitano l'interlocutore a spiegarsi o condividere il proprio punto di vista, tipo: “Mi chiedevo se…” oppure “Hai mai pensato che forse…”. Anche le metafore possono essere utili, perché permettono di toccare il punto senza fare riferimenti espliciti: “A volte la comunicazione è come navigare tra le onde: ci sono momenti in cui ci si capisce al volo e altri in cui servire più attenzione.”
Ricorda, esprimere il proprio pensiero non significa rinunciare alla chiarezza: puoi essere chiaro ma non duro, specifico ma non offensivo. Se senti tensione, prendi tempo e usa la pausa come strumento di riflessione. Mai sottovalutare il potere di una frase anticipatoria: “So che potrebbe sembrare una critica, ma vorrei solo condividere una sensazione che ho avuto.” Così l'altra persona è preparata e più ricettiva.
Scegli con cura le parole, escludendo termini assoluti e categorie come “sempre”, “mai”, “tutti” o “nessuno”. Una comunicazione indiretta non è meno efficace, ma è decisamente più diplomatica. Impara ad alternare affermazioni e domande, lasciando spazio all'altro per rispondere senza sentirsi messo alle strette: "Come valutati tu questa situazione? C'è qualcosa che potrebbe migliorare insieme?"
Persino il linguaggio del corpo aiuta la comunicazione indiretta: mantieni uno sguardo dolce, annuisci con rispetto, usa gesti aperti e piccoli sorrisi. Tutto comunica, e non solo ciò che dice. Allenati a trovare la giusta distanza tra sincerità e delicatezza e vedrai che le tue relazioni diventeranno più solide e genuine.

✔️ "Don’t follow me!”A volte la comunicazione più potente non è quella che guida… ma quella che invita a   con la propri...
02/08/2025

✔️ "Don’t follow me!”
A volte la comunicazione più potente non è quella che guida… ma quella che invita a con la propria testa.
In un’epoca in cui imitare è spesso più facile che comprendere, questa immagine ci ricorda che l’evoluzione non è seguire ciecamente, ma scegliere consapevolmente.
💬 è anche responsabilità, autonomia, libertà.

🗨️ Orientarsi nella comunicazione è come usare una bussola: essenziale.In un mondo dove "tutto è comunicazione" —   , vi...
22/07/2025

🗨️ Orientarsi nella comunicazione è come usare una bussola: essenziale.
In un mondo dove "tutto è comunicazione" — , visiva, corporea — sapersi orientare fa la differenza tra il confondersi e il farsi capire.
Ogni , ogni ogni silenzio comunica.
Senza consapevolezza, rischiamo di perdere la rotta.
Con gli strumenti giusti, invece, possiamo costruire ponti, connessioni, comprensioni.
🎯 La comunicazione non è solo “parlare”, ma "ascoltare, leggere i contesti, scegliere i codici giusti".
🌊 Come una bussola, ci guida nel mare complesso delle relazioni umane, sociali e professionali.

👉 comunicazionemax Gruppo di comunicazionemax Max de Angelis

Ogni espressione, ogni sfumatura del volto, ogni emoji che scegliamo... comunica.🔹 Un sorriso può nascondere disagio.  🔹...
12/07/2025

Ogni espressione, ogni sfumatura del volto, ogni emoji che scegliamo... comunica.

🔹 Un sorriso può nascondere disagio.
🔹 Un broncio può gridare "ascoltami".
🔹 Anche il silenzio è un messaggio potente.

Nella comunicazione interpersonale non conta solo "cosa" dici, ma "come" lo fai.
Il corpo, la voce, i gesti e persino l'assenza di parole costruiscono relazioni... o le rompono.



Nietzsche, filosofo: «Il più delle volte, quando contraddiciamo qualcuno, non è per quello che dice, ma per il tono che ...
04/07/2025

Nietzsche, filosofo: «Il più delle volte, quando contraddiciamo qualcuno, non è per quello che dice, ma per il tono che usa»

Il problema, analizzato da José Carlos Ruiz, filosofo spagnolo, nel suo romanzo Una mujer educada, è che oggi non vogliamo conversare, vogliamo convincere.

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _4️⃣di4️⃣ / Capitolo 4: La Scienza dei Sogni Premonitori"La Scienza dei Sogni P...
26/06/2025

4 capitoli dedicati ai sogni premonitori _4️⃣di4️⃣ / Capitolo 4: La Scienza dei Sogni Premonitori

"La Scienza dei Sogni Premonitori: Cosa Dicono gli Studi"

✔️La scienza moderna ha fatto grandi passi avanti nello studio dei sogni premonitori. Studi recenti hanno dimostrato che i sogni si manifestano durante le fasi di sonno REM e che possono avere un ruolo nella nostra vita, aiutandoci ad assimilare nuove conoscenze e a elaborare esperienze passate. Tuttavia, nonostante i progressi, molti aspetti dei sogni premonitori rimangono ancora un mistero. Questo capitolo esplora le ultime scoperte scientifiche sui sogni premonitori e le teorie che cercano di spiegare questo affascinante fenomeno.

📎Libro Consigliato: "Sogni premonitori e presentimenti" di vari autori. Questo libro offre una panoramica completa sui sogni premonitori e come interpretarli

📎Film Consigliato: "Minority Report" di Steven Spielberg. Questo film esplora il concetto di preveggenza e come la conoscenza del futuro possa influenzare le nostre azioni.

15 di 15 _ anno 2025 by@Max de Angelis  per comunicazionemax   e Gruppo di comunicazionemax "L'informazione dei social n...
23/03/2025

15 di 15 _ anno 2025 by@Max de Angelis per comunicazionemax e Gruppo di comunicazionemax

"L'informazione dei social nella formazione delle opinioni politiche"

Negli ultimi anni, i social media sono emersi come una delle principali fonti di informazione per milioni di persone in tutto il mondo. Con la loro capacità di diffondere notizie e contenuti in tempo reale, queste piattaforme hanno trasformato il modo in cui gli individui accedono alle informazioni e, di conseguenza, come formano le loro opinioni politiche. L'interazione tra social media e opinione pubblica è diventata un tema cruciale per comprendere le dinamiche politiche contemporanee.

In un contesto in cui le notizie tradizionali spesso vengono messe in discussione, i social media offrono un'alternativa accessibile e immediata. Tuttavia, questa democratizzazione dell'informazione porta con sé sfide significative. La diffusione di contenuti non verificati, le echo chambers e la polarizzazione delle opinioni sono solo alcune delle problematiche che emergono quando le persone si affidano a queste piattaforme per formare le proprie convinzioni politiche.

Inoltre, l'algoritmo che regola il flusso di informazioni sui social media gioca un ruolo fondamentale nel determinare quali contenuti vengono visualizzati e, di conseguenza, quali opinioni vengono amplificate. Questo fenomeno solleva interrogativi importanti sulla responsabilità delle piattaforme e sull'impatto che hanno sulla democrazia e sul dibattito pubblico.

In questo contesto, è essenziale analizzare come l'informazione proveniente dai social media influenzi non solo le opinioni politiche individuali, ma anche il panorama politico più ampio.

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a) Come i social media influenzano le scelte politiche e la percezione della realtà

I social media hanno rivoluzionato il modo in cui le informazioni politiche vengono diffuse e consumate. Piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram permettono agli utenti di accedere a notizie e opinioni in tempo reale, creando un ambiente in cui le informazioni possono circolare rapidamente. Questo accesso immediato può influenzare le scelte politiche, poiché gli utenti tendono a fidarsi di ciò che vedono sui social, spesso senza verificare le fonti. Inoltre, la personalizzazione dei contenuti, basata sugli algoritmi, fa sì che gli utenti siano esposti principalmente a informazioni che confermano le loro convinzioni preesistenti, influenzando così la loro percezione della realtà.

b) La manipolazione delle informazioni sui social e il suo impatto sulle opinioni politiche

La manipolazione delle informazioni è un fenomeno preoccupante sui social media. Fake news, disinformazione e propaganda possono diffondersi rapidamente, influenzando le opinioni politiche degli utenti. Gruppi organizzati possono utilizzare tecniche di disinformazione per distorcere la realtà e influenzare le elezioni o le decisioni politiche. Questo porta a una maggiore sfiducia nei media tradizionali e a una polarizzazione delle opinioni, poiché le persone tendono a credere solo a ciò che conferma le loro idee, ignorando informazioni contrarie.

c) La polarizzazione delle opinioni politiche sui social: cosa è la "bolla ideologica" e come sfuggirne?

La "bolla ideologica" si riferisce a un fenomeno in cui gli utenti dei social media sono esposti principalmente a contenuti che riflettono le loro opinioni e credenze, creando un ambiente di conferma. Questo porta a una polarizzazione delle opinioni politiche, in cui le persone diventano sempre più estremiste nelle loro posizioni. Per sfuggire a questa bolla, è importante cercare attivamente fonti di informazione diverse, interagire con persone che hanno opinioni diverse e sviluppare un pensiero critico nei confronti delle informazioni consumate. La consapevolezza dei propri bias e la volontà di esplorare punti di vista alternativi possono aiutare a ridurre la polarizzazione.

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Riferimenti

1. Sunstein, C. R. (2017). : Divided Democracy in the Age of Social Media. Princeton University Press.
2. Pariser, E. (2011). The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You. Penguin Press.
3. Tufekci, Z. (2017). Twitter and Tear Gas: The Power and Fragility of Networked Protest. Yale University Press.

14 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis  per comunicazionemax    e Gruppo di comunicazionemax La solitudine nell'era dei ...
21/03/2025

14 di 15 _ anno 2025 by Max de Angelis per comunicazionemax e Gruppo di comunicazionemax

La solitudine nell'era dei Social Media: un paradosso digitale

La solitudine è un tema che ha guadagnato crescente attenzione negli ultimi anni, soprattutto nell'era dei social media, dove la connessione virtuale sembra dominare le nostre interazioni quotidiane. In questo articolo, esploreremo il paradosso tra la connessione digitale e la solitudine, analizzando come la comunicazione online possa, in realtà, aumentarci il senso di isolamento, e come possiamo trovare un equilibrio sano tra la vita online e quella offline.

1) La Connessione Virtuale vs. La Connessione Reale: come la comunicazione online può causare solitudine

I social media ci promettono di mantenere vive le nostre relazioni, di fare nuove conoscenze e di connetterci con persone da ogni parte del mondo. Tuttavia, la comunicazione digitale non può sostituire quella faccia a faccia, che è fondamentale per costruire legami autentici. La natura asincrona e spesso superficiale dei messaggi online limita la profondità delle interazioni, riducendo l'empatia e il calore che possono derivare da una conversazione dal vivo.
Inoltre, sui social si tende a presentare solo la parte più positiva e "edulcorata" di noi stessi, creando un ambiente dove le emozioni vere, quelle più vulnerabili, non vengono espresse. Questo porta a un isolamento emotivo, dove ci si sente connessi, ma in realtà non si è mai veramente compresi.

2) Il Paradosso della Comunicazione: “più siamo connessi, più ci sentiamo soli”

"Più siamo connessi, più ci sentiamo soli" è una frase che riassume il paradosso della nostra era digitale. Sebbene i social media abbiano il potenziale di farci sentire vicini agli altri, molti utenti riportano un senso di solitudine crescente. Studi recenti suggeriscono che l'eccessivo uso di piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter possa portare a una sensazione di isolamento, poiché il confronto costante con la vita degli altri genera frustrazione, invidia e la percezione di essere esclusi da certi gruppi o esperienze.
La solitudine può essere accentuata dal fatto che queste piattaforme alimentano un senso di connessione superficiale, dove l'interazione è spesso limitata a "mi piace" e commenti, anziché a discussioni profonde o momenti di condivisione genuina.

3) Come affrontare la solitudine digitale e trovare un equilibrio sano tra “Online” e “Offline”

Per affrontare la solitudine digitale, è importante prendere coscienza di come usiamo la tecnologia e come ci sentiamo in relazione ad essa. Ecco alcune strategie per trovare un equilibrio sano:
• Limitare il tempo online: Impostare delle regole per ridurre il tempo trascorso sui social media può aiutare a preve**re la sensazione di sovraccarico emotivo. Disconnettersi per alcune ore al giorno o durante i fine settimana può essere benefico.
• Concentrarsi su connessioni reali: Dedica più tempo a interazioni faccia a faccia con amici e familiari. La qualità delle relazioni è molto più importante della quantità di amici su un social media.
• Fare attività offline: Praticare attività che non coinvolgono dispositivi digitali, come lo sport, la lettura o l'arte, può ridurre il senso di solitudine e aiutare a trovare un equilibrio emotivo.
• Essere consapevoli dei contenuti che consumi: Riconoscere che molti contenuti sui social sono filtrati e distorti è il primo passo per non cadere nella trappola del confronto costante. Mantenere un approccio critico verso ciò che vediamo online può ridurre l'influenza negativa dei social sulla nostra autostima.

Riferimenti:

1. Sherry Turkle - Alone Together: Why We Expect More from Technology and Less from Each Other (2011) Sherry Turkle esplora come la tecnologia, in particolare i social media, ci stia cambiando, portandoci a cercare connessioni più superficiali e alimentando una crescente solitudine emotiva. Il libro è un’analisi profonda di come i dispositivi digitali, pur avendo il potenziale di avvicinarci, in realtà ci stiano allontanando gli uni dagli altri.

2. Jaron Lanier - Ten Arguments for Deleting Your Social Media Accounts Right Now (2018) In questo libro, l'autore e pioniere della realtà virtuale Jaron Lanier offre dieci motivi per cui dovremmo abbandonare i social media, spiegando come queste piattaforme non solo ci manipolino, ma anche come contribuiscano al nostro senso di alienazione. Lanier invita a riflettere sulle conseguenze psicologiche e sociali dei social network.

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